~ Capitolo 11 ~

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:- Ma a tuo rischio e pericolo. - dice avvicinandosi a me e abbracciandomi da dietro per lasciarmi dei morbidi baci sul collo. Il mio cuore non è ancora abituato a tutto ciò e, di questo passo, rischio un infarto.
Mi giro verso di lui, che solleva il mio mento con due dita e mi bacia, dolcemente, facendo fondere le nostre lingue. Fuori da questa stanza ci sono mille problemi e mille pensieri, ma il suo profumo continua magicamente a portarli via dalla mia testa, lasciandomi sola con Josh stesso e la mia dannata coscienza! "Carol, ora basta!", la metto a tacere e continuo a baciare le labbra di Josh.
Poi mi stacco e dico:- Ti va di giocare a scacchi? - "Le mie domande sono sempre sensate, fatte sempre al momento giusto." ; Josh ride un po "sconvolto" dalla mia domanda e accetta.

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:- Scacco Matto! - urlo, ricordandomi che i miei sono già rientrati e mettendomi, in ritardo, una mano sulla bocca.
:- Io non sono mai stato tanto bravo - dice rimettendo le pedine in una scatolina - ma tu sei un mostro!
:- Oh, grazie! - dico facendo la finta offesa e dirigendomi verso la cucina, al piano di sotto.
:- Dove scappi? - mi piomba davanti in modo fulmineo, facendomi sobbalzare.
:- Vado a salutare i miei e a recuperare un po di cibo.
:- Ok, ma non metterci troppo. - mi bacia la guancia e mi lascia passare.

~ Josh ~
Sono confuso; non capisco se la mia mente sia offuscata dalla ricerca del libro o se sia veramente possibile provare tutto ciò per lei. Ho avuto svariate relazioni, ma in nessuna ho provato questi sentimenti.
Carol entra di nuovo in camera con un piatto di insalata e qualche crocchetta di pollo; si siede e inizia a sgranocchiare il pollo. La guardo ed è bellissima: capelli castano scuro come i suoi occhi, profondi, e delle labbra bellissime, che bacerei per tutta la sera.
Un masso schiaccia il mio cuore, pesa sul mio respiro e il caos dei miei pensieri mi fa scoppiare la testa; non posso più nasconderlo, devo dirglielo, qualunque cosa pensi di me.
:- Carol, c'è una cosa che dovrei dirti... - quasi balbetto; non voglio assolutamente perderla ma devo dirglielo.
:- Cosa?
:- Ti ho detto che ho bisogno di te per trovare il libro perché... Ecco, non solo perché, io personalmente, ne ho bisogno, ma perché ho letto dalla pergamena che solo tu puoi leggerlo. - Dico tutto d'un fiato e il masso sul mio petto si dissolve.
:- Perché non me lo hai detto?
:- Avevo paura che fraintendessi, ma non dicendotelo mi sembrava quasi di volerti usare. - in realtà non posso dirle tutta la verità, ma non ce ne sarà bisogno, perchè ora sono sicuro che la mia mente non è affatto annebbiata dal mio desiderio; altrimenti perché mi sarei dovuto fare problemi a nasconderle la verità?
Il suo viso cambia espressione e sento che il suo cuore inizia ad agitarsi, mentre i polmoni iniziano ad affaticarsi. I suoi occhi si lucidano ed ora sembra che brillino nella penombra della stanza.
Le vado incontro e la stringo a me; c'è qualcosa in me che le fa da calmante. Infatti, non appena mi avvicino, il suo cuore rallenta e i polmoni riprendono il loro ritmo, permettendo anche ai pensieri di rallentare e trovare il giusto ordine.
:- Scusami, ma avevo bisogno di dirtelo. - le sussurro all'orecchio.
Lei annuisce e mi abbraccia come se non potesse più rivedermi, come se stessi andando a morire.

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~ Carol ~
:- Ora devo andare e tu devi dormire. - queste parole sono come acido; vorrei che rimanesse qui ma non può e, inoltre, ho bisogno di dormire. Lo bacio e fa per uscire dalla finestra, ma poi si volta e chiede:- Ci vediamo domani?
:- Io domani ho scuola...
E sì, domani purtroppo è lunedì, ma è l'ultimo dell'anno, dopo di che vacanze!
:- Allora ci vediamo all'uscita. - mi sussurra all'orecchio mentre mi lascia un bacio sul collo.
Prendo il suo viso tra le mani e gli do un breve bacio.
:- Buona Notte.
"Buona Notte" cerco di rispondere, ma non faccio in tempo perché è già saltato giù dalla finestra.

Il Figlio della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora