capitolo 25

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Passano 5 giorni e si può dire che io e Matt stiamo insieme.

Non so se è la cosa giusta ma io ci tengo a lui.

"Buongiorno" dice quando mi vede e mi bacia sulla guancia,

"Giorno"

Mi prende per mano ed entriamo a scuola,

"Emma!" dice Cam e viene verso di me.

Si ferma davanti a me e mi guarda negli occhi, poi sposta subito lo sguardo sulle mani di me e Matt ancora attaccate.

"Che c'è?" chiedo.

"Ho risolto!"

"Davvero?!"

"Si! Ecco.."

Tossisco e indico con la testa Matt,

"Oh si.. Ci vediamo dopo" dice e se ne va.

Non glie l'ho ancora detto a Matt e non so come la prenderà.

"Di che stava parlando?" chiede Matt.

"Di niente, tranquillo"

La campanella suona e io vado in classe.

Angel mi saluta e anche io, non l'ho detto neanche a lei, non ho il coraggio di farlo.

Le 3 ore di lezione passano in fretta e quando suona la ricreazione corro subito in corridoio, devo parlare con Cam.

Giro per 2 minuti in corridoio poi lo vedo e vado verso di lui,

"Ei" mi dice appena mi vede.

"Racconta"

"Ecco, non ho trovato appartamenti o robe del genere ma ho parlato con mio babbo e lui ha detto che potete dormire a casa mia"

Oh..

"Sicuro che vuole? E un grande impegno"

"Davvero, i miei genitori e i tuoi si conoscono da quando erano piccoli"

"Sarebbe fantastico"

"Tu, Nash e Hayes parlate con i vostri genitori e dopo fatemi sapere"

"Certo"

"Bene ora vado ci vediamo" si gira,

"Cam" dico prima che se ne vada.

"Che c'è?"

"Grazie per tutto questo, non sai quanto mi sei d'aiuto"

"Per te farei di tutto" dice e se ne va.

Io ritorno in classe e subito dopo suona la campanella di fine ricreazione.

Alle ultime 2 ore ho palestra, finalmente una lezione dove si può parlare.

"Spero che non ci faccia fare le flessioni" dice Angel.

"Ma dai non sono così difficili!"

"Io le odio con tutto il mio cuore"

Entriamo in palestra e andiamo a sederci per terra.

"Oggi si giocherà a pallamano, bene fate 10 giri di campo e poi 3 serie da 20 di flessioni" dice il prof.

"Fanculo..." dice Angel.

"Lool"

Faniamo l'allenamento e ci dividiamo in 3 squadre.

La nostra squadra vince.

Yeeee!

Però io non ho toccato la palla neanche una volta.

Usciamo di scuola e appena arrivo a casa vado in cucina a mangiare.

"Mamma" dice Nash.

"Dimmi"

"Cam ci ha proposto di andare a casa sua"

"Quando?"

"Scherzi?! Quando vi trasferirete tu e il babbo" dice evidenziando le parole: tu e babbo.

"No Nash ne abbiamo già parlato, e comunque fate le valige abbiamo anticipato la partenza un giorno prima"

"Allora voi volete proprio farmi incazzare!"

"Nash va a preparare le valige, anche voi ragazzi!" dice nostro babbo.

Ci alziamo da tavola e a questo punto l'unica cosa è fare le valige.

Comincio a farle, ma poi penso subito che non ho avvisato nessuno della mia partenza, ne Angel, ne Austin, ne Matt.

Prendo il cellulare e chiamo Angel

"Ei" risponde.

"Tra 10 minuti al parco, è importante e avvisa anche Austin!"

Prendo la borsa ed esco di casa, mi accorgo subito che non ho chiamato Matt, lo farò più tardi.

Arrivo al parco e Angel e Austin sono già lí.

"Ei cos'é successo?" chiede Austin.

"Ragazzi.. Io domani mi trasferisco.."

"Che?!" dice Angel.

"Non sto scherzando"

"Perché?" chiede lei.

"Mio babbo ha trovato un lavoro a Parigi e vuole che ci trasferiamo tutti lí"

"No non è possibile!" dice Austin.

Comincio a piangere e anche ad Angel scende una lacrima,

Austin mi abbraccia e anche Angel,

"Ragazzi io non vi voglio lasciare" dico.

"Dobbiamo fare qualcosa!" dice Austin.

"Io e i miei fratelli ci abbiamo già provato, ma è stato un inutile"

"Quando partirai?" chiede Angel.

"Domani mattina.."

"Ci saremo" dice Austin.

Loro se ne vanno e io chiamo Matt,

"Ei, che c'è?" chiede quando risponde.

"Possiamo incontrarci al parco?"

"Certo, arrivo" dice e chiude la chiamata.

Dopo 5 minuti arriva e mi viene incontro,

"Che è successo?" chiede.

Gli vado vicino e lo abbraccio,

"Ei, dai che mi fai preoccupare" dice.

Mi stacco da lui,

"Domani mi strasferisco"

"Che?!"

"Non ci posso credere neanche io"

"Dimmi che stai scherzando!"

"No non sto scherzando"

Comincio di nuovo a piangere e lui mi abbraccia.

Rastiamo per un po' di tempo da soli nel parco, per passare la nostra ultima giornata insieme.

"Ora devo andare" dice e mi bacia.

"Ti amo" dice.

"Anche io"

Mi accompagna a casa e quando entro vedo minimo 10 valige in sala.

Ti amo è questo che conta ~ Cameron Dallas.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora