Capitolo 5

600 40 5
                                    

"Ciao Julie, per caso ho visto te e la zia andare a comprare zaino e portacolori. Mi dispiace che la zia abbia deciso di prenderti il portacolori che tu non volevi. Per scusarmi di essermene andato stanotte, ti ho preso una cosa. Guarda sotto il cuscino. Jeff"

Julie si sentì un po' in colpa... Jeff non doveva scusarsi di essersene andato, avrebbero avuto guai molto seri se non l'avesse fatto.

Prese il cuscino e lo sollevò, e vide il portacolori blu che aveva visto al negozio con un piccolo ritocco: c'era dipinto in rosso un cuore e dentro c'era la scritta "ti amo Julie", mentre sotto c'era la firma "Jeffrey Woods"

Julie era commossa, passò dieci minuti in quella posizione con il cuscino in mano sollevato, a fissare il portacolori.

Poi iniziò a disegnare, tanto per passare il tempo, lei e Jeff che si tenevano per mano. E in quel momento le venne un flashback, di quando Jeff se ne andò.

Nel giardino di casa di Julie, dove si era svolta la festa, Margaret disse -Jeff, dobbiamo andare!- e Jeff rispose triste -va bene mamma.-

Julie si ricordò in quel momento del fatto che doveva dare il disegno che aveva preparato quella mattina a Jeff.

-aspetta, non muoverti, ho un regalo per te- disse a Jeff sorridendo, e lui ricambiando il sorriso le disse -sarà uno dei tuoi bellissimi disegni!-

Julie voleva rispondergli che era così, ma sapeva che il tempo era poco. Quindi entrò a casa, fece di corsa le scale e prese il disegno dal comodino.

Lo guardò per un attimo, pensando che era il miglior disegno di sempre. Poi scese le scale di corsa, aprì la porta urlando -Jeff, eccom...- interrompendosi quando vide l'automobile con Jeff sopra lontana da casa sua.

In quel momento il mondo le crollò addosso, il secondo giorno più brutto della sua vita dopo quello della morte dei suoi.

Jeff... era partito... e non l'aveva aspettata, anche se sapeva che ci teneva a dargli il disegno.

Julie trovò un ciondolo a forma di cuore a terra, corse in camera sua piangendo, appese il disegno e continuò a piangere silenziosamente per tutta la notte.

Certo, il ciondolo! Julie l'aveva dimenticato completamente, sarà perché appena lo trovò lo mise in una scatolina e lo tenne nella sua stanza in un angolino fino a dimenticarlo.

Un cuoricino rosso, senza catenella, solo un piccolo ciondolo...

Non l'aveva detto a nessuno, nemmeno al suo diario.

Certo Julie non poteva uscire e andarlo a prendere, anche se sapeva di aver bisogno di quel ciondolo.

Ma forse Julie poteva chiedere a Jeff il favore di andare a casa sua a prenderglielo!

Decise di chiederglielo il giorno dopo a scuola, continuando a disegnare quasi automaticamente.

Quella sera la zia aprì la porta, le passò una ventina di libri tra cui tre dizionari di italiano, inglese e latino, un'agenda bianca, dieci quaderni con la copertina vecchia e con delle pagine che mancavano, delle penne con delle scritte pubblicitarie probabilmente gratuite, qualche matita colorata spaiata, una gommina consumata e un temperamatite arrugginito.

Julie era abbastanza arrabbiata, già sapeva che la zia non avrebbe speso un centesimo per comprarle qualcosa di decente. Però si doveva accontentare, e certamente non poteva lamentarsi. Come matite colorate, erano meglio le sue. Lei aveva le scorte di quando i suoi genitori gliene compravano a miliardi senza alcun motivo, quindi avrebbe portato quelle.

Prese due quaderni a caso e li mise nello zaino, riempì il portacolori bianco con tutto ciò che aveva portato la zia e il portacolori blu con le sue matite, colorate e non. Mise entrambi i portacolori e il diario dentro lo zaino, e lo posò accanto al suo letto.

Era emozionervosa, e non vedeva l'ora che fosse il giorno dopo. Scuola, uscire dalla sua stanza, studiare... ma soprattutto, Jeff!

Do you remember me, Jeff?Where stories live. Discover now