Chapter 1 - Take your books.

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Avevo preso in considerazione anche io, come mio padre, di prendere ripetizioni. Ma l'ultima volta che avevo provato a farmi spiegare qualcosa da uno dei secchioni della mia classe era finita male. Basti sapere che non avevo capito un accidenti di quello che aveva detto a causa del brutto apparecchio che si ritrovava in bocca quella tizia e, non solo, quella alla terza lezione aveva cercato di baciarmi. Aveva chiuso la porta della mia camera - prima volta che studiavamo in camera mia, di solito sempre in cucina - a chiave e mi era quasi letteralmente saltata addosso. Insomma, non proprio una bella esperienza con le ripetizioni.
Così io e mio padre avevamo chiuso con le ripetizioni e avevamo deciso che me la sarei dovuta cavare da solo. Tanto meglio.

Ma lui, improvvisamente, avevano deciso che prendere ripetizioni da un'altra tizia fosse una grande idea!

Come no...

- Non capisco perché i miei non mi consultino prima di fare certe cose! - agitai le braccia furioso mentre entravo a scuola con Scott al mio fianco.

Scott era in due parole il migliore amico che potessi mai avere.

- Forse perché fai schifo a biologia, matematica, fisica, storia- disse contandoli sulle dita.

- Ok, amico. Ho capito. - dissi bloccandolo. - Ma non voglio che una pazza venga a insegnarmi il teorema di Euclide! - dissi mentre aprivo l'armadietto.

Scott rise sotto i baffi. Si divertiva. Ci credo, non era lui quello che veniva stuprato da certe arrapate del cavolo. - Beh, pensa se venisse a farti ripetizioni una come Lydia Martin. - disse chiudendo l'armadietto mentre davanti a noi sfilava Lydia Martin.

Insomma, Lydia era la ragazza più popolare della scuola. Bella, femminile, con dei capelli biondo fragola mozzafiato e delle labbra favolose. In sintesi quella adorata da tutti ma odiata da tutte.

- Sì. Certo. Come no. - dissi chiudendo l'armadietto. La sua ironia era pesante. Scherzare sulla mia cotta per Lydia era pungente.

Scott sorrise mentre andavamo nell'aula di biologia.

Hai presente quando hai quella voglia matta di lanciare il libro in aria e iniziare a cantare le canzoni di High School Musical? Bene, il signor Harris, il miglior professore di tutta Beacon Hills -percepite il sarcasmo, vi prego- ti faceva avere proprio quella sensazione. Avevi voglia di stracciare pagina per pagina quel libro e lanciarlo giù dalla finestra con tanto di cattedra per poi salire sui banchi e cantare stupide canzoni sull'estate e il divertimento. Però eravamo solo a Settembre lì alla scuola di Beacon Hills e quasi sicuramente mi sarei beccato una bella nota con annesso un bel biglietto per Fanculandia e il Paese-dove-si-ripete-l'anno-scolastico. Per cui no.

Dopo l'ennesima domanda che il signor Harris mi fece per ripicca e alla quale non sapevo rispondere Lydia alzò la mano. Alla prima domanda. E alla seconda. E alla terza. E a tutte le altre a cui non sapevo rispondere.

Ma Lydia Martins, quando alzava la mano in classe, non mi faceva rimanere imbarazzato desiderando che sprofondasse sotto il livello del mare. Anzi, Lydia era a modo suo modesta.

Avevo una cotta per lei dalla terza elementare e non era cambiato di una virgola, ciò che provavo per lei. Che fosse amore, interesse, amicizia -cosa un po' improbabile visto che non ci siamo mai parlati- o puro interesse da maniaco feticista delle ragazze belle e intelligenti.

- Oh, maddai! Scherzi?! - esclamai sputacchiando pezzi di insalata e uova ovunque verso Scott che se la rise per poi fare una smorfia disgustata.

- No, non scherzo! Maddai, ammettilo che lui è dannatamente meglio di-- il mio cellulare iniziò a vibrare più volte di fila, sul tavolo, accanto al mio vassoio.

Vuoi che te lo dica in spagnolo?  || Stydia AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora