Capitolo 3
TORMENTATA
Osservo che Leonardo si distanzia dalla strada, prendendo una corsia secondaria. Noto che arriviamo in un tratto alberato, più distante dalla cittadina. Si ferma e scendiamo dalla moto.
<<Mi hai portato qui per uccidermi? Sappi che ho preso lezioni di karate fino a quattordici anni>>.
<<Sei spiritosa. Voglio farti vedere una cosa>>.
Mi limito a guardarlo male mentre ci avventuriamo verso questa pineta. Sembra uno di quei boschi dei film horror, dove due ragazzi sciocchi si avventurano per spavalderia e poi magari vengono squartati da un taglialegna. Arriviamo di fronte un laghetto, con l'acqua cristallina.
<<Mi hai portato nei boschi per farmi vedere un lago?>>.
<<Guarda cosa c'è sotto il lago. Vedi come brilla l'acqua>>.
Osservo da vicino il lago e noto che in profondità qualcosa luccica.
<<Mi piace pensare che ci sia qualcosa di magico qui. Un luogo che mi fa stare bene con me stesso, quando sono triste e pensieroso>>.
Infilo la mano dentro il lago e prendo questa pietra che luccica.
<<Ma cosa fai?>>.
<<Non c'è nulla di magico qui Leonardo. La cosa che vedi brillare è questa roccia, si chiama geode. Sono dei minerali naturali che hanno esternamente la forma di un sasso, ma se si rompono dentro nella cavità custodiscono questo minerale luminoso. Qualcuno l'avrà buttato dentro, oppure sarà caduto in acqua per caso>>.
<<Wow...grazie Crystal hai rovinato il mio posto magico>>.
<<Io? Sei tu che credi ancora a queste sciocchezze , come maghi e folletti. Cresci un pò che non sei un ragazzino>>.
<<Credere in qualcosa che ti fa stare bene non è da ragazzini>>.
<<Mi stai dicendo che ti fa stare bene credere nella magia e nella fantasia?>>.
<<Bè sì...adoro il mistero e sono sicuro che al mondo c'è più di quello che viviamo e vediamo a volte>>.
<<Mah sì certo. Senti facciamo una bella magia? Portami a casa>>.
<<Perché sei così fredda e apatica>>.
Mi volto guardandolo, dato che già mi stavo dirigendo verso la moto.
<<Perché io non ho nulla in cui credere>>.
Rimane in silenzio e risaliamo in moto andando via da quel posto. Mi è sembrato di essere in un libro fantasy, ma questa è la vita vera.
Quando mi lascia a casa, vedo una ragazza che esce dal portone. Mi saluta, ma io nemmeno me la ricordo.
<<Ciao Crystal>>.
<<Ah...ciao>>.
<<Abbiamo parlato oggi a scuola, durante il pranzo>>.
<<Ah vero. Elisa giusto?>>.
<<Ma?>>.
<<Cosa Crystal?>>.
<<Oggi mi era sembrato che avessi gli occhi neri>>.
<<Ah queste? Sono lentine azzurre, adoro gli occhi di ghiaccio come i tuoi>>.
<<Certo capisco. Va bene salgo a casa ci vediamo domani ragazzi>>.
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LA RAGAZZA DAL CUORE DI GHIACCIO
RomanceLa nostra storia si svolge in tempi moderni. Una ragazza di nome Crystal, cambia per la quarta volta città, trasferendosi a Firenze, per seguire i genitori. Il padre Riccardo è un direttore bancario, mentre la madre Mariana è un giudice. I genitori...