🎶 I get out my records
When you go away
When people are talking
I miss what they say
'Cause it all means nothing, my dear
If I can't be holding you near
So tell me you love me
'Cause that's all that I need to hear 🎶
"Mi spieghi cosa diavolo ti è passato per la testa? Sei andato in Scozia da un giorno all'altro e sono venuta a saperlo solo a fine giornata da tuo padre! Ti sembra normale?"
Simone era steso sul letto della sua stanza a Glasgow, a casa della madre, con il telefono in vivavoce poggiato sul petto e gli occhi puntati fuori dalla finestra.
Laura lo aveva chiamato almeno nove volte da quando era uscita da scuola e, alla decima chiamata, aveva capito che non poteva ignorarla per sempre.
«Mi mancava mia madre.» ribatté non sforzandosi neanche di mentite. La ragazza sbuffò esasperata dall'altra parte del telefono.
"Simo, sono la tua migliore amica cavolo! Perché non parli con me? So benissimo che non è per questo che sei scappato in un altro paese senza preavviso. - la ragazza rimase in silenzio un secondo sentendo il ragazzo sospirare - Ti va di dirmi il vero motivo?"
Simone si morse il labbro mentre guardava la pioggia scendere sulla città scozzese e si passava una mano sullo stomaco storcendo leggermente il naso per il dolore. Le parole e i pugni di Manuel ancora impressi nella sua testa e sulla sua pelle.
Chissà lui come sta, pensò scacciandolo via subito però quando le parole con le quali lo aveva aggredito si fecero di nuovo spazio nella sua testa.
"Simo? Simo ci sei?" lo riportò alla realtà Laura chiamandolo.
«Si io... - deglutì a vuoto, doveva parlarne con qualcuno - Non so da dove cominciare.» sussurrò poi più a sé stesso che a lei.
"Vuoi iniziare con il dirmi come siete finiti a mettervi insieme tu e Manuel Ferro?"
Simone scattò con la testa verso il telefono quasi come se potesse vedere la ragazza, «Come-»
"Quella sera a Trastevere mentre ti accompagnavo a casa hai continuato a ripetere il suo nome come un lamento - il ragazzo sbuffò portandosi una mano sul volto dandosi dell'idiota -... e da lì ho iniziato anche a notare come ti guarda lui."
«Si - rispose con una risata amara - immagino come mi guarda Manuel.»
"No, dal tono che stai usando secondo me non ne hai proprio idea." ridacchiò la ragazza facendo incuriosire il corvino che, mordendosi l'interno guancia, ora stava prestando la sua completa attenzione a quella conversazione.
«Mi guarda come uno qualsiasi no? o forse come uno che si scopa, perché è quello che facciamo, noi non stiamo insieme.»
Laura rise scuotendo la testa, "Mio Dio Simone! Come fai a non esserti accorto che lui ha letteralmente occhi solo per te! E non intendo occhi pieni di desiderio ma pieni di... di amore!"
Fu il turno di Simone per ridere, «Amore? Manuel mi guarda con amore? Si, certo.»
"Non ti guarda solo con amore ma con gli occhi dell'amore che è una cosa ben diversa. Penso non se ne sia accorto neanche lui, soprattutto se ora lui è a Roma e tu sei in Scozia e dopo la litigata di sabato."
Simone fece una smorfia ripensando a cosa era successo sabato sera - come se avesse fatto altro da quando era uscito da casa di Giulio.
"... Ti va? "