Settima luna

Capitolo 14

Una luce fioca entrava dalla finestra. Decisi di alzarmi e cercare del cibo.

Il mio stomaco stava protestando risi tra me e me, decisi di girovagare per casa in pigiama tanto non ci sarà nessuno pensai.

Indosso un pigiama a pantaloncini corti blu e una maglia a maniche lunghe con un buffo coniglietto rosa disegnato. Scesi le scale e a naso trovai la cucina che era.. come dire affollata.

Al grande tavolo c'era mia madre, mia nonna e tutti i ragazzi. Mi girai per fare dietrofront quando James uscito dalla porta mi giro su me stessa e mi stampò un bacio.

Arrosii visibilmente -sei impazzito?- chiesi cercando di non alzare lo sguardo sui suoi occhi blu.

-Si di te- mi disse trascinandomi in cucina in pigiama.

Salutai tutti presi del latte dal frigo e dei cereali dal tavolo e mi sedetti tra James e Alex. 

Tutti ridevano e scherzavano, io ero intenta a osservare mia madre sempre vigile e scherzosa.

Era davvero bella, il dolore l'ha resa bellissima e forte.

-Perché non ti unisci a loro per gli allenamenti oggi?- mi chiese mia mamma inchiodando il mio sguardo al suo.

-Ma io sono una frana- ero imbarazzata e ora avevo gli occhi puntati addosso di tutti.

-Certo una frana spacca il labbro a un tizio così per magia?- mi schernì James con quegli occhi blu come il mare.

-Ok ok vengo, mi do una sistemata e torno- sorridendo uscii dalla cucina.

Respirai di sollievo allontanandomi dalla cucina e salendo le scale.

Ero euforica anche se detestavo ammetterlo, volevo con tutta me stessa essere un ottimo aiuto.

Frugai nell'armadio e trovai una canottiera semplice e dei pantaloni di cotone lunghi ma comodi. Mi lavai il viso e legai i capelli in una morbida coda.

Scendendo incrociai il maggiordomo, si chiamava Artur e serviva mia nonna e mia madre si da quando si trasferirono in questa casa.

-Salve signorina- mi disse sorridendomi 

-Buongiorno Artur- Risposi allegra

-Sta andando con gli altri ragazzi?- mi chiese curioso 

-Si perché?- chiesi cercando di guardare un po' anche le scale senza inciampare.

-Perché anche sua madre aveva quell'espressione la prima volta che l'allenarono- e detto ciò si allontanò fischiettando.

Ora ero un po' confusa molte cose ancora non mi erano del tutto chiare ma ciò non mi importava

''ero al sicuro no?''..

Andai in cucina ma trovai solo mia nonna intenta a sistemare le stoviglie.

-Scusa nonna ma dove sono tutti?- chiesi infilando la testa in cucina

-Oh mia cara tocca a te trovarli, usa il collegamento- disse sorridendomi-è facile anche se io non sono un lupo so che anche i bambini ci riescono.-

''okkeeeeiii... allora basta pensare''

Decisi di dirigermi verso il giardino, inspirai l'aria profumata dai fiori e dal bosco e tentai.

Pensai ai loro profumi e come un piccolo formicolio mi salì dalla spina dorsale alle meningi e piano piano anche vista e olfatto furono accarezzati da ciò.

Sbattei un paio di volte gli occhi per capire se stavo guardando realmente o sognando.

La mia vista si era fatta più nitida e attorno ad ogni creatura vivente un piccolo alone dorato appariva, mi avvicinai ad una piccola farfalla colorata e il suo bagliore diventò più luminoso.

Ero circondata da splendide lucine dorate.

''No aspetta che cos'è'' 

Dietro ad un grande cespuglio c'era un alone abbastanza grande verde intenso, mi avvicinai d qualche passo e l'odore di alex mi riempì le narici. 

''Ecco come devo fare''

Mi trasformai e iniziai a giocare a nascondino.

Era molto divertente ma non riuscivo a trovare James, giravo e giravo sentivo il suo profumo ma non vedevo dove fosse.

Decisi di ritrasformarmi e di riposare un po'.

Mi sdraiai sotto il salice chiudendo gli occhi per qualche istante quando un qualcosa accese una lampadina nella mia testa. 

Aprii gli occhi e scorsi un bagliore verde sopra la mia testa.

Scoppiai a ridere fino alle lacrime 

-James scendi - dissi ancora tra le risate.

-Mannaggia come hai fatto, nessuno ci è mai riuscito ahhaha- mi disse atterrando a pochi passi da me.

Il mio cuore ebbe un sussultò e tutto si spense attorno a me.