VIII

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Niall Horan é biondo per piacere, non di natura. Ha diciannove anni ma non li dimostra e da grande vuole fare il musicista e sarebbe capace di fare qualsiasi cosa per diventarlo, qualsiasi.

Ma, quando aveva accettato un lavoro come barista al Victor's, non si sarebbe mai aspettato di poter essere davvero pagato per suonare in quelle serate in cui non c'era troppa gente.

Non avrebbe nemmeno mai immaginato che il suo disturbo sarebbe stato così utile.

Niall non era un telepate come la maggior parte degli umani che non erano fate né lupi mannari né ninfe né qualsiasi altra creatura mitologica di cui aveva scoperto l'esistenza, lui non legge nella mente, lui la domina, e questo gli aveva creato non pochi problemi.

Niall sta lavando i bicchieri usati e sporchi di saliva e rossetto quando un ragazzo riccio interrompe il suo lavoro.

"Hai bisogno?" gli chiede per cortesia.

Il riccio ghigna e lo colpisce sulla testa con una mazza da golf.

Niall si risveglia in quella che pare una piccola cella di carcere. Non ha finestre, solo una piccola brandina riempie quello spazio vuoto.

Il biondino pensa solo che questa volta se l'é cercata.

Cercare di dominare le menti dei vampiri clienti del Victor's non era stata una buona idea.

Quando un piccolo gatto nero entra da un'apertura nella porta di ferro della cella, Niall é sdraiato sul materasso sporco della branda e sta pensando che se morirà non potrà più fare il musicista.

Ma non appena il gatto si trasforma in un bellissimo ragazzo dagli occhi verdi, Niall salta sulla brandina spaventato a morte.

"Ma come hai fatto?!" urla Niall schiacciandosi contro la parete dietro la branda.

"Sono un mutaforme." dice il riccio.

"Cosa vuoi da me?" chiede Niall.

"Devi aiutarci." asserisce Harry sbattendo le ciglia consapevole del suo fascino.

"Cosa devo fare e chi siete voi?"

"Siamo mutaforme. Devi solo convincere un certo Zayn Malik a venire qui. E se dovessi non farlo o solo pensare di scappare via, noi ti troveremo. Ovunque tu sia." dice Harry con una sicurezza che non gli appartiene ma che sfoggia solo quando deve compiere il suo dovere.

Detto questo Niall deglutisce e si rende conto sul serio del guaio nel quale si é ficcato.

"Okay." accetta poi pensando che piuttosto che morire e non avere più la possibilità di fare quello che ama preferirebbe portare questo Zayn Malik alla morte.

We should live until we dieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora