Percabeth

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Pov Percy
Io e Annabeth eravamo a Nuova Roma perché avevamo accompagnato Reyna, Tyson, Ella e Rachel. Avevano in mente infatti di recuperare i libri sibillini dalla memoria di Ella. Tra un paio di ore saremmo dovuti tornare al campo mezzosangue e, sinceramente non vedevo l'ora, dopo tanto tempo lontano dalla mia casa. Mi risvegliò dai miei pensieri un pugno sulla spalla, mi girai ma non vidi nessuno, altro pugno sull'altra spalla, ancora niente. A quel punto mi venne un illuminazione! Tastai un punto leggermente più basso di me e toccai qualcosa. Bingo! Così sfilandole il cappello: "Tana per Annie!" Dissi ridendo come un bambino. "Okay, mi conosci troppo bene per cascare a queste cose. E comunque prova a chiamarmi di nuovo Annie e userò questi cappello di notte mentre dormi e non sarà un' esperienza piacevole" disse lei con un ghigno "Okay, non so come ma, mi hai convinto" "Perfetto, sei pronto per partire?" "Cosa? Ma la partenza non era prevista tra un paio d'ore?" "Dii immortalis testa d'alghe, te l'avrò detto almeno un milione di volte! Dobbiamo partire adesso perché Piper mi ha inviato un messaggio-iride dicendomi di tornare al più presto" "Pensi sia successo qualcosa di grave?" "Ti prego non farmici pensare nemmeno". Detto questo entrammo nel furgone dove mi misi alla guida.
Pov Annabeth
Salimmo sul furgone e notai che Percy era sempre più nervoso e agitato (iperattività a parte) così gli chiesi: "Hei, testa d'alghe, c'è qualcosa che non va?" "Eh? Cosa? No, niente! Sono in pensiero per il campo..." "Si, anche io, non ce la farei a reggere un'altra profezia..." "Hei, ora non pensarci, sono sicuro andrà tutto bene" "Va bene" dico rispondendo al suo enorme sorriso.
~1 ora dopo~
Pov Percy
Finalmente dopo un'ora di viaggio abbastanza tranquillo eravamo arrivati. Diedi un'occhiata al campo e, sollevato, non vidi l'agitazione in giro tipica di una profezia. Al contrario vedevo tutti raggianti soprattutto i figli di Efesto. Quasi rispondendo ai miei pensieri Annabeth disse: "Percy, i figli di Efesto non erano così raggianti da quanto?" "Tre mesi..." A quel punto vidi Festus in versione drago e dissi quasi in un sussurro "Leo..."
Come furie ci dirigemmo verso il campo di fragole e verso la cabina di Efesto quando ci venne incontro Piper con un enorme sorriso sul volto. "Avete già capito, vero? Non è meraviglioso?" Disse con le laceime agli occhi. Io ero completamente pietrificato e sentii Annabeth dire: "dov'è ora?" "Sta facendo una passeggiata con la sua... ehm... ragazza" disse guardando me con imbarazzo. "Calipso..." "esattamente, in questo momento dovrebbero essere sulla spiaggia" dice facendomi l'occhiolino. "Okay, andiamo Annie" "Non chiamarmi Annie" "Come vuoi... Annie" risposi scappando mentre pronunciavo le ultime parole. "Ora te la sei cercata, vieni qui!!" Disse cominciando a correre anche lei.
Pov Annabeth
Ancora con il fiatone ci ritrovammo sulla spiaggia e vidi due figure che si tenevano per mano passeggiando. Io e Percy ci scambiammo un'occhiata e ricominciammo a correre verso quelle due figure. Leo si girò e vedendoci urlò: "Aquaman! Sapientona! Sono io! Sono Leo!!" Aprendosi in un grande sorriso. Lo raggiunsi per prima (ovviamente) e lo abbracciai quando arrivò anche Percy fece per abbracciare anche lui Leo quando si fermò di botto e disse solamente: "Calypso...".
Pov Percy
Stavo per abbracciare anche io Leo quando la vidi, bellissima come allora e dissi solamente: "Calypso..." lei, con uno sguardo truce disse: "Perseus Jackson, ti farà piacere sapere che anche io ho trovato la mia Annabeth, la mia Penelope". Stavo per rispondere quando Leo disse: "Hei, sbaglio o mi state paragonando ad una donna?" Disse con voce esasperatente finta. Calypso scoppio a ridere mentre io e Annabeth rimanemmo zitti, a quanto pare si era ricordata del tartaro e delle arai. Accortasi anche lei della situazione Calypso disse: "Senti Annabeth, mi dispiace, non avrei mai voluto maledirti, non so cosa mi sia preso, non ti conoscevo nemmeno, sapevo solo che ero stata presa in giro dagli dei un'altra volta e me la sono presa con te... mi dispiace". Annabeth sembrò pensarci su per un attimo, poi: "Va bene, sembri sincera, ti perdono, insomma, l'avrei fatto anche io nelle tue condizioni, e ora, siamo tutte felici e contenti con i nostri Penelopi" disse con un ghigno per l'ultima parte. "Hei amico, sbaglio o ci hanno ancora paragonati a donne perché, secondo te starei bene con una gonnella e una parrucca? Sai, non voglio fare la fine di Grover con quel ciclope!"
"Secondo me saresti adorabile" mi sussurrò Annabeth all'orecchio
E

ravamo felici.

Dopo GeaWhere stories live. Discover now