Capitolo 1

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PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Sono trascorsi otto mesi da quando sto ufficialmente con Grace, e inizio a stancarmi di lei.
È davvero troppo insopportabile, si lagna sempre e non è mai contenta di quello che le offro o le propongo.
È sempre annoiata, dice che sono noioso e se la prende per qualsiasi cavolata.
Non la sopporto più, sono stanco di lei.
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Vi siete spaventati non è vero?
In questo momento, percepisco i vostri occhi fuori dalle orbita, il vostro battito accelerato e la vostra fronte imperlata di sudore.
Andiamo, non ditemi che ci siete cascate veramente......Io? Davis Kyle? Potrei mai essere davvero stanco di Grace Bennet in qualsiasi mondo parallelo mi trovassi?
Ma non diciamo bestemmie.
Se dovesse accadere veramente, di sicuro non si tratterà dello stesso Davis Kyle.
Una cosa del genere, accadrà solamente quando l'inferno si congelerà.
Sono stati gli otto mesi più belli della mia vita.
Ogni giorno che passo con lei, mi innamoro sempre di più, è davvero fantastica.
Ricordate la foto che ci fece quel buon uomo sul ponte di Brooklyn?
Ebbene, il giorno dopo era in prima pagina su tutti i giornali, compreso il New York Times.
Ci siamo gentilmente offerti di raccontare la nostra storia e adesso tutta New York è innamorata di noi.
Hanno addirittura aperto delle fan page su tutti i social, e alcuni ci chiamano Gavis (Grace+Davis).
Ebbene si, abbiamo fatto innamorare tutta New York con la nostra storia impossibile, che adesso è divenuta finalmente possibile.
La nostra azienda va benone, tutti i dipendenti ci amano.
E il mio rapporto con Derek, è davvero sorprendente.
I primi tempi, era molto severo con me, mi aveva pure sottoposto a una serie di questionari difficili e imbarazzanti.
Ma adesso, sono diventato il suo ragazzo.
Sono riuscito a guadagnarmi la sua fiducia, e per me, è un traguardo altissimo.
Un altro traguardo che ho raggiunto, è stato ottenere l'ergastolo di Chad Hill.
Grazie al contributo e alla preziosa testimonianza di Alice.
Grace sta iniziando a perdere il suo adorabile accento inglese, che ho da sempre trovato abbastanza arrapante.
In questo momento, è in pausa ed è davanti la macchinetta del caffè a scambiare due chiacchiere con la nuova stagista Carry.
Potrà aver perso l'accento inglese, ma l'abitudine di bere il tè non l'ha persa.
Infatti, in questo momento sta sorseggiando il suo tè, domando un sorriso dolce a Carry.
Adesso, i suoi capelli sono molto più lunghi di come li ricordavate.
Adesso le arrivano fin sopra il sedere.
Sono arrivati fin lì grazie a me.
Il mese scorso, aveva intenzione di tagliarli in un drastico caschetto.
Quando mi rivelò le sue intenzioni, la guardai come se mi avesse detto:
" Sai Davis, ho deciso che voglio farmi un operazione per cambiare sesso ".
Fortunatamente sono riuscito a convincerla a non farlo.
Sono davvero splendidi.
Lei è splendida.
Era avvolta in un tubino verde smeraldo.
Io la stavo ammirando dalla porta dell'aria relax.
Non volevo disturbare la sua conversazione, di sicuro erano prese a parlare di cose da donne, che non mi interessavano minimamente.
Se mi fossi avvicinato, mi avrebbe costretto a parlare di unicorni, fiori e assorbenti.
No grazie.
Ero poggiato su un fianco alla porta.
Una mano reggeva il mio caffè, e l'altra era in tasca.
Presi il cellulare e le inviai un messaggio.
' Vorrei abbassare quell'invitante cerniera laterale del vestitino, e scoprire con piacere che sotto hai la lingerie che ti ho regalato la settimana scorsa '
Inviai il messaggio e la guardai, aspettando che si accorgesse del messaggio.
Dopo pochi secondi, alzò un dito a Carry, chiedendole di aspettare un minuto, interrompendo la conversazione.
Prese il cellulare e lesse il mio messaggio.
Un brivido di eccitazione percorse il mio corpo, non appena con mio enorme gradimento, alzò lo sguardo sul mio, rivolgendomi un sorriso malizioso.
Si congedò in un attimo da Carry e venne nella mia direzione.
Congeliamo per un attimo la scena e discutiamo di un argomento importante.
Ci sono tre parole che un uomo odia profondamente, e teme di sentire ogni puntualissima volta al mese.
HO. IL. CICLO.
E sono state l'esatte parole, che Grace mi ha sussurrato all'orecchio prima di tornare nel suo ufficio, lasciandomi pietrificato, nello stipite della porta.
" Merda "
Ringhiai tra me e me, buttando il bicchiere nel cestino e tornando nel mio ufficio, lasciando in quella stanza oltre al bicchiere, anche tutte le mie speranze di scopare.
Il fatto non è che odiassi il ciclo.
Ho ripetuto un milione di volte a Grace che non mi fa schifo.
Il fatto è, che fa schifo a lei, quindi è fuori discussione toccarla quando ha il ciclo.
Una volta usciti da lavoro, io e Grace andammo a prenderci un buon gelato.
" Sei davvero perfida "
Sottolineai mentre mi pulivo la bocca, dagli ultimi residui di gelato.
Lei fece spallucce.
"Lo sai, quando le ho non esiste "
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
D'accordo mi arrendo.
Devo pur farmene una ragione prima o poi.
Guardai l'orario e vidi che si erano fatte le sette di sera.
" Ti vorrei far conoscere due persone speciali "
Le comunicai, per poi chiamare un cameriere, per dargli il conto e la mancia.
Lei si accigliò.
" E me lo dici adesso? "
Chiese spalancando gli occhi.
" E quando avrei dovuto dirtelo? Mesi prima "
Lei rise dolcemente.
" Ma sono vestita da lavoro..."
" Vai benissimo così "
Dissi facendole l'occhiolino.
" Ma non posso presentarmi a mani vuote "
" Passeremo in un negozio se la cosa ti fa sentire meglio "
Lei annuì e ci dirigemmo verso la mia Lamborghini.
" Posso sapere chi sono queste due persone, o hai intenzione di farne segreto? "
Io mi voltai un secondo a guardarla e tornai a fissare la strada con attenzione.
" Vuoi sapere da chi ha preso la pazzia mia madre? "
Ci furono cinque secondi di silenzio e mi voltai di nuovo dalla sua parte, per esaminare la sua espressione.
" Andiamo dai tuoi nonni? "
Esclamò felice.
Io annuii.
" Oh io adoro i vecchietti "
Sorrisi soddisfatto.
" Allora adorerai loro "
Dissi in tono sicuro.
" Ma, cosa posso portargli? "
Chiese preoccupata.
" Loro collezionano vasi in ceramica. Conosco un negozio, che ne vende di carini. Ti ci sto portando "
Una volta arrivati in negozio, il commesso mi riconobbe.
" Tu sei Davis Kyle, il nipote di Elizabeth e Victor Jones? "
Annuii.
" Come posso esservi utile? "
Chiese in tono gentile e disponibile.
" Volevo prendergli un bel vaso di ceramica "
Al ragazzo gli si illuminano gli occhi.
" Allora sei venuto nel posto giusto. Proprio due giorni fa, sono passati di qui e hanno puntato un vaso, seguitemi "
Disse facendoci strada.
Ci mostrò un vaso rosso, pieno di decorazioni.
" Come mai non l'hanno preso? "
" Erano senza portafogli. Si stavano facendo una corsetta mattutina e non avevano quasi nulla con loro. "
Annuii e poi guardai Grace.
" Ti piace? "
Chiesi.
Lei annuì.
" Se piace ai tuoi nonni allora è perfetto "
" Bene, prendiamo questo. Faccia per cortesia, la confezione regalo "
Una volta tornati in macchina, Grace adagiò con cura, il vaso sul suo ventre.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Ad un certo punto, arrivammo davanti ad un cancello, e Davis lo aprì con un piccolo telecomando.
Percorremmo il viale che ci condusse in una villa.
Lungo il viale ammirai il magnifico prato e i fiori colorati.
Una volta parcheggiato, Davis mi aprì lo sportello.
" È davvero bello qui "
" Confermo "
Biascicò lui, rivolgendomi un sorriso veloce.
Poi mi baciò la mano.
" Non ho mai portato nessuna qui. Sono persone davvero speciali per me, non vedo l'ora di fartele conoscere "
Il cuore iniziò a battermi forte, e mi sentii emozionata.
" Anch'io non vedo l'ora di conoscerli "
Davis mi fece strada lungo il portone principale.
" Ti avviso, aspettati di trovare di tutto "
Mi ammonì, prima di suonare il campanello.
Lo guardai confusa.
" In che senso aspettati tutto? "
Lui fece spallucce.
" Sono i genitori di mia madre...."
Scoppiai a ridere e anche lui con me.
Ad un tratto, le porte si spalancarono e sulla soglia della porta, un uomo con il busto all'insù e le mani unite dietro, con un uniforme ci accolse.
" Bentornato signorino Kyle. Signorina? "
Chiese rivolgendomi un inchino.
" Bennet "
Rispose Davis per me.
" Benvenuta a lei, signorina Bennet. Casa Jones le piacerà molto "
Disse facendomi un occhiolino.
Era davvero simpatico.
Mi voltai dalla parte di Davis sorridendogli, ero felice.
Lui mi afferrò la mano.
" Dove sono i miei nonni? "
" I suoi nonni sono nell'area svago, vuole che li avvisi? "
Davis scosse la testa.
" No, voglio fargli una sorpresa "
Disse con un tono d'eccitazione.
Il maggiordomo annuì.
" Seguitemi, vi faccio strada "
Lungo il percorso si presentò.
" Signorina Bennet, io sono Adam, il primo maggiordomo della villa. Se avete bisogno di qualsiasi cosa, sono a vostra completa disposizione "
Le rivolsi un sorriso timido e annuii.
Si fermò di fronte ad una porta in legno scuro.
" I suoi nonni sono qui "
Disse facendo un inchino.
" Grazie Adam, puoi anche andare se vuoi "
Disse gentilmente Davis.
Davis mi strinse di più la mano.
" Sei pronta? "
Io annuii subito.
Lui allungò una mano verso la maniglia, e con un colpo secco aprì la porta.
All'interno, la stanza era arredata con dei divani in pelle rosa antico.
C'era un maxi schermo con un Xbox Kinect.
La scena che mi si presentò davanti, mi lasciò spiazzata.
Non sapevo se rimanere seria o ridere.
I suoi nonni, erano intenti a ballare a Just Dance con la canzone Starships di Nicky Minaj a tutto volume.
Sua nonna portava, un paio di leggins neri e una canottiera traspirante fucsia shocking.
Mentre suo nonno, indossava quella che sembrava più una calzamaglia che un leggins blu elettrico.
Davis lo chiamò ma loro non lo sentirono.
" Facciamo una cosa, esci fuori così gli faccio una sorpresa. Appena di chiamo vieni "
Io annuii e lui mi diede un bacio sulla fronte.
Mi misi proprio fuori dalla porta, lasciandola aperta.
Ad un tratto la musica si fermò e sentii un urlo stridulo.
Sbirciai dal mio nascondiglio, sentendomi una guardona.
" Davis amore della nonna! Vieni quiiiii"
Vidi la nonna andare incontro a Davis con le braccia aperte.
Iniziò a stampargli una serie di baci per tutto il viso.
Che scena dolce pensai.
Poi toccò a suo nonno che lo abbracciò con calore.
" Guardalo! Più giorni passano e più muscoli ti fai "
Esclamò sua nonna, toccandogli i bicipiti.
" Vi ho portato una sorpresa "
Disse Davis entusiasta.
I due si guardarono con un espressione gioiosa.
" Noi adoriamo le sorprese, di cosa si tratta? "
Chiese la nonna.
" Grace, vieni "
Non appena sentii il mio nome, sentii come una piccola scossa.
Mi ricomposi, feci un lungo sospiro ed entrai.
Davis mi avvolse un braccio sulla vita.
Sua nonna mi guardò dall'alto.
Accidenti, sono due metri l'uno, che imbarazzo.
La nonna di Davis spalancò la bocca per un attimo e poi fece un sorriso a 32 denti a Davis.
Il nonno di Davis, spalancò gli occhi sorpreso e corse a cercare un cuscino per coprirsi le parti intime.
" Lei è Grace Bennet, la mia ragazza "
Disse fiero Davis.
Io arrossii sentendomi in imbarazzo.
I suoi nonni mi guardavano come se fossi un personaggio delle favole.
" Oddio Victor guardala, è così bella. Finalmente il nostro nipote ha una ragazza! "
Esclamò lei al marito, che anche lui come me, era rosso per l'imbarazzo.
Poi allargò le braccia.
" Vieni qui bella bambina, fatti salutare da nonna Elizabeth "
Esclamò lei abbracciandomi.
Che vergogna, le arrivavo quasi sotto il setto.
Mi stampò due baci affettuosi sulle guance.
Poi mi presi di coraggio e gli porsi il vaso.
"Questo è da parte mia e di Davis "
Dissi cercando di sorridere ma fallii.
Non ci riuscivo, mi sentivo in imbarazzo.
Loro lo spacchettarono e rimasero a bocca aperta.
" Ma è proprio quello che volevamo! Oh grazie mille "
Dissero in coro per poi a abbracciarci.
" Sei stato perfido Davis. So bene perché non ci hai avvisati della tua visita. Volevi sfuggire alla mia cucina, ma ti farò fallire miseramente. Questa sera vi invito a cenare qui, anzi vi obbligo. Non vi farò uscire da questa villa fino a quando non vi sentirete pieni. "
Davis sorrise.
" Mi hai beccato in pieno. "
Sua nonna lo guardò con occhi a fessura per un attimo e in quel momento sembrava Lizzie.
" Lo sapevo "
Enfatizzò Elizabeth.
Davis fece spallucce.
" Almeno posso dire di averci provato "
Sorrisi sotto i baffi.
" Forse è meglio se prima, io e Victor ci andiamo a cambiare "
Poi fece una pausa e squadrò suo marito.
" Soprattutto Victor "
Victor continuò a tenere lo sguardo basso e a cercare di nascondere con il cuscino, le sue parti intime, messe in bella mostra dai leggins da ballo.

Quegli occhi color argento 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora