🌟CAP 3🌟

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ADRIANO POV;

-"Dean ma ti vuoi muovere? Sei chiuso nel cesso da mezz'ora"
Dico sbattendo i pugni contro la porta del bagno.

-"non è colpa mia se ho mal di pancia!!"

-"dobbiamo prendere il nostro jet privato e andare fino in America per prendere nostra sorella quindi metti da parte i dolori intestinali e muoviti!"

Dice Nate che stava tirando calci talmente forti alla porta che ad una certa pensavo stesse per sfondarla.

sentiamo il rumore di uno sciacquone e poi l'acqua.
5 minuti dopo...
FINALMENTE.

-"buongiorno principessa"

-"non prendermi per il culo Nate avevo bisogno di liberarmi,comunque ora possiamo andare."

Sospiro e mi stacco dalla parete per poi scendere le scale,salutare i miei figli che erano concentrati nel scegliere di che colore dipingere le pareti della camera della sorella e usciamo per poi dirigerci verso il jet.

-"quanto tempo ci vuole?"
Mi chiede dean mentre sale dietro di me

-"10 ore e 23 minuti esatti"

-"che pal-"

-"se dice parolacce quando la incontreremo vi mozzo la lingua ad entrambi,capito? E che cazzo."

...devo darmi una regolata anch'io.

Saliamo sul jet e passo tutto il tempo a fissare la sua foto,chissà come sarà di persona la mia piccola bambina.

RICKY POV;

mi trovo a casa,ho svuotato il mio zaino scolastico per metterci dentro le mie cose,ho messo dentro anche il mio diario scolastico perché è pieno di scarabocchi e scritte fatti da me,ren e arya durante le lezioni.

Di tutta questa situazione non mene frega niente ma il pensiero di dover stare lontana dai miei migliori amici mi toglie dei battiti.

Non ho mai avuto niente nella vita se non disgrazie,loro sono sempre stati la mia Ancona di salvezza è grazie a loro se sono ancora viva.

Prendo una scatola da sotto al letto e la metto nello zaino,lì si trovano tutte le foto/cartaccie/ricordi con loro.

Tiro un sospiro e mi alzo dal pavimento per poi mettermi lo zaino in spalla e portare in mano io cellulare che controllo costantemente in caso di nuovi messaggi da parte dei ragazzi.

Esco dalla mia camera e noto che Athena non c'è, a quanto pare ha deciso di lasciarmi da sola e sorrido a quel piccolo gesto.
Esco fuori casa e la trovo ad aspettarmi appoggiata al cancello,se almeno così si può chiamare,quel coso va a pezzi.

-"andiamo?"

-"che ore sono?"

-"le 8 e mezza, come mai?"

-"devo andare in un posto, quando loro arrivano ti prometto che sarò già tornata,devo prendere una cosa importante."

-"va bene,ragazzina hai il mio numero per qualsiasi cosa chiamami io rimarrò nei paraggi va bene?"

-"va bene".
Sale in macchina e la saluto con la mano, e quando la vedo abbastanza lontana inizio a correre.

Corro verso un posto che conosco molto bene.
Verso un posto che ha una parte di me.

Sono le 8:45 mi sono fatta quindici minuti di strada correndo per arrivare fin qui, pallavolo. Entro e noto gli altri fare riscaldamento

-"HEYLAAAAA"
grido con tutta la voce che ho e tutti si girano verso di me

MAFIA QUEENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora