Capitolo 3

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23 agosto,tra due ore dobbiamo prendere l'aereo,ho lasciato il mio ragazzo,ho fatto una festa d'addio per salutare tutti i miei amici.
La mamma se ne andò dopo la litigata,parlava tutti i giorni con mio padre,nessuna domanda su come stessimo.

Mi svegliai alle 6 del mattino,il volo era alle 13:00,la luce del sole filtrava dalle tende,anche se non ero molto entusiasta del volo,visto che il solo pensiero di lasciare la mia vita era straziante.
Scesi le scale e andai in cucina a fare colazione.

«Buongiorno Kath» Mi disse Ivan camminando dietro di me «Pronta per vivere un fottuto trauma?» Disse sorpassandomi.

«Lo sto già vivendo Iv,ma senza la mamma è tutto più tranquillo» Dissi ridacchiando.

Andammo in sala da pranzo dove nostro padre ci stava aspettando in videochiamata con Robert Downey,suo grande amico,che io ammiravo.
«Sì,fra un paio di ore abbiamo l'aereo,hai qualche novità su quell'appuntamento al Central Park?» Gli chiese continuando a sorseggiare il suo caffè.

«Sì Pedro,è vostro,finalmente hanno accettato,non dovrai tirare fuori un soldo,te lo paga Netflix»
«Fantastico,almeno abbiamo guadagnato qualcosa» Disse mio fratello sedendosi vicino a mio padre.
«Ivan!» Sentì la voce di Robert al telefono
«Ciao anche a te Rob»
«Come sta Kath? È sconvolta?»Chiese lui.
«Sì Robert,vorrei fosse solo un brutto sogno» Dissi passandomi le mani tra i capelli
«Ma no non dire così,sì lì in Cile si sta benissimo,ma a New York è un'altra cosa»
Si sentì un richiamo e dopo qualche minuto Downey ci salutò lasciandoci fare colazione
«Vi troverete bene» Disse mio padre sorseggiando l'ultimo sorso di caffè
«Io spero ci saranno belle ragazze»
«Sicuramente Ivan» Lo rassicurò mio padre.
«E tu piccola hai qualche proposito?»
Ci pensai un momento «Non saprei...»
«Andrai alla Ef academy,scuola di recitazione e della musica tesoro,tutti i figli dei miei migliori amici,Flannagan,Joza,Manheim,anche Indira Varma»
«Chi?» Disse mio fratello non avendo idea di chi fosse
«Il suo amore» Dissi io sarcasticamente
«Allora anche papà si divertirà a New York»
«Puoi contarci Iv» Ci misimo a ridere
«Smettetela» Ci disse nostro padre ridendo

«Vedi ridi anche tu papà! Sono sicuro che Indira è molto più bella della mamma»

«Se siete belli è anche grazie a lei» Ci disse incrociando le braccia

«Io sono una tua copia papà,ecco perchè da piccola mi chiamavano Mini Pascal,a differenza tua Ivan,che ti dicono che hai il viso uguale alla mamma» Dissi ridendo,sapendo che quel paragone lo avrebbe fatto arrabbiare

«Vaffanculo Kath»

«Vaffanculo Ivan»

«Io ci rinuncio con voi,finite di mangiare e poi andate a prepararvi» Disse mio padre con tono autoritario

«Non riuscirai mai a essere autoritario con noi» Disse mio fratello

«L'importante è provarci» Disse mio padre dando una pacca sulla nuca a mio fratello

«Comunque ho sentito che Milo Manheim sta simpatico,insomma agli amici di papà»

«Oh immagino,un altro puttanniere come te»

«Io non sono un puttaniere»

«Esatto,almeno ti dovresti far pagare»

«Quindi secondo te sono un puttaniere?» Disse Ivan con tono offeso ma sarcastico

«Bravo Ivan sei intelligente» Dissi salendo le scale

«Vaffanculo!»

«E siamo a due!» Urlai aprendo la porta di camera mia.
Adoro mio fratello.

L'anno in cui imparai ad amare~Milo Manheim Where stories live. Discover now