La Nuova Arrivata

73 12 6
                                    


Non riesco ancora a credere di trovarmi qui. A Ravenwood. Alla Blackthorn University.
Ma non poteva andare altrimenti, giusto?

È un anno che pianifico tutto. Il viaggio. Il mio arrivo. Il percorso di studi. I docenti e il resto del personale. Ogni. Singolo. Corridoio. Di questa enorme università. Lo stile gotico europeo è ciò che la contraddistingue e il fatto di essere immersa in mezzo a una fitta boscaglia la rende unica.
E sì. Ho studiato anche ogni singolo pezzo di terreno che mi circonda. Incluso il famoso Ravenwood Lake.

Raggiungo la stanza del mio dormitorio e noto, con poco entusiasmo, essere già occupata per metà da qualcun altro. Entro, sospirando, e mi trovo di fronte una chioma bionda che disfa una valigia il doppio più grande della mia.

Mi schiarisco la gola.
Lei sobbalza e quando mi vede sgrana gli occhi, le sopracciglia raggiungono i capelli.

«Oh. Mio. Dio. Tu devi essere la mia compagna di stanza! Sono così emozionata di conoscerti!»

Sento il corpo irrigidirsi all'istante mentre mi abbraccia. Smetto di respirare perché il suo profumo dolciastro mi ha riempito i polmoni. Il cuore accelera, sento il sudore formarsi sulla schiena.

«Oh, scusami tanto. I miei genitori dicono sempre che sono troppo espansiva. Sono Amber Young. Quello è il tuo colore naturale? Hai dei capelli stupendi! Non vedo l'ora che diventiamo amiche, possiamo andare insieme a lezione, studiare, andare alle feste, stare sveglie fino a notte tarda! Sono così eccitata!»

Saltella sul posto e marca davvero, davvero tanto le vocali. Ma con chi sono capitata?

«Senti,» la blocco subito. «Mi dispiace deluderti, ma non sono interessata a fare amicizia. Non mi piacciono le feste, studio da sola e vado a dormire presto. Spero che sia tutto chiaro.»

Vedo l'esatto momento in cui il suo cuore si spezza. E io mi sento una stronza di prima categoria. Un calore ustionante avvolge il mio petto, lo sento stringere su se stesso.
Ha le guance arrossate e gli occhi velati. Sbatte le palpebre velocemente e mi sorride. Una pugnalata allo stomaco.

«Beh... Spero cambierai idea.»

Quasi non la sento, ho smorzato del tutto il suo entusiasmo. Ritorna dalla sua parte e sistema i suoi vestiti, tutti nel tono del rosa, viola e giallo, nel suo armadio.
Sembra che a qualcuno piaccia giocare con la mia vita. Condivido la stanza praticamente con il mio contrario.

Alzo gli occhi al cielo, dandomi delle bastonate in testa immaginarie.

«Emerald.»

Si gira sorpresa e anche un po' confusa.

«Emerald Evans. Ma puoi chiamarmi Emmie. Insomma... Se ti va.»

Non riesco neanche a guardarla negli occhi per quanto maleducata sono stata. Ma quando alzo lo sguardo su di lei la vedo sorridere. Un ampio sorriso a trentadue denti, bianchi in contrasto con la sua pelle abbronzata.

«Ok... Emmie.»
E non so come sorride ancora di più. La vedo sforzarsi di non correre di nuovo ad abbracciarmi e, stranamente, questo pensiero mi fa ridere.

«E comunque sì. Questo è il mio colore naturale.»

Indico i miei capelli rosso scuro. Ho la carnagione chiara a differenza sua e i suoi occhi sono di un blu intenso, mentre i miei sono verdi, come il bosco che ci circonda.

Siamo davvero l'opposto.

«Mi dispiace per prima. So di essere molto esuberante, è che non riesco a trattenere l'energia che provo. Sono così felice di essere qui.»

La sua voce si abbassa sull'ultima frase e guarda per terra, come se si vergognasse di quello che sta pensando.

«Sono socievole e diretta, ma... In realtà faccio fatica a fare amicizia. Mi faccio prendere dall'entusiasmo e credo sia quello che spaventi le persone» ridacchia in modo nervoso.
«È proprio quello che ho visto nei tuoi occhi, mi sono sentita sprofondare dalla vergogna e dal fallimento, speravo di avere un nuovo inizio qui.»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 24 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Blackthorn - Emerald Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora