Mente e cuore

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Dopo essermi allontanata da Tom vado a cambiarmi, cercando di sembrare il più decente possibile.
Mi tolgo il grembiule sporco di gelato e caffè e cerco di sistemarmi la faccia e i capelli come posso.
"Merda, faccio schifo!" urlo contro lo specchio, cercando con lo sguardo l'approvazione della mia amica.
"Non esagerare dai: sei orribile ma non così tanto!" mi dice lei, sorridendo e avvicinandosi a me.
"Sono nel panico più totale: ho una faccia orribile e i capelli sono un disastro!"
"Uff, devo sempre pensarci io a te? Vieni qui dai!"

Nel giro di cinque minuti mi ha completamente rivoluzionata: il mio viso è pulito e ben truccato, mentre i capelli sono legati in un'ampia treccia laterale.
Mi guardo per un attimo allo specchio e rimango piacevolmente stupita.
"Tu sei una maga! Devi spiegarmi come fai!"
"No, sono solo abbastanza brava con il trucco e le acconciature dell'ultimo minuto: volevo diventare un'estetista, ma non sono riuscita nel mio intento. Ora vai da lui, veloce!"
"Sì...grazie mille Sasha, ti devo un favore!"
"Tranquilla. Ora corri!"
Salutata ancora una volta Sasha mi butto a capofitto sull'uscita, finendo quasi addosso ad una signora anziana davanti a me.
"Oh dio, mi scusi signora!"
Mentre la vecchietta si allontana lentamente e con uno sguardo spaventato da me, una voce mi sorprende alle spalle.
"Non pensavo avessi così tanta voglia di uscire con me!"
"Sì...cioè, no. Solo ci ho messo un po' troppa foga nell'uscire dal bar."
"Sei proprio un disastro!" esclama Tom, mettendosi a ridere.
"Smettila di prendermi in giro! Allora, dove siamo diretti?"
"Tra poco lo scoprirai: è una sorpresa!"
***
Dopo circa quindici minuti arriviamo ad una piccola porta, in una delle strade laterali alla via principale.
Entriamo dentro: non c'è nessuno.
Solo qualche vecchio sedile e uno schermo gigante: deve essere un vecchio cinema di parecchi anni fa andato in rovina.
"Che posto è?"
"È un vecchio cinema dove mio nonno veniva da giovane. Non ci viene più nessuno, ma lo schermo funziona ancora e io una telecamera e un proiettore ottimi. Ora siediti lì e aspetta un attimo".
Mi siedo mentre Tom chiude tutte le finestre per non fare oltrepassare la luce e dopo qualche minuto parte un video: ci sono tutte le nostre foto, fin da quando ci siamo conosciuti.
Ricordo ogni singolo momento catturato in quelle immagini e una lacrima calda inizia a scendere lungo una guancia al ricordo di quei tempi. Eravamo così piccoli, così felici e sereni.
Sono riuscita a rovinare questa nostra splendida amicizia per colpa del mio amore non corrisposto.
Ma posso ancora ritornare indietro e cercare di dimenticare tutto quanto.

Basta che faccia finta di nulla, lui non si ricorderà nemmeno di quella notte.

A video finito Tom riapre le finestre e nota il mio volto leggermente bagnato dalle lacrime.
"Ti sei commossa?"
"A-assolutamente no. È la polvere di questo posto che mi è entrata negli occhi!"
"Hm-hm"
"C-comunque grazie, è stato meraviglioso."
"Ci mancherebbe, dovevo fartelo vedere. Anche se era da tanto che non stavamo insieme, ci tenevo a passare il tuo compleanno insieme a te."
"Già. Grazie ancora, davvero. È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto."
Un lungo silenzio cala tra di noi, mentre Tom si sfiora i capelli con la punta delle dita.
"Senti Fanny, vorrei parlarti di quello che è successo. I-io non stavo bene, ero confuso e tu te ne sei andata così all'improvviso che non ho potuto..."
"No, non ci pensare più. Ho sbagliato io a trattarti in quel modo, alla fine non sono mica la tua ragazza per impedirti di fare una cosa del genere..."
"Ed è proprio qui che ti sbagli! Perché io ho...scopato con Kylie perché era la ragazza più facile nei paraggi, perché era l'unica che mi poteva soddisfare in quel momento. Tu sei sempre stata così...sfuggente. Un minuto prima sei dolce e provocante, un attimo dopo ti chiudi in te stessa e non ti fai avvicinare da nessuno. I-io non ho mai capito cosa voglia dire amare una persona o essere amati, ma so che quando sono con te mi sento così strano da capire che quello che provo è probabilmente...amore. Io lo so che ora forse stai con James e non voglio farti stare male però sappi che per sempre e nel profondo del mio cuore, tu sarai la prima ragazza che mi ha insegnato cosa vuol dire AMARE. Per questo ti allontanavo, per non farti fare la stessa fine di Kylie: tu non sei una che voglio scopare, tu sei una che voglio spogliare con gli occhi fino a leggere e vedere ogni centimetro del tuo corpo e della tua anima."

Non è possibile.
Sarà un altro sogno, per forza.

"S-sta succedendo davvero?"
"Cosa?"
"T-Tu sei davvero qui a dirmi queste cose vero?" mormoro, asciugandomi una lacrima solitaria.
"Sì" sussurra lui, asciugandomi la lacrima con la mano "sono davvero qui."
Ad un certo punto sento il mio telefono squillare.
Lo prendo con malavoglia dalla borsa e rimango a fissare lo schermo: è James.
"È James."
"Oh. Beh, tranquilla, se devi andare non ti trattengo oltre." mi dice lui, abbassando lo sguardo.
Le mie labbra si piegano in un sorriso, mentre ripongo il telefono dentro alla borsa.
"Perché sorridi?" mi chiede lui sorpreso.
"Sai, tante volte mi hanno ripetuto la frase che la scelta più difficile è quella fra mente e cuore. La mente mi dice che ora io dovrei uscire e andare da James perché glielo avevo promesso. Ma..."
"M-ma?"
"Ma il cuore mi dice che ti amo troppo per fare una stronzata simile."
I suoi occhi blu si spalancano mentre un sorriso enorme compare sul suo viso.
Le sue braccia mi avvolgono i fianchi, mentre le sue labbra si poggiano sulle mie: il suo calore mi pervade il corpo mentre un sapore di menta mi riempie.
Ha lo stesso gusto del bacio del mio sogno.
Fenomenale.
La sua bocca si schiude leggermente e le nostre lingue iniziano a cercarsi e a giocare fra di loro in maniera passionale, ma anche molto dolce.
Mi sento protetta fra le sue braccia e il suo respiro si mescola al mio: ci completiamo alla perfezione.
Finalmente mi sento amata anche io. 

Uragano occhi bluDonde viven las historias. Descúbrelo ahora