prologo

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Ed è quando lo vidi lì, in piedi, mentre mi dava le spalle per ammirare quel quadro che tutto prese finalmente senso.

Il cuore mancò un battito mentre una figura, nella mia mente, si sovrapponeva a quella di Alias, lasciandomi a boccheggiare per qualche secondo, mentre i miei occhi non riuscivano nemmeno più a mettere a fuoco il dipinto alle sue spalle, se non quel ragazzo, dai lunghi capelli dorati, ormai sfuocato dal velo di lacrime che mi offuscava la vista.

In un istante capii il perché del nostro legame, il perché odiavo vederlo allontanarsi da me, soprattutto quando si intratteneva con Icaro e perché non riuscissi a stargli lontano.

I puntini si ricollegarono nel mio cervello fino a formare un nome, il suo nome, per tutte le muse come ho fatto a non arrivarci prima?!

Ed è nell' istante in cui il suo capo si volta, per mostrarmi i suoi occhi azzurri e il suo solito sorriso che le parole escono dalle mie labbra senza che io riesca a trattenerle, così come quella singola lacrima, da minuti in bilico sulle mie ciglia, decide di tracciare il suo percorso sulle mie guance, mentre si sollevano mosse dalla premura e dalla consapevolezza di aver appena iniziato a vivere

Bentornato...Febo

AgapeWhere stories live. Discover now