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Shelia

"Beh dai, il ramen fatto in casa è venuto bene" dico al mio fidanzato in una cena romantica, spoiler: lui voleva ordinare al Mc, ma fortunatamente sono riuscito a convincerlo a non andarci, non ha proprio il senso del romanticismo, pensate che l'ultima volta che siamo stati lì mi ha detto: "Il pi basso paga", ovviamente ero io... non commento.
"Dopo ti voglio portare in un posto... un po' fuori dalla monotonia" mi dice Leon e lo guardo torva.
"Fidati" mi dice in risposta al mio sguardo.

Mentre mi cambio, per uscire visto che ero in pigiama metto il mio telefono in carica, cosa inutile visto che è al 20% e nella mia testa in 10 secondi potrebbe trasformarsi in non so 50%.

Leon è un pazzo!
Mi ha portato in un seminterrato di un bar, dove ha detto una parola magica: scacchi.
Qui dentro è pieno di gente poco raccomandabile.
Lo sento toccarmi la schiena, e molto delicatamente mi accompagna verso un gruppo di ragazzi, penso suoi amici, anche se non riesco a credere il fatto che Leon frequenti queste persone.
"Shelia, ti presento Yari, Yari questa è Shelia, la mia ragazza" ci presenta Leon e spalanco gli occhi.
"Aspetta! Ma è lui che hai aggiunto nel nostro gruppo di pallavolo?" chiedo sconvolta al mio ragazzo.
"Proprio me" dice Yari, mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo, questo tizio mi causerà un botto di guai.
Il resto del tempo ascolto solo il settanta percento di quello che si dicono, posso andarmene?
"Tesoro, io sarei un po' stanca" riferisco al mio ragazzo, con la speranza di andarcene, in questo luogo c'è così tanto casino che devo alzare la voce per parlare con Leon.
"Ma come, è il combattimento?" dice lui e questa volta mi vanno gli occhi fuori dalle orbite, come combattimento?!
"Come combattimento?" chiedo, con voce preoccupata.
"Ah, la principessa pensava che tutte queste persone fossero venute qua per fare dei cupcake colorati?" dice Yari, e fulmino Leon quando si mette a ridere, per sua fortuna si ferma subito, altrimenti avrebbe ricevuto un occhio nero, oppure un castramento privato.
"Beh se tu e il mio ragazzo pensate che starò ai vostri comodi e guarderò con piacere delle persone picchiarsi stando zitta e sottomessa vuol dire che non sapete contro chi vi mettete" dico.
"Ei, dai stai un po' qui e poi ti riaccompagno a casa" dice Leon a denti stretti, mentre mi tiene ferma tenendomi per il gomito, che libero subito con uno strattone.
"Tu non hai capito un cavolo Leon, non sto ai tuoi comodi, fai pure l'uomo con il tuo amichetto, che forse insieme formate un neurone, ma io non prendo ordini da te, questa cosa non mi piace, e non sarai certo tu a farmi restare se non voglio, ah e per la cronaca le chiavi della tua macchina sono nella mia borsa, chiedi un passaggio per ritornare a casa amore" dico dandogli un bacio sulla guancia, da perfetto diavolo mascherato da angelo.
Dopo quello che mi ha detto Manuel, che mi faccio manipolare dagli altri non voglio certo dagliela vinta, per cui giro i tacchi, ma appena faccio un passo fuori dalla calca che si è formata davanti a me mi scontro con Manuel Vàzquez... a petto nudo!
Di colpo questo seminterrato diventa gelido, sento i nervi tesi, soprattutto dopo aver visto i suoi addominali, qui dentro non ci sono bambini vero? Potrebbero avere delle ripercussioni sulla loro crescita se lo vedono...
"E ora sul ring... il nostro famigerato Yari, anche detto Infernal e... Manuel il nostro King!" dice penso il presentatore, per questo Manuel mi da una spallata per passare e salire su un ring immaginario, è solamente un cerchio perimetrato dalle persone che lo formano.

Perchè non riesco ad andarmene?
Non c'è la faccio, perciò vado in prima fila nel cerchio che si è formato, stando attenta di non farmi vedere da Leon o Yari.

Verso la fine dell'incontro Manuel sta per vincere a mani basse, ma dopo una spinta lo porta verso di me, e lì, in quel istante Manuel mi nota, in mezzo alla folla, il suo sguardo si incanta sul mio, i miei occhi nei suoi, i suoi nei miei.
Questa distrazione lo porta a prendersi un colpo da Yari, ma quando gira la testa verso di me, per accusare il colpo mi sorride, per subito dopo riprendere il controllo del combattimento.
Il mio cuore accelera così tanto che potrebbe uscirmi dal petto, mi ritrovo con la testa abbassata a sorridere come una bambina, cìma che mi sta prendendo?

Vado via appena finisce l'incontro sarebbe stato un casino se Leon mi avesse vista ancora lì, è stato sconvolgente vedere Manuel, ma sono felice che sia accad- no aspetta, ma io quello lì lo odio, aspettate che adesso riformulo, volevo dire che sono molto dispiaciuta che abbia vinto l'incontro.
...

Rivals - amore nella pallavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora