La porta accanto

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pov Lute

Appena usciti dal palazzo Adamo disse "mamma durante quella riunione mi sono sfracassato il cazzo, comunque se tu non lo avessi capito io sono Adamo primo uomo, capo degli angeli esorcisti, primo cazzo, cazzo originale o come mi piace farmi chiamare capo dei cazzi, scegli tu come mi vuoi chiamare, allora io mi sono presentato tu invece, ti chiami Lute giusto?" io gli riposi "si il mio nome e Lute, posso semplicemente chiamarti Adamo?" Adamo mi rispose "va bene come vuoi tu, comunque Lute cos'è l'abbreviativo di qualche nome o ti chiami proprio così?" stava cominciando a stancare con tutte quelle domande quanto era curioso, vabbè cercando di non prolungare il discorso gli risposi "nono non è l'abbreviazione di niente mi chiamo Lute solo Lute" e mentre stava per fare un altra domanda tagliai corto dicendo "scusa però sono abbastanza stanca mi potresti indicare la via di casa?" Adamo un poco deluso rispose "va bene va bene seguimi" allora cominciammo a camminare per qualche metro fino a  quando Adamo non mi disse "ecco siamo arrivati questa è la tua nuova casa" era una casa splendida bianca con dei dettagli in oro, era una villetta a due piani con una spa e una piscina, a quel punto mi girai verso Adamo che un po' triste mi disse "bella vero?" io gli risposi "si è stupenda, ma che hai? Sei triste"  Adamo tirando un po' con il naso e asciugandosi una lacrima che stava per scendere sempre con tono malinconico mi disse "Sai questa casa era destinata alla mia ex moglie, Eva e per un po' ci ha vissuto lei solo che non mi sopportava, sai la mia è la casa accanto, odiava il fatto che io suonassi o mi divertissi e quindi decise di chiedere a Sera se poteva trasferirsi dalla parte opposta del Paradiso solo per non vedermi, Sera acconsentì e da lì la casa era rimasta vuota" lo guardai capivo che ci soffriva ma non pensavo così tanto, del resto è il primo uomo, però proprio per questo perché è un umano prova emozioni come tutti quanti, del resto a quest'ultime nessun essere umano gli potrà sfuggire, rabbia, felicità, dolore, sono destinate ad essere provate da tutti prima o poi. Ora non guardavo Adamo come una persona orgogliosa o permalosa, ora lo guardavo con un occhio diverso con uno sguardo amorevole e comprensibile capivo che gli faceva male parlare di quel argomento, infatti lui si affrettò subito a cambiare discorso dicendo "Ora sono felice che ci viva tu,  per qualunque cosa io sono nella casa accanto spero non di dia fastidio il rock e il metal"  dopo aver detto questo si girò e si incamminò verso casa sua, io invece mi affrettai ad entrare nella mia nuova casa per darmi una sistemata e poi andare a dormire ero esausta

pov Adamo

Cazzo non pensavo che avrei mai pianto per una casa, però ora non ci volevo pensare Eva se ne era andata ormai da tempo lei fa parte di un capitolo ormai chiuso della mia vita. Ora però la cosa che mi tormentava la testa era quell'angelo con i capelli bianchi della porta accanto, quella ragazza era bellissima era determinata, severa e allo stesso tempo affettuosa mi girava la testa e mi venivano le farfalle nello stomaco al solo pensarla. Non riuscivo a pensare ad altro che a Lute quindi decisi di andare a schiarirmi le idee uscendo, andando al bar dove di solito andavo quando avevo troppi pensieri per la testa o quando semplicemente avevo voglia di bere qualcosa. Arrivai e mi sedetti al bancone lì il mio caro amico barista Duncan mi accolse e mi servì un calice con del vino rosso all'interno, possiamo dire che non avevo tanta scelta l'unico alcolico in Paradiso è il vino, comunque Duncan si rese conto che ero giù di morale e mi chiese "Adamo amico che c'è? Stai di merda!"  io all'inizio non lo ascoltai solo dopo che mi diede una piccola botta con la bottiglia che teneva in mano io ritornai nel presente e gli risposi "Amico oggi è arrivato un nuovo angelo in paradiso si chiama Lute e cazzo è da tutto il giorno che penso a lei e non riesco a togliermela dalla testa, solo al pensiero mi vengono delle cazzo di farfalle nello stomaco e pensa per di più si è trasferita anche nella casa accanto alla mia" preferii tralasciare il fatto che stavo per piangere davanti a  Lute sennò Duncan mi avrebbe preso per il culo per il resto della mia esistenza, infatti quest'ultimo mi rispose divertito "ahhh problemi d'amore, la mia specialità!" io gli feci il dito medio e mi resi conto che era tardi salutai Duncan e ritornai a casa, ero esausto mi misi il pigiama, mi sdraiai, mi addormentai e neanche a dirlo sognai Lute.

spazio autrice

comunque Duncan me lo immagino come quello di total dramma è troppo bello immaginarlo come il migliore amico di Adamo, oltre che mi sembrava troppo sensato mettere una specie di Husk anche in paradiso

comunque la frase di Duncan è una citazione a Rosie secondo me era abbastanza adatta per metterla

spero vi sia piaciuto questo capitolo

so who can stop me if I decide it's on my destiny?  (adam x lute)Where stories live. Discover now