Prologo

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Eccomi qui... seduta sul letto a lanciare una pallina da tennis contro il muro e pensando a come sarebbe la mia vita se non fosse scoppiato quel virus. Questi miei pensieri vengono scanditi dal ticchettare dell'orologio.

All'improvviso sento un sassolino lanciato contro la finestra, mi affaccio e vedo arrampicata sull'albero adiacente alla mia finestra, la mia migliore amica: Brenda.

Non ci posso credere... è decisamente impazzita, andarsene in giro per quel che resta della città oltre il coprifuoco. Di conseguenza, per evitare che qualcuno la vedesse la faccio entrare in camera mia 

Ma sei impazzita?!?!??!?! - dissi con un tono di voce fermo misto incredulo e arrabbiato - se ti beccassero finirebbe molto male per te. Brenda mi rispose con fare risoluto "eddai Ivy! che vita sarebbe senza qualche rischio? poi abbiamo 14 anni è questo il momento di divertirsi, chiaro? - annuisco.

A parte ciò, che ci fai qui? - le chiesi e mi rispose con una faccia da chi sta per fare una rapina - sei pronta a rompere tutte le regole di questa merda comunità? - le risposi- ma non ci penso proprio! e poi se mio fratello mi scoprisse sarebbe lui a farmi fuori prima ancora che uno spaccato possa contagiarmi.

Brenda, però, non ha prestato il minimo ascolto alle mie parole, dato che era già sull'albero in procinto di scendere. Io sono ancora poco convinta se fare questa grande cazzata, infatti me ne stavo a distanza di 1 metro e mezzo dalla finestra. Brenda nota il mio temporeggiare e dalla mia faccia aveva capito il motivo della mia indecisione - Forza Ivy! Thomas non lo verrà mai a sapere, se non sbaglio Teresa si ferma a dormire da voi? - annuisco - allora, di che ti preoccupi, tanto quando c'è lei Thomas è nella sua bolla! - mi sono messa a ridere da quella affermazione, anche se non aveva tutti i torti.

Senza altri indugi, mi avvicino alla finestra e Brenda mi aiuta ad aggrapparmi all'albero, scendiamo e iniziamo a camminare, verso... non so dove, visto che Brenda ha detto essere una sorpresa. 

Passeggiando notavo come le strade che percorro ogni giorno, al buio sono completamente differenti, inquietanti ma molto affascinanti. Non avevo mai visto la città illuminata solo dalle luminarie. Io sembravo una bambina al Luna Park, mentre Brenda, beh non le piace molto stare alle regole, sembrava essere nel suo habitat naturale.

Dopo, quella che credo essere stata mezz'ora di passeggiata sotto le stelle, arriviamo davanti ad un enorme centro commerciale. A quella vista, però, mi sono irrigidita perchè se fossi uno spaccato, sarebbe esattamente quello il posto in cui mi nasconderei.

Brenda nota il mio comportamento - so quello a cui stai pensando... che se fossi uno spaccato bla, bla, bla... mi nasconderei bla, bla,bla. Ivy, però, stai tranquilla, vengo ogni sera qui da mesi e non ne ho mai visto nemmeno uno, quindi tranquilla, okay? - annuisco e Brenda mi poggia un braccio sulle spalle in segno di incoraggiamento.

Entriamo in quel posto e, appena varcata la soglia, mi sembrava di essere una ragazza normale che vive in un mondo normale, ordinario e non, invece, un mondo post-apocalittico, perchè quella era la verità, quella era la nuda e cruda realtà.

Brenda, con la sua voce squillante, mi ha svegliato da quel sogno ad occhi aperti, dicendomi di seguirla e così ho fatto. La mia migliore amica mi ha portato in un vecchio negozio di videogiochi arcade e io ne ero contentissima, dato che gli amavo. Brenda si allontana un attimo e, pochi secondi dopo, uno di quei giochi si attiva e io mi avvicino e inizio a perdermi in quel dannato gioco, scordandomi addirittura di Brenda. Proprio mentre stavo per vincere, sento qualcuno afferrarmi da dietro per la vita e, dallo spavento, mi metto ad urlare.

Sento dietro di me una fragorosa risata, era quella odiosa di una amica - mamma mia Ivy! dovevi vedere la tua faccia - e io di tutto rimando, piuttosto irritata - sisi e tu simpatica quanto un dito in culo - ci guardiamo con senso di sfida. Improvvisamente, sentiamo un verso non troppo rassicurante e ci giriamo entrambe verso quel rumore. Mi giro verso la mia amica che ha lo sguardo puntato oltre le mie spalle, uno sguardo di terrore... - s-s-spaccato - dice con voce tremante - e sta correndo verso di noi - e io, prendendo in mano la situazione, le dico in tono fermo - e cosa stiamo aspettando? scappiamo!!

Brenda ed io iniziamo a correre all'impazzata, inseguite da un orda di spaccati, che si erano aggiunti a quello che avevamo visto. Brenda era quasi all'uscita, mentre a me mancavano ancora una decina di metri, quando tre spaccati mi si parano davanti, bloccandomi. Senza che me ne potessi accorgere ero circondata da circa 6/7 spaccati. Uno di loro mi afferra, mentre sento un altro mordermi il braccio destro.

Vedo Brenda, ormai prossima a salvarsi, che guardava la scena da lontano. Io cercavo di chiamarla, implorandole aiuto. Lei si volta verso l'uscita ma prima di abbandonarmi avevo sentito che diceva - mi dispiace Ivy... ormai per te non c'è più speranza. Addio.

Nemmeno il tempo di realizzare quello che colei che consideravo migliore amica mi aveva fatto che sento degli spari. Ad uno ad uno gli spaccati che mi stavano attaccando, cadevano a terra. Morti. D'improvviso, anche lo spaccato che mi teneva stretta cadde ed io con lui.  Ero stremata, avevo il fiato corto, mi sembrava di star per esalare l'ultimo respiro, vedevo tutto sfocato e i suoi erano ovattati.

L'ultima cosa che mi ricordo era una donna vestita di bianco che diceva - bene Janson, un'altra ottima cavia. Lei sarà A4.

Poi tutto buio...

The Light in the Maze {Newt}Where stories live. Discover now