CAPITOLO 17. JULIE

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Mi sveglio la mattina, dopo aver dormito tutta la notte e gran parte del giorno precedente. Ho fatto un sogno assurdo, ma mi sento fresca e riposata, pronta per andare in caserma e cominciare con i miei doveri di guerriera. Salto giù dal letto lanciando le coperte, dirigendomi in bagno per darmi una rinfrescata. Ma appena metto gli occhi sul mio riflesso, mi blocco e tutti i fatti di ieri mi tornano alla mente, mentre mi rendo conto di non aver sognato. Guardo i miei occhi viola intenso e realizzo ciò che mi aspetta da oggi in poi.

Niente più guerrieri del branco, pattuglie o riunioni da semplice sergente. Oggi devo trasferirmi alla casa del branco e prendere il mio posto come nuovo Alfa.

Dopo una doccia calda, scendo in cucina per fare colazione con la mia famiglia. Non solo sono affamata come se non mangiassi da giorni, ma realizzo che questa potrebbe essere una delle ultime volte che faccio colazione con loro come se fosse una normale mattinata per me. Per questo, ho intenzione di godermela minuto per minuto.

Io: "buongiorno"

Sibilla: "buongiorno mia... cucciola. Siediti, la colazione è pronta. Immagino tu sia affamata"

Mi siedo a tavola e mi verso un bicchiere di succo, per poi afferrare due fette di pane con burro e marmellata di fragole. Appena mia madre mette in tavola uova strapazzate e pancetta, dicendomi di mangiare quanto voglio, non me lo faccio ripetere e quasi mezza scodella di uova e buona parte della pancetta finisce nel mio stomaco.

A tavola ci sono sia Dominic che mio padre e mi guardano sorridendo, ma percepisco un cambiamento nel loro atteggiamento nei miei confronti. Purtroppo, non posso farci niente.

Leonard: "pronta per il tuo primo giorno?"

Io: "a dire il vero... no ma non posso tirarmi indietro. Il branco conta su di me ora"

Leonard: "bene, sono fiero di te. Sai che per qualsiasi cosa basta che ci chiami? Noi tutti saremo lì per sostenerti senza tirarci indietro"

Io: "lo so, papà. Grazie"

Dominic: "dovere, mia Alfa"

Lo dice con evidente tono canzonatorio, prendendomi in giro. Il mio nuovo grado mi mette ancora un po' a disagio, ma la faccia da scemo di mio fratello mi fa scappare una risata.

Io: "sei un idiota, Dom"

Dominic: "sì, sì... ma se mi adori, sorellina"

Ridiamo tutti insieme del nostro scambio da bambini, poi continuiamo a fare colazione tranquillamente.

Sibilla: "sbrigati a vestirti, Julie. Tra poco arriveranno Dean e Sam per scortarti alla casa del branco"

Io: "va bene, ora vado"

Torno in camera mia per indossare un paio di jeans neri, una maglietta rossa con sopra la stampa di una nota rock band umana e la mia felpa con cappuccio preferita, mentre osservo la camera in cui sono cresciuta. Pareti color rosa cipria, con poster di serie tv e band appesi; stelle luminescenti sul soffitto; il mio letto a baldacchino da una piazza e mezza bianco con tende di tulle rosa e lenzuola crema. La mia scrivania in legno di noce chiaro carica di libri e suppellettili inutili; il mio tappeto peloso bianco neve che copre parte del parquet in legno di cedro e tutto il resto. Non sono una grande fan del rosa, ma questa stanza mi ricorda la mia bellissima infanzia e come io e mia madre ci mettevamo sul mio letto a raccontarci storie e a coccolarci. Diamine, solo ieri mi ha aiutata a superare la mia crisi per essere diventata Alfa. Mi mancherà dormire tra queste quattro mura, svegliarmi e fare colazione con tutta la mia famiglia.

Mentre osservo nostalgica il mio nido, sento dei colpi alla nostra porta d'ingresso. Immagino che i fratelli Winchester siano arrivati. Scendo le scale e vedo il Beta e il Gamma all'entrata di casa che mi aspettano. In confronto ai miei genitori sono mastodontici, ma è normale. Mia madre è una casalinga e mio padre è un contabile, non molto inclini all'allenamento fisico, mentre i due fratelli sono delle macchine da guerra.

Trilogia del Manto di Neve. Libro 1. Occhi ametistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora