Capitolo 25

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"MAMMA!"

Lauren si svegliò con un salto, colpendo Camila in faccia con il braccio che agitò. "Aia! Attenta," si lamentò lei, ruotando gli occhi e cercando di realizzare quello che era appena successo.

"Scusa, ho sentito Brooklyn urlare e mi ha svegliata."

"MAMMA!" sentirono entrambe la bambina chiamare dall'altra stanza.

"Hey, credo che stia chiamando te," disse Lauren, tamburellando sullo stomaco di Camila.

Camila scosse la testa, un braccio era ancora appoggiato sulla faccia per nascondersi dai raggi del sole. Forse se non avesse non li avesse visti, avrebbe potuto avere ancora qualche misera speranza di ritornare a dormire. "No, tesoro. Sta decisamente chiamando te."

Lauren sospirò, realizzando che non avrebbe mai potuto vincere e si alzò dal letto. Camila la schiaffeggiò leggermente sul retro, spingendo Lauren a alzare di poco la sua gamba. "Lo sai, questo è davvero strano. Non può chiamare entrambe mamma per sempre."

Camila alzò la testa così da poter guardare sua moglie. "Sei solo triste perché hai perso questo round di 'chi-sta-realmente-chiamando,' " disse. Lauren le fece la linguaccia prima di incamminarsi verso la camera da letto di loro figlia.

Aprii la porta per ritrovare che il loro tesoro di quattro anni aveva deciso di vestirsi da sola. Era come se lei avesse preso tutti i vestiti che normalmente non andavano messi insieme e gli avesse indossati. Lauren sorrise per il suo senso di individualità e di indipendenza. Decisamente loro avrebbero avuto le mani piene quando sarebbe diventata una teenager.

"Hai chiamato mamma?" chiese Lauren, sporgendosi fuori dalla porta.

"Mamma, ho bisogno di aiuto con queste," disse, alzando le Barbie e un piccolo paio di tacchi alti. Lauren arricciò il naso. Erano così piccoli che a malapena riusciva a vederli. Dopo qualche minuto, dopo essere riuscita prendere e ad osservare le scarpe, finalmente riuscì a infilarle. Rilasciò un sospiro di sollievo che non finì di espellere completamente quando notò che la piccola bambina le tolse nuovamente.

Doveva indossare un nuovo vestito, e ovviamente, aveva bisogno di un nuovo paio di scarpe. Come Brooklyn avvicinò a Lauren il secondo paio, lei semplicemente scosse la testa. "No, tesoro. Mamma è in camera da letto e lei sicuramente ADOREREBBE aiutarti con quelle. Vai a vederla!"

Un sorriso meschino si fece largo sul volto di Brooklyn e corse via verso il corridoio della loro camera da letto. Lauren sorrise e incominciò a scendere al piano inferiore per incominciare la colazione.

Oggi era il giorno che avevano programmato per portare Brooklyn a vedere Abby. Dopo che l'adozione era stata conclusa, Lauren e Camila avevano intenzione di fare una visita speciale ad Abby per farle sapere che lei non doveva preoccuparsi più. Lauren era molto nervosa per questa visita, ma lei e Abby lo avevano affrontato e ne avevano parlato al telefono diverse volte prima di oggi. Camila stava bene, non era una persona cattiva. Le dovevano molto.

Non c'era alcun modo per sapere quale delle ultime visite sarebbe stata l'ultima per Abby, ma Camila aveva notato che sembrava peggiorata dal giorno in cui le aveva fatto visita con Lauren più del giorno quando era andata a farle visita da sola. Lauren e Camila discussero sul fatto che oggi avrebbero potuto probabilmente visitarla per l'ultima volta. Il pensiero rese lo stomaco di Lauren agitato e in torsione. Non aveva idea di come Brooklyn avrebbe reagito vedendo Abby di nuovo, ma sapeva che quella era la cosa giusta da fare. Cercò di placare i nervi versando un po' di succo in tre bicchieri.

Camila scese le scale con Brooklyn sul suo fianco. Lauren alzò lo sguardo verso loro e sorrise, mettendo la colazione sul tavolo. "Com'è andata laggiù?" chiese Lauren, facendo a Camila un sorrisetto, sapendo di aver passato la sua disgrazia a sua moglie.

A Reason To Love (Camren) [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora