/29/

1.7K 100 8
                                    

Secondo la scrittrice questa foto postata da Cara su instagram è adeguata a questi ultimi capitoli.


Harry che era seduto sul pavimento, a fianco a me, mi teneva vicina e per questo gli ero grata. Non c'erano dubbi che ci saremmo separati a breve ma per il momento non mi importava.

Mentre eravamo seduti a terra, aspettando per la prossima mossa, Des ci guardava con occhi vigili, un sopracciglio sollevato ed un abiguo,crescente sorriso. Mya era in piedi goffamente al suo fianco e fissava a terra, ignara dei pugnali che i miei occhi le stavano lanciando.

"Quindi cosa vi ha portati a voi due insieme? Amore a prima vista?" Des rise.

"Questo non è affar tuo" Harry scattò.

Des fece alcuni passi avanti e parlò, "Oh ma guarda che sono affari miei perchè io ho eseguito questa fabbrica quindi è mia respondsabilità rendermi certo che tutti fanno cosa supponiamo facciano, obbedendo alle regole che diamo, nelle quali voi avete fallito. E non dimenticarti che tu sei mio figlio, tu non potresti rompere le regole sai?"

"Non m'importa!" Harry esclamò e mi tenne più stretta a lui.

"Ebben ti importerà quando questo affronterà cosa lei ha fatto." lui parlò puntandomi. "Voi non vi rivedrete di nuovo, sono sicuro che ti importerà allora non è così Harry?" lui poi iniziò a ridere e Harry perse tutti i sensi di calma appena si alzò dal pavimento e barcollò verso Des.

Lui lo spinse con forza, provocando a Des uno sguardo scioccato. "Chiudi la tua bocca, ti odio dio ti odio." Harry disse.

Des provò ad opporsi ad Harry ma era invece fu preso completamente alla sprovvista quando il pugno di Harry rollò nel suo stomaco. Lui ritagliò una smorfia di dolore. Mya annaspò e provò freneticamente a tirare via Harry da Des ma non ci riuscì. Il suo tentativo mi fece ridere un po', in nessun modo lei era forte abbastanza da portare via Harry.

"Sei solo un patetico vecchio uomo." Harry espresse e impugnò il collo del padre, forzandolo contro il muro prima di portare il suo pugno sul viso dell'uomo. Boccheggiai, non aspettandomi che la rabbia di Harry arrivare a questa estremità.

"Harry" gridai alzandomi sui miei piedi. Des provò a contrattaccare contro la stretta di Harry e io quasi ricaddi sul pavimento per la preocucpazione.

"Harry,lascialo!" richiesi. Lui si girò verso di me, con un cipiglio sul suo volto e la sua presa ancora stretta intorno al collo del padre. "Basta, stai rendendo le cose solamente peggiori." Lui guardò tra Des prima di sospirare e rilasciarlo. Camminò verso di me e si risedette nella posizioni precedente. Riuscivo a sentire i suoi irregolari, respiri arrabbiati da a fianco a me, un ricordo della sua angoscia.

Des si riprese di nuovo, incurante del livido che si stava formando sul suo volto. Guardò verso me eh harry e strinse i suoi occhi. "Questo non è finito io tornerò." lui parlò e poi lascio la stanza improvvisamente, bloccandola dietro di lui. Mya lo segui lasciando me ed Harry soli.

"Te l'avevo detto che non potevamo fidarci di lei" lui disse appena la porta si chiuse. "Avresti dovuto ascoltarmi!"

"Loro sapevano di noi comunque quindi questo sarebbe successo in un modo o nell'altro." risposi sinceramente.

"Ma poteva andare meglio, ti ho lasciata sola con Mya quando non mi fidavo di lei. Sono così stupido."

"Harry non sei stupido, sto bene, e tu sei qui ora."

Lui ansimò e poi annuì. "Ho intenzione di portaci via da questo okay. Tu starai bene, noi staremo bene. Lo prometto."

"Come?" chiesi. Lui ci pesnò per un momento prima di arrivare ad una conclusione.

Divided(italian translation)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant