20. Paure

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La tintura verde non vuole saperne di andare via dai miei capelli. È da più di mezz'ora che strofino le ciocche in attesa di rivedere il rosso su di esse. Marta è rimasta tutto il tempo con me, dovrei ripagarle la boccetta di shampoo, dato che l'ho praticamente finita.

Dopo un altro quarto d'ora non sento più i polpastrelli a causa di tutto il tempo in cui li ho tenuti sotto il getto d'acqua della doccia. Prendo una ciocca tra le mani e non sono mai stata così contenta di vedere che è rossa. Peccato che adesso intorno a noi è del tutto buio e la speranza di poter asciugare i capelli grazie all'aria calda del crepuscolo è sfumata, così sono costretta a legarli in una coda.

Io e Marta ci incamminiamo lungo il sentiero e lei inizia a raccontarmi degli scherzi di Ilaria gli anni precedenti.

"Ha sempre fatto molti scherzi sin dal primo anno che venne qui, come la polvere pruriginosa nei vestiti, insetti strani in tenda o lassativi nel cibo, ma quest'anno ha dato il meglio di sé" assume un'espressione disgustata.

"Quello che non capisco è perché se la sia presa con te..." afferma poi sovrappensiero ed io mi mordo la lingua per non dirle della mia storia con Matteo.

Quando raggiungiamo gli altri notiamo che hanno già terminato di cenare e sono tutti raccolti intorno al fuoco, seduti a terra, tranne la principessa Ilaria che non può sporcarsi altri vestiti ed è stesa sull'amaca. Nella mia testa inizia a farsi spazio la visione di me che la spingo dall'amaca e lei che cade a faccia in giù. Involontariamente sorrido maligna e più rilassata mi siedo accanto ad Ada con Marta al mio fianco.

"Finalmente siete arrivate! Ora possiamo cominciare" afferma Seby rivolta verso di noi.

"Cominciare cosa?" chiedo curiosa.

"Devi sapere che ogni estate, la prima sera, giochiamo sempre ad una versione rivisitata di obbligo o verità: le regole sono le stesse, tranne per il fatto che chi si rifiuta di fare o dire qualcosa deve bere un bicchiere di tequila o togliersi un indumento" mi informa Michele, seduto accanto a Matteo, il quale mi rivolge uno sguardo preoccupato per lo scherzo della vipera, ma io lo rassicuro con un sorriso che sta a dire "va tutto bene".

Iniziamo a giocare ed arriva il turno di Ada, che si rivolge ad Ilaria.

"Obbligo o verità?" domanda irritata.

"Obbligo" risponde ovvia la vipera e sul viso di Ada si dipinge un ghigno al quanto inquietante.

"Prendi un po' di terra dal cumolo lì infondo ed usalo come se fosse bagnoschiuma e ti stessi lavando, devi fare anche lo shampoo." Conclude con uno sguardo di sfida.

"Non ci penso nemmeno!" squittisce Malefica.

"Allora sai cosa fare" sbuffa Ada facendo roteare gli occhi.

Marta si avvicina al mio orecchio e sussurra con disgusto: "Prova un po' ad indovinare cosa farà"

Nell'esatto momento in cui termina la frase, Ilaria ammicca nella direzione dei ragazzi e si sfila velocemente la maglia. Come se non avessero mai visto una donna in reggiseno, alcuni ragazzi si passano la lingua sulle labbra, altri spalancano gli occhi meravigliati, altri ancora sorridono maliziosi o fischiano di approvazione ridendo. Che squallore. Solo noi ragazze e Matteo voltiamo lo sguardo con ribrezzo. Senza pensarci sorrido nel vedere l'espressione scocciata del mio ragazzo che fa roteare gli occhi.

"Lo strip cabaret è finito?" chiede Seby con entrambe le sopracciglia sollevate e in risposta riceve uno sguardo inceneritore da Malefica.

"Continuiamo" afferma un amico di Matteo che credo debba chiamarsi Fabio.

"Obbligo o verità?" si rivolge quest'ultimo a me.

"Verità" rispondo subito, ricordando il mio ultimo obbligo alla festa a casa di Ada e Matteo.

Aspetto solo teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora