La sfilata dei tributi

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Al mio risveglio è come se avessi inserito il pilota automatico. Le immagini mi scorrono davanti, ma non ho il tempo ne la voglia di analizzarle. Semplicemente lascio scorrere velocemente la mattinata, come se non fosse una delle ultime della mia vita, aspettando che arrivi l'ora di dirigersi al piano degli stilisti per prepararsi alla sfilata di questo pomeriggio.

Non temete, per sfilata non intendo una serie di modelli che camminano indossando vestiti "alla moda", ma la sfilata dei tributi, ergo 24 ragazzi che, proprio come me stanno per essere mandati a morire all'interno di un'arena. Quindi qualcosa di leggermente più macabro e stimolante di una semplice sfilata di moda, no?

Ma non voglio annoiarvi facendo sproloqui su quanto gli hunger games siano inutili, questo già lo sapete, voglio continuare a raccontarvi la mia storia che, interessante o meno che sia, ancora non conoscete.

Ricapitolando, l'ora di scendere al piano degli stilisti era arrivata e, devo ammettere, che la mia inquietudine aumentava con il passare del tempo. Insomma, essere a poco dal momento nel quale vedrai cosa sarai costretto ad indossare per essere presentato davanti a tutto il paese non è un evento da prendere alla leggera. 

Così io e Jules scendemmo dall'ascensore e iniziammo a camminare lungo un corridoio dove si affacciavano 12 porte, ognuna con il numero di uno dei distretti impresso sopra, e ci fermammo davanti alla numero 4. Questa si spalancò subito, quasi avesse saputo del nostro arrivo, così entrammo in una stanza sulla quale si affacciavano a loro volta altre due porte, una con inciso sopra il nome di Jules, l'altra con inciso sopra il mio. Era arrivato il momento di separarci così diedi uno sguardo veloce a Jules, per capire se anche lei si sentisse a disagio come me, ma il suo volto era come sempre lontano dall'assumere un'espressione che potesse tradire una qualsiasi emozione.

Senza pensarci due volte Jules entrò nella sua stanza ed io, ancora un pò tentennante, entrai nella mia. Ad aspettarmi trovai tre buffe figure che riconobbi quasi subito; era il team di estetiste e truccatrici, che solo il giorno prima si era occupato di rimettermi in sesto prima del mio incontro con Dwelmie, compresa l'estetista che avevo tentato di minacciare con della ceretta. Ora che ero più rilassato rispetto al giorno prima potevo fermarmi ad osservarle meglio. Erano tre ragazze tanto magre quanto stra-truccate ed appariscenti, ognuna delle quali indossava una divisa da estetista simile a quella delle altre ma dal colore diverso. Sembrava quasi volessero fare a gara a chi fosse riuscita ad accecarmi per prima. 

La prima da destra, che svettava sulle altre grazie alla sua notevole altezza, fece un passo avanti e iniziò a presentarsi con una voce calda ma autorevole, che mi fece capire che non era la prima occasione per lei di lavorare con dei tributi. Disse di chiamarsi Aglaia e che sarebbe stata la mia truccatrice, poi passo a presentarmi le sue due collaboratrici: la prima si chiamava Eufry, la parrucchiera, era più bassa di  Aglaia e aveva un viso paffuto e solare, ma la cosa che più mi stupì di lei furono i suoi capelli cotonati e gialli limone, come il suo trucco e la sua divisa, mi salutò facendomi l'occhiolino giusto prima che potessi distogliere lo sguardo per guardare l'altra ragazza che Aglaia mi stava presentando. Si chiamava Talya, era l'estetista che il giorno prima avevo minacciato e guardandola meglio mi pentii di ciò che avevo fatto; era così bassa e minuta da sembrare una bambina, e i lunghi capelli rosa non aiutavano a farla sembrare più matura. Mi domandai dove avesse trovato la forza per tirare così forte le strisce di cera bollente attaccate sul mio corpo.

Nel preciso istante in cui iniziai a balbettare cercando di presentarmi Eufry mi interruppe dicendo <<Tesoro non ti preoccupare, conserva le energie per la sfilata. Sappiamo benissimo chi sei e che ci fai qui, quindi direi di non perdere tempo e di iniziare la magia!>> 

Non feci in tempo a sbattere le palpebre che Aglaia mi buttò su una poltroncina per iniziare il lavoro. Le tre capitoline iniziarono la loro opera su di me all'unisono: Eufry impiastricciava i miei capelli con qualche sostanza viscida simile alla gelatina, Aglaia gettava polveri sul mio viso <<...per mettere in risalto gli zigomi.>> e la piccola Talya tentava di farsi spazio tra le due per sistemare le mie mani e piedi da pescatore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2016 ⏰

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