Capitolo secondo

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Capitolo secondo.
Trascinai in fretta Mio all' interno della classe e cercai di raggiungere il mio solito banco accanto al suo. Colonna centrale, l'ultimo. Gli altri si sedettero dopo aver tentato senza risultato di salutarmi.
Tutti tranne un ragazzo, che si sedette al mio posto.
Aveva i capelli scuri con delle mèches blu e degli occhi altrettanto bruni.

Io: "Ei tu! Vedi di toglierti dal mio posto."

??: "Accidenti signorina, non si scaldi tanto."

Ribatté con nonchalance.
Non riuscii a trattenermi. Nessuno aveva mai osato contraddirmi.

Io: "Come ti permetti!? Evidentemente non mi conosci."

Sbottai.
Lui tirò a se il mio viso con due dita.

??: "No signorina, non la conosco. E non intendo spostarmi."

Arrossii per il suo gesto e mi scansai velocemente.

Io: "Non finisce qui."

Ero estremamente infastidita.
Io e Mio ci sedemmo da un'altra parte, sconvolte.

Mio: "Aspetta. Stava sul serio disobbediendo a te? A Coco Terumi? Credo che questo sarà un anno particolare.."

In quel momento fece il suo ingresso nell'aula l'insegnante di letteratura, accompagnata da una ragazza.
Era carina. Certo non al mio livello.

Prof: "Studenti della 1ª B, sono lieta di presentarvi la vostra nuova compagna. Presentati pure cara."

??: "Buongiorno a tutti. Il mio nome è Miyako Hirasawa. Felice di conoscervi!"

Si diresse verso di noi e si sedette nel banco dietro al nostro.

Mio: "Ecco di chi parlava Afuro."

Mio aveva molta confidenza nei miei confronti. Praticamente viveva da me. Conosceva i miei genitori come le sue tasche, motivo per cui io conoscevo i suoi

Io: "Mi sembra innocua."

La mattinata passò in fretta e all'intervallo io e Mio ci dirigemmo verso l'aula di chimica.
E come al solito, qualcuno mi si avvicinò, troppo per i miei gusti. Era Miyako.

Miyako: "Ciao!"

Sorrise.

Io: "Certo che i nuovi arrivati si permettono proprio di tutto."

Risposi acida.
Mio fece una smorfia di disappunto e la salutò a sua volta.

Miyako: "Mi sembrate le uniche persone con un briciolo di intelligenza qui. Vi dispiace se mi unisco a voi?"

Non so perché ma nonostante mi comportassi sempre nello stesso modo con tutti, non riuscii a dirle di no. Quella ragazza mi ispirava fiducia. Cosa alquanto strana, visto che l'unica che mi aveva fatto la stessa impressione era la mia migliore amica.

Io: "Perché no?"

Se abitassi con HayatoWhere stories live. Discover now