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Le giornate passavano. Io mi fermai da Marco altri due giorni. Lo vidi solo alla sera perché durante il giorno era impegnato con le traccie del nuovo CD.
Alla sera tornava a casa distrutto ma felice di vedermi.

Ritornai a Verona in treno, gli chiesi di non riportarmi a Verona perché non volevo spendesse altra benzina, e altro tempo. Mi accompagnó in stazione alla mattina presto e partii.
Il mio cuore diceva di non abbandonarlo, ma dovevo tornare all'università, dovevo studiare.
Non ci vedemmo per due settimane.
Arrivarono le vacanze di natale e io tornai a casa dalla mia famiglia.

Raccontai a mia mamma ciò che era successo. Subito non ci credette. Anzi mi prese per matta. Le mostrai le foto,i messaggi e il resto e rimase senza parole.
"Mia figlia ha il ragazzo. E il ragazzo è colui che l'altra sera ho visto da Fazio"
Si perché Marco due giorni prima era stato intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa.

Andai in camera desfai la valigia e mi misi in tuta. Natale per me era la festa più bella dell'anno perché stavamo tutti assieme e nell'aria c'era un non so che di felicità.
Era il 23 dicembre e come ogni anno io e mia mamma andavamo a prendere i regali che mancavano all'appello.

Drin drin..
Squilló il telefono. Era Marco. Sapevo che molto probabilmente ci saremmo visti dopo Natale perché era anche il suo compleanno e lo avrebbe passato con la sua famiglia.
"Amó,dó stai?"
"Sono in macchina con mamma. Tu che fai?"
"Sarei fuori di un casello di autostrada come un pirla sperando che la mia ragazza mi voglia con se per i prossimi due giorni"
"Cosa?ma sei matto?"
Mia mamma mi chiese preoccupata "che succede?"
"Amó veniamo subito a prenderti" gli dissi "10 minuti e siamo lì"
" va bene, a tra poco"

"Che succede Emma?"
"Marco mi ha fatto una sorpresa è fuori dal casello dell'autostrada ad aspettarci. Se possiamo farli strada fino a casa nostra" ma stavo parlando con mia mamma e mi venne in mente che un ragazzo in casa non era mai successo.. Così aggiunsi " sempre se volete tu e papá. Sennó per una notte troviamo un albergo."
"Ma valà . Va più che bene. Ma dormirà sul divano,lontano da mia figlia"
Com'era carina mia mamma, premurosa. È una donna fantastica.

Arrivammo al casello. Gli bussai al finestrino e gli dissi "straniero, devi essere proprio sfortunato che la tua ragazza ti abbia abbandonato al freddo e al gelo "
Lui sorrise e mi bació. "Ti faccio strada io,vienimi dietro" gli dissi.
"Certo amore" e mi seguì fino a casa.
Gli presentai il resto della famiglia,papà e fratello. Subito tutti rimasero senza parole perché non credevano ai loro occhi. Ma poi lo accolsero molto bene.

Mamma gli chiese" Natale programmi?"
"si,torno al mio paese dalla mia famiglia. La nonna ha preparato le sue specialità e non vedo l'ora di mangiarle" sorrise " e poi è anche il mio compleanno quindi sarà una grande festa"
"Compi gli anni a natale allora. Fortunato."
Rispose ridacchiando " io direi più sfortunato. Quando ero piccolo era un trauma. Un solo regalo per due feste. Che tristezza."
Tutti risero. " questo Natale però non sono affatto solo" e mi guardó. "Sempre se voi mi permettete pensavo di portarla via con me. Ovvio,anche se vorrei, non il giorno di Natale perché è giusto che lo festeggi insieme a voi. Ma siccome la mia manager ci raggiunge il 26 se Emma volesse aproffitare della cosa e venire giù insieme a Marta ne sarei contento. Vorrei far conoscere vostra figlia alla mia famiglia" lo disse tutto ad un fiato. Gli si leggeva negli occhi che era agitatissimo e aveva paura della risposta dei miei.
Ma stranamente rispose papà e gli disse "ha 20anni la mia bambina, ed è giusto che decida da sola. Noi la sosterremo sempre. " tutti si girarono verso di me. Aspettavano una mia risposta,lui più di tutti e aggiunsi sorridendo " ma la ragazza non ti aveva mica scaricato al casello dell'autostrada ?"  E poi aggiunsi " ne sarei onorata comunque "

Marco esplose in un enorme sorriso. " ok dopo ti dico i particolari."

Marco dormì in salotto sul divano. E io al piano di sopra in camera mia. Quando fui certa che tutti dormissero andai al piano di sotto e mi intrufolai sotto le coperte. Ci addormentammo. Quando furono le 5 ritornai nel mio letto. E mi addormentai di nuovo.

Furono due bellissimi giorni. E quando la vigilia arrivó. Lui partì e ci salutammo con la promessa di rivederci dopo due giorni.

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