Colin mi prese per mano e mi condusse davanti allo specchio nella mia camera. Le luci soffuse creavano un'atmosfera intima mentre ci guardavamo nel riflesso. Sentivo il calore del suo corpo vicino al mio, un misto di desiderio e dolcezza nell'aria.
«Guardati, Penelope» sussurrò Colin, il tono della sua voce caldo e accattivante. «Voglio che tu veda quanto sei bella.»
Mi guardai nello specchio, i miei occhi incontrando i suoi nel vetro. Colin mi abbracciò teneramente da dietro, le sue mani carezzando dolcemente lungo i miei fianchi. Lentamente, cominciai a sfilare il mio vestito, sentendomi vulnerabile e desiderata allo stesso tempo. Ogni movimento era carico di una tensione delicata, un anticipare della passione che si stava costruendo tra noi.
Quando fui completamente nuda, Colin mi girò dolcemente verso di lui e mi fece sdraiare sul morbido tappeto. Ci guardammo negli occhi, il desiderio bruciante tra noi palpabile ma non espresso con parole esplicite. Il nostro amore cresceva nel silenzio, nei gesti delicati e nei baci che trasmettevano più di ogni parola.
Le sue carezze erano un'armonia di desiderio e tenerezza, ogni tocco un linguaggio silenzioso che ci univa ancora di più. Era come se il mondo attorno a noi si fosse dissolto, lasciandoci soli nel nostro intreccio di emozioni e sensazioni.
Con Colin mi sento una persona diversa, mi sento una persona finalmente amata per quello che è. Nel corso della mia vita non ho mai avuto qualcuno che mi trattasse come Colin mi tratta. Oppure qualcuno che mi guarda come mi guarda Colin. Lui è l'uomo che mi scalda nei suoi abbriacci e che mi vuole bene per come sono io, e solo Dio sa quanto sono grata di averlo trovato.
Ho conosciuto per prima Eloise, eravamo migliori amiche e lei mi invitava sempre a casa sua, fino a quando non ha scoperto i miei manoscritti Whistledown.
Il giorno dopo, mia madre mi si è avvicinata e mi ha detto: «Penelope, cara, mi dispiace tanto della mia reazione di ieri, sono felice per voi assolutamente. Ho solo avuto un attacco isterico dovuto al fatto che non me l'avevi detto che il Signor Bridgerton ti stava corteggiando e che si era innamorato di te. Tu sei pur sempre mia figlia, mia cara, ti devo sempre sostenere in ogni momento. Ho sbagliato, ho commesso un grandissimo errore, lo ammetto col cuore. Perdonami, Penelope. Non ho mai fatto caso a te, ho solo pensato prima e sempre alle tue sorelle. Spero accetti le mie scuse.» mi dice lei con gli occhi lucidi...
«Ma certo mamma, che accetto le tue scuse. Tutti sbagliamo, ma perdoniamo. Sei mia mamma, come potrei non perdonarti?! Sarebbe sconclusionato da parte mia. Ora sono felice che ti sei resa conto che Colin è il mio vero amore, e che Lord Debling non mi avrebbe mai fatta sentire così.»
«Perfetto, mia cara. Che ne dici di organizzare una festa di fidanzamento? Inviteremo tutta la corte, compresa la Regina. Che mi dici di questa idea? Si potrebbe fare per te?»
«Mamma, ma certo. Sono contentissima. Ora però andiamo dalla modista, non posso di certo presentarmi così al ballo!» aggiungo ridendo mentre mamma annuisce sorridendo.
##Dalla modista, Madame Delacroix
«Buongiorno, Madame Delacroix. Stasera ci sarà la festa di fidanzamento di Penelope. Ci vuole un bel vestito adatto. Ci puoi aiutare?» dice mia mamma entrando.
«Ma certo che vi posso aiutare. 𝑀𝑎 𝑐ℎ𝑒́𝑟𝑖𝑒, Penelope, che ne dici di questo abito?»
«Genevieve, è stupendo!» dico io soddisfatta.
L'abito che mi ha mostrato Genevieve Delacroix è semplicemente mozzafiato: ornato da un bellissimo color oro e ricami bianchi, con delle spille regali attaccate sopra alla parte superiore color argento pieni di brillantini sbrilluccicosi. I tacchi che mi ha mostrato si abbinano perfettamente: anch'essere color oro, con un fiocco marroncino chiaro sulla parte superiore del tacco.
«Stupendo, Madame Delacroix, lo prendiamo subito!» dice mamma.
«Perfetto. Penelope, 𝑀𝑜𝑛 𝑎𝑚𝑜𝑢𝑟, sarai una fanciulla stupenda stasera.»
## Il ballo di fidanzamento
Al ballo, noto che Eloise mi fissa senza espressioni. Mi avvicino e mi dice: «Che ci fai qui? Voglio stare da sola! Sono stanca delle tue bugie»
«Eloise, per favore. Fammi spiegare, detesto l'idea che non mi rivolgi più la parola»
«COSA MI DEVI SPIEGARE?! Devi sbrigarti, devi dire subito a Colin che sei la Whistledown. Anzi, perlopiù, ti dico che hai tempo fino a mezzanotte.» Eloise, dopo aver detto questo, mi scruta e se ne va.
Rimango sbalordita, senza parole.
Più tardi, noto che i guardiani stanno distribuendo un avviso presumibilmente dalla Regina. Io e Colin decidiamo di prenderne uno.
«Miei cari, ho preso la decisione di offrire 5000£ a chi mi offre delle valide prove dell'identità di Lady Whistledown. Devono essere delle prove concrete e verificabili. Confido sempre in tutti voi.