15. Harry

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La luna di miele è in Jamaica, tuttavia è breve perché Louis ha bisogno di essere monitorato, ma è comunque speciale. È un lungo viaggio dalla Nuova Zelanda alla Jamaica, specialmente alle 4 a.m., ma va bene perché sono con Louis. Si accoccola contro di me mentre l'aereo decolla e poi un'ora più tardi si sveglia e mi parla con la sua voce leggera e assonnata che vorrei sentire ogni giorno. Il viaggio è lungo, ma piacevole. Parliamo e ci prendiamo in giro. Ci baciamo e senza alcuno scopo facciamo la guerra del pollice e quando finalmente atterriamo, sono esausto e tristemente pronto per andare a letto.

Prendo i nostri bagagli e li porto in un taxi, poi dico all'autista il nome del resort in cui alloggeremo. È sopra le righe e ridicolo, ma Louis lo merita. Merita di passare qui la sua luna di miele. Ci fermiamo e gli occhi di Louis vagano per il grande luogo e per le fantastiche piscine e ristoranti. È davvero bellissimo, ma non posso guardare solamente mio marito.

Do all'autista dei soldi e prendo le nostre valigie dal portabagagli. C'è un uomo all'esterno che si offre di portarli nella nostra stanza ed io accetto volentieri perché voglio abbracciare Louis e baciarlo e non fermarmi mai.

"E' così carino. Sapevo sarebbe stato carino dal sito e tutto, ma wow", dice Louis, mentre continua a guardare tutto. Io sorrido e lo attiro a me, baciando la punta del suo naso e facendolo ridacchiare.

"E' nostro per cinque giorni. Nuoteremo e ci abbronzeremo e mangeremo cibo a prezzi pazzeschi", gli dico dolcemente e lui sospira e appoggia la sua testa sul mio petto.

"Faremo anche tanto sesso", dice sognante ed io rido ad alta voce e sorrido stupidamente.

"Sì anche quello, amore, anche quello".

E lo facciamo.

Sesso mattutino, sesso dopo il bagno in piscina e sesso di mezzanotte. È meraviglioso e faticoso e completamente sporco, ma ci sono anche tanto amore e passione. Proviamo e facciamo tutto, dal golf al nuoto nelle piscine, al nuoto nell'oceano, ma Louis si stanca facilmente e la maggior parte dei nostri giorni li trascorriamo all'ombra bevendo drink alla frutta, ridacchiando e baciandoci.

"Ultima notte qui. Non voglio andare a casa", mette il broncio Louis. È steso sopra di me, la sua testa nell'incavo del collo e di tanto in tanto mi da piccoli baci che mi lasciano la pelle d'oca.

"Lo so, ma dobbiamo", gli dico e Louis cerca di spingersi ulteriormente in me, nascondendosi.

"Non voglio. Devo tornare in ospedale e mi diranno che sto peggiorando, perché so che è così, e poi dovrò lasciarti", Louis singhiozza ora ed io mi siedo e lo cullo sul mio petto. Gli sussurro paroline dolci perché non posso promettere nulla di positivo, ma voglio che Louis smetta di piangere.

"Starò bene. Ci vorrà del tempo, ma starò bene e tu non sarai più malato. Non piangere, piccolo. Per favore non piangere", lo prego e Louis singhiozza appena e si aggrappa a me.

"Questo non era nei miei piani", Louis tira su con il naso ed io gli strofino la schiena e provo a mandare indietro le lacrime, ma non funziona.

"Non era nemmeno nei miei, ma va tutto bene. Non tutto può essere pianificato", gli dico e lui bacia solamente la mia spalla nuda e mi dà una stretta debole.

Everlasting - Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora