Capitolo 43

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Pov Charlotte

Io e le mie amiche avanziamo per i corridoi della scuola seguite dai miei genitori distanziati da molti metri.

Appena varchiamo la porta della sala dove si tiene la festa, tutti rimangono bloccati e a bocca aperta.
Modestie a parte, siamo proprio bellissime, oserei dire le più belle della fasta.
Ma penso che ci fissino per i simboli delle famiglie.

Mi guardo intorno e vedo Gabriele e Lucifero con mogli e figli al seguito guardarci con gli occhi sbarrati.

Un momento. E quella chi è?

Attaccata al braccio di Erik c'è una ragazza riccia e con i capelli biondi tendenti al rosso. Il prosperoso seno è messo in risalto da una profonda scollatura del suo abito rosso a sirena.
Dalla postura non c'è dubbio che si tratti di una demone nobile.

È bella, non c'è che dire, ma in confronto a mia madre quella scollatura vale meno di zero.
Ma non ricordo di averla mai vista prima....

Nel silenzio della sala si sentono dei passi rimbombare nel corridoio dal quale emerge la figura scheletrica e incappucciata di mio padre e a braccietto la mia bellissima madre.
Scollo a cuore, spacco vertiginoso e sguardo glaciale.

Tutti gli studenti e gli insegnanti si inchinano, persino Lucifero e Gabriele fanno un cordiale gesto di saluto.
Ma non è rivolto al Mietitore, è rivolto alla moglie che, come ho già detto, è l'essere più terribile e spietato.

-Lucifero. Gabriele. È passato molto tempo, permettetemi di presentarvi la mia adorata figlia...Charlotte- dice mio padre e mi porge elegantemente la mano sinistra.

-Non è il luogo per le presentazioni questo...venite- dice Gabriele fissanndo, almeno mi pare, arrabbiato mio padre.

Ci spostiamo in una stanza lontano dalla festa.
Mio padre inizia a spiegare tutto ciò che mi è accaduto.

Al termine l'atmosfera, prima tesa, si rilassa.

-Beh Reaper, permettimi dunque di presentarti mia figlia Gabriella- dice Gabriele rilassato.

Anche Raphael e Mihael presentano i loro figli e al sentire nominare il nome di Peter, Bone, in braccio a Flora, inizia ad abbaiare e ringhiare nella sua direzione.

-Se il cane ha finito di esprimere il suo odio verso il ragazzo, vorrei anche io presentarti i miei figli- dice Lucifero.

-I gemelli Erik e Ryan e il più piccolo, Damien- aggiunge indicandoli.

-Non ho ancora avuto modo di presentare a nessuno la ragazza al mio fianco. Lei è Eve, la mia futura sposa e futura regina degli Inferi- dice Erik presentando a tutti la ragazza.

Sono perplessa. Non è una studentessa di questa scuola, e Lucifero ha mandato Erik in questa scuola proprio per trovarsi quì la futura sposa.
Oh beh non è affar mio.

-Molto piacere- dice Eve.

Bone inizia ad abbaiare.
Nemmeno a me ispira simpatia, ma quello che fa Erik non è affar mio.

-A questo punto potremmo anche dire la verità...- dice Lilith, la regina degli Inferi, guardando mia madre e beccandosi uno sguardo di fuoco da parte del marito.

-Quale verità?- domanda Seraphin.

Tra mia madre, Seraphin e Lilith c'è sempre stato un legame particolare. È chiaro che si conoscano bene.

-Parla- dice, o meglio, ordina mia madre a Lucifero.

-Ah...voi donne non sapete proprio tenere per voi i segreti...- borbotta il Diavolo.

-Volevamo rapire la ragazza, Charlotte. Ho mandato quì i miei figli con una scusa dicendo loro che avrebbero dovuto trovare una compagna anche se in realtà avevo già scelto Eve da molto tempo, per mio figlio Erik dato che è il più grande. Dopo che ha conosciuto Charlotte gli ho detto il vero motivo per cui si trovava quì e lui ha deciso di farsi aiutare dai suoi amici e da mio figlio Demon, per far avvicinare anche le amiche della ragazza. Lo scopo era quello di possedere un'arma contro gli angeli, e io speravo anche che la Neutra sarebbe corsa in aiuto della sua simile per poi imprigionare anche lei, studiarle e usarle contro gli angeli- rivela il re degli Inferi.

Non ci credo...non posso crederci...era tutta una bugia...

Mi giro verso le mie amiche e vedo i loro volti sconvolti, Lilith, Rainbow e Twilight più di tutte.

Come si sono permessi di giocare con i sentimenti delle mie amiche?!

-Tu! Bastardo, come hai potuto?! Hai sempre mentito! Sempre! Credevo che il vero Erik fosse quello che avevo conosciuto, e invece ora capisco che quello vero è quello che ho davanti a me ora! Un freddo e insensibile pezzo di marmo! E William?!- non riesco ad urlargli contro ancora perche anche lui, come me, sentendo il suo nome si alza in piedi.

-Non mettere Wiliam in mezzo a questa storia! Lui non centra nulla con il piano che riguardava te!- grida arrabbiato e i suoi occhi diventano rossi come rubini.

-Come posso crederti! Tu...!- ma vengo bloccata un'altra volta.

-Smettila di tirarlo in mezzo! Ora non dovrò più preoccuparmi di te, dato che non sei nè un angelo nè un demone non hai alcun potere su William e dovrai lasciarlo a me- dice più calmo.

-Dopo tutto...ne ho ricavato qualcosa- dice soddisfatto.

Poverino...

Sono perfettamente consapevole dei sorrisetti maligni che sono comparsi sui volti delle mie amiche.

-Ne sei sicuro...beh mi dispiace ma William viene via con me- dico con un sorriso maligno.

-Che stai...-

-William avrebbe preferito comunque me. Volevo una sfida leale, ma ti assicuro che mi basta un ordine perchè William preferisca me-

-Di che stai parlando?- dice con sguardo cupo.

-Del fatto che William è...un vampiro...così come Erika è un lupo mannaro- dico tetra.

-Io...ho...vinto...- dico soddisfatta.

-Andiamocene- ordina mia madre.

Esco dalla stanza dando un ultimo sguardo ad Erik. Uno sguardo cattivo, maligno, perfido e vittorioso.

Percorriamo la strada a ritroso ed entriamo nelle limousine scortate dal Cavaliere verso il Paese di Halloween.

Da quì comincia la mia nuova vita...

Monster Of The Dead: The SchoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora