[Night to remember 1.]

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Quel giorno di fine agosto, non fu molto difficile convincere Louis ad andare alle classiche serate estive che organizzava il paese per intrattenere famiglie e gruppi di amici.

Anzi, quello difficile da persuadere era proprio Zayn, il migliore amico di Louis, che ormai, dalla rottura con la sua ultima ragazza, preferiva restare nel proprio divano a concedersi qualche bottiglia di troppo per dimenticare i ricordi che lo tormentavano.

Quel pomeriggio, il ragazzo dagli occhi azzurri, si ritrovò a casa di quel miserabile emarginato perché il moro si era chiuso nella sua abitazione e non aveva nessuna intenzione di uscirne.

«Zayn, avrei una proposta da farti.» iniziò Louis dopo aver appena letto l'annuncio di un nuovo festival in città.

«La risposta è no.» disse il moro secco, zittendo subito l'amico, mentre si sistemava meglio nel divano.

«Ma se non ti ho detto neanche che cos'è?!» replicò imbronciato Louis mentre si massaggiava la testa con le dita.
Perché era stanco, era stanco di vedere una delle persone a cui teneva di più ridursi in questo modo e dimenticarsi di vivere, annegando nelle lacrime del passato.

«Non voglio uscire.» rispose Zayn mentre fissava il vuoto, al termine della sua frase, fu seguito da un rumore di un rutto senza timore, probabilmente aveva già digerito i quattro pacchetti di patatine che aveva mangiato prima.

Louis sentiva il dovere di fare qualcosa, non poteva continuare a vedere il proprio amico sgretolarsi davanti ai suoi occhi, così, inaspettatamente scoppiò in uno sfogo per risvegliarlo dal suo mondo marcio, ormai fatto solo di sogni infranti e una vita solitaria, o almeno, quello che lui credeva:

«Non posso più vederti in questo stato! Non puoi continuare a vivere nella tua merda per il resto dei tuoi giorni! Perrie se n'è andata, come le altre ragazze che incontrerai nella tua vita, la gente è fatta così, se ne va e viene, quindi ora, se non ti alzi dal divano entro cinque secondi, lo farò io a calci nel culo!»

Zayn rimase stupito per il linguaggio utilizzato dal liscio, non era solito da lui utilizzare parole grezze e dette in quel tono, ma il moro aveva bisogno di una rassicurazione, che quella relazione di sette anni non era la fine, che tutto sarebbe andato per il meglio..
«Pensi che non lo sappia? Pensi che non sappia quanto le persone possano essere egoiste? Siamo solo degli esseri che per essere felici, rubiamo la felicità altrui!» rispose il ragazzo scuro in preda ad una crisi di pianto isterico, che cercò di nascondere mettendosi un cuscino in faccia.

«Se sono egoista, come dici tu, non sarei qui a pregarti di venire a divertirti! Quindi ora smettila di fare il depresso e alzati da quel divano, non farmelo ripetere una terza volta o sai già a che cosa sarei disposto a fare.»

Non bisognava competere con Louis in questi casi e Zayn lo sapeva bene, una volta quell'infame gli aveva mescolato tutti gli orsacchiotti di gomma colorati che lui aveva riordinato con cura, perché non voleva dirli dove teneva nascosto il suo gioco preferito della playstation. Alcune volte potevano sembrare tali bambini!

«Si si okay, ora lo faccio, che rompi coglioni che sei!» disse mentre si posizionò davanti a Louis.

«Bene, ora vatti a togliere quel topo morto che hai apposto della barba e fatti una doccia, per favore, che fai pena ai senza tetto, io invece metto apposto questo porcile che tu chiami salotto!» disse il castano mentre iniziava a buttare la montagna di bottiglie di birra vuote che si era formata davanti al divano.

Zayn se ne andò strisciando verso il bagno, borbottando qualche bestemmia verso il suo migliore amico.
...
Qualche ora più tardi, contro la volontà di Zayn, si ritrovarono nel centro della città fra i diversi odori che le bancherelle avevano da offrire e gli intrattenitori che occupavano le vie del paese, mostrando le loro capacità artistiche.
In quel momento, anche se Louis aveva 24 anni, ritornò bambino, correndo fra una parte all'altra con il suo migliore amico ed emozionandosi per qualsiasi cosa, come quando vide una statua umana prendere vita ed offrirli un fiore che teneva intrecciato da sopra il cappello, o come quando vide un gruppo di ragazzi (e anche molto carini a prima vista) ballare la break dance a torso nudo, ovviamente anche lui voleva imitarli, o almeno provarci, ma sapeva meglio di tutti che dopo si sarebbe trovato all'ospedale e di sicuro quella era l'ultima cosa che Zayn voleva fare quella sera.
Un'altra occasione in cui Louis si ritrovò a saltellare e a battere le mani come un ragazzino era stata proprio quando una donna, molto anziana, con un aspetto bizzarro perché stava indossando una maschera ricamata su metà volto, offrì di leggergli la mano.

Night to remember • l.s. OSWhere stories live. Discover now