A casa di un angelo

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POV.Kirino/Aiko
Il club di tennis fini prima del previsto, e dato che mancavano ancora 50 minuti a quando sarei dovuto andare da Shindou aiutai il responsabile a pulire il campo.
Avevamo quasi finito mancava solo di portare le palline da tennis in palestra. Mentre posavo le palline, dato che nessuno viene mai in palestra e che i club sarebbero finiti tra una mezz'oretta andai negli spogliatoi e "ripresi" il mio aspetto da ragazzo, poi decisi di rimanere un pò di tempo in palestra per non dover rivestirmi da ragazza e dato che porto nei giorni del club un ricambio sia da ragazza che da ragazzo già sapevo cosa mettere per andare a casa del mio angelo.

La palestra si trovava accanto al club di musica dove probabilmente il nostro bidello stava suonando una bellissima melodia, mi sarebbe piaciuto cantarci sopra ma dato che non sapevo il testo chiusi gli occhi, mi sembrava una canzone d'amore così provai a cantare ciò che sento quando sto vicino a Takuto, mi sentii osservato ma pensai fossero le mie paranoie, finché non sentii dei passi fuori dall'edificio, così tornai subito nello spogliatoio e vedendo l'ora decisi di indossare gli abiti che avevo portato con me e quindi di tornare a fingermi ragazza per poi andare a casa di Takuto.

Appena arrivai a casa di Takuto vidi una super villa, mi aveva detto di essere ricco e che la sua casa era grande ma non mi aspettavo così grande, poi notai una signora venirmi in contro :"posso fare qualcosa per lei" disse "si, mi dovevo vedere con Takuto sono in classe con lui e lo dovrei aiutare con i compiti" le risposi e poi mi disse :"il signorino Takuto ci aveva informate della sua visita, prego entri pure il signorino si trova nella sala del pianoforte, appena entra sale le scale va dritto la tersa porta sulla destra".
Arrivato davanti la porta sentii la stessa musica che aveva suonato il bidello così entrai per vedere chi la stesse suonando e vidi che era proprio lui a suonare, non si era ancora accorto della mia presenza fino a quando non smise di suonare e gli feci i complimenti per il modo nel quale suonava, sobbalzò per la sorpresa e poi rosso per l'imbarazzo mi ringraziò.

Parlevamo già da più di un'ora quando decidemmo di fare i compiti e andammo in camera sua per fare italiano.
Gli spiegai che dovevamo scrivere una scena seguendo il tema è poi recitarla davanti tutta la classe, il tema era sull'amore potevamo scrivere sia una storia d'amore finita sia una appena iniziata, noi decidemmo di scrivere di due amici dove lei amava lui e lui ricambiava ma che per paura di rovinare l'amicizia nessuno dei due si dichiarava, finché lui geloso di lei gli fece una scenata di gelosia e gli disse che la amava, lei rispose che ricambiava finendo con i due che si abbracciano;non vedevo l'ora di recitarla davanti la classe per sentirgli dire che mi amava e che mi stringe a se.
Mentre provavamo la scena dove lui e lei parlano, venne una domestica che mi chiese se mi fossi fermato a cena io dissi che per me non c'erano problemi "bene, perchè ho già avvisato il cuoco di preparare anche per lei" disse con un sorriso in volto.

E poi aggiunse "mi sono presa la briga di farle già la cartella per domani, dato che dormirà da noi questa sera" per poi andarsene, certo che era strana quella domestica mi faceva paura ma non ci feci molto caso e continuammo le prove.

la mia strana vita alla raimond (AU)Where stories live. Discover now