Il cuisine pour moi

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Non si sa di nessuno che sia riuscito a sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare,
ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno sedotto spiegando quello che si stava per mangiare.
(Manuel Vàzquez Montalbàn)


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Harry arrivò a Montecarlo una mattina di Maggio stretto nei suoi inseparabili jeans neri e nella sua camicia dello stesso colore ma tappezzata di piccole macchie stilizzate che non avevano una vera e propria forma. Ai piedi portava degli stivaletti neri che conservava con tutto l'amore del mondo dato che erano un regalo ricevuto dalla sua famiglia proprio in occasione della promozione ricevuta a lavoro.

Harry Styles, ragazzo di 26 anni, capelli ricci disordinati e due occhi del colore dello smeraldo, amava viaggiare, scrivere e cucinare e si riteneva abbastanza fortunato da essere riuscito a trovare un lavoro che li racchiudeva benissimo tutti e tre. Trascinava il trolley sul marciapiede gustandosi il rumore delle ruote sull'asfalto sistemandosi poi gli occhiali da sole sul naso e sorridendo alla nuova città.

Afferrò il cellulare e controllò l'email ricevuta dal suo capo per controllare l'indirizzo del ristorante in cui sarebbe dovuto andare. Sporse la mano in avanti fino a richiamare un taxi e aspettò pazientemente che questo si fermasse proprio davanti a lui. Posizionò la valigia sul bagagliaio e diede indicazioni al tassista prima di lasciarsi cadere contro lo schienale soffice.

Buttò un'occhiata fuori dal finestrino e si meravigliò di vedere un continuo movimento di persone, era risaputo che Montecarlo fosse una città frequentata, da ricchi per lo più, ma non si aspettava di certo tutto questo. Le persone per strada correvano avanti e indietro trascinandosi dietro barriere e transenne o perfino siepi artificiali. Harry corrucciò le labbra, cosa stava succedendo?

"Mi scusi, come mai tutto questo trambusto?" chiese gentilmente al tassista con il suo accento francese.

"Immagino lei non sia un amante dello sport signore, questa settimana ci sarà il Gran Premio!" disse.

Ad Harry non sfuggì l'entusiasmo e l'eccitazione nel suo tono di voce e annuì velocemente, non era ferrato negli sport ma sapeva, più per fama che per interesse personale, che Montecarlo era uno dei circuiti più prestigiosi della Formula 1 e che, al contrario di molte altre città, non avesse un circuito separato, bensì fosse proprio la strada.

"Oh, non avevo idea che fosse questa settimana" ammise sincero mentre l'uomo rise.

"Su questa stessa strada tra due giorni sfrecceranno delle signore auto, ah... spero per lei che abbia intenzione di trattenersi fino a Domenica, non avrà modo di raggiungere l'aeroporto o la stazione in macchina, come le ho detto la gara si svolgerà sulle strada cittadine!" continuò l'uomo facendo strabuzzare gli occhi ad Harry. Maledizione, doveva informarsi di tutto questo, lui non era preparato, in realtà aveva previsto di fermarsi solo tre giorni, il tempo che bastava per completare il suo lavoro ma a quanto pare avrebbe dovuto rivedere i suoi piani.

Quando il taxi arrestò la sua corsa Harry si guardò attorno, allungò i soldi al tassista lasciandogli anche una bella mancia e si fece aiutare a scendere la valigia. Salutò educatamente e si fermò a qualche passo dall'ingresso del ristorante, controllò ancora una volta l'indirizzo e sorrise, era il posto giusto.

La Guida Michelin era una delle riviste più importanti nell'ambito gastronomico e turistico, con le sue due Guide, una rossa per la ristorazione e una verde per il turismo itinerante, era il maggior riferimento mondiale per la valutazione dei ristoranti e degli alberghi per ogni singola nazione. Harry aveva iniziato a lavorare con loro un po' per gioco, aveva studiato in una delle migliori scuole di cucina italiane e una volta tornato a Parigi, sua città natale, aveva preso l'abitudine di recensire tramite il suo blog personale i ristoranti della sua città. Le sue parole erano pungenti, misurate, particolari, non troppo ricercate ma ben chiare e presto le visualizzazioni erano arrivate a sfiorare i cento, poi i mille fino a ritrovarsi una mattina con una e-mail che lo invitava a partecipare alle selezioni per il nuovo posto come critico gastronomico nelle fila Michelin.

Il cuisine pour moi | LirryWhere stories live. Discover now