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Appena mi sveglio guardo lo schermo del mio telefono: sono le 9.50.
Lentamente mi alzo dal letto e controllo che sul comodino ci sia ancora il foglietto sul quale la notte prima avevo segnato il numero di Giulia.
C'è. Fantastico.
Stirandomi vigorosamente mi infilo le ciabatte e scendo le scale.
"Buongiorrrr...NOOOHI!" e come al mio solido cado, inciampando su un giocattolo del mio cane.
"Hahah se il buongiorno si vede dal mattino allora per te sarà bella giornata di me..."
"FRANCO!" urla mia madre che non sopporta assolutamente l'uso delle parolacce in casa.
"...mega avventure! Una giornata di mega avventure!" cerca di salvarsi mio papà sorridendo in modo complice ad Edo.
"La mia vita è una me.." mia madre mi squadra in modo severissimo mentre mi massaggio il ginocchio "...ga avventura..." dico in mia difesa.

Mentre faccio i compiti non riesco a concentrarmi.
Penso prima a Giulia e poi a Torey, sentendomi in colpa, come se cercando di conoscere un'altra ragazza l'avessi in un qualche modo tradita.
Pensando però che, mentre io le facevo favori di qualunque tipo, l'aiutavo in ogni modo possibile ed immaginabile e mi mettevo a sua disposizione come uno schiavo, lei se la faceva con quel decerebrato solo addominali di Mario, mi incazzo come una bestia.

//Lella, mi raggiungi al parchetto tra un quarto d'ora?//

È Alberto.
Gli rispondo di sì e corro a prepararmi, tanto non sarei riuscita a fare i compiti comunque.
In meno di 10 minuti sono lavata, vestita, profumata, truccata e pronta per usc...
"Dove stai andando signorina?" chiede mia mamma in tono minaccioso.
"Dove...dove vado? Beh te l'ho detto no, il progetto di biologia...la fame nel mondo...i cani randagi..." dico cercando di svincolarmi.
"Eh no signorina, una volta passi pure, ma adesso voglio sapere esattamente dove vai e soprattutto con chi."
Con il braccio mi sbarra l'uscita, sono in trappola.
Il suo sguardo è fisso su di me, sta cercando di farmi paura, come quando due cani si sfidano per vedere chi tra loro due è il cane alpha.
"Dai ma', sto con Alberto al parco... niente di che.." cerco nuovamente di passare, ma invano.
"Svuota le tasche." dice allungando il suo palmo verso di me.
"Che?"
"Hai sentito, forza."
Perfetto. Nella tasca sinistra ho un pacchetto vuoto di Malboro che ieri mi sono dimenticata di buttare ed un accendino Bic, mentre nella destra un pacchetto pieno di Camel blu che non so proprio come io faccia ad averle, visto che non le fumo e non le ho mai fumate.
Non posso fare altro che far vedere ciò che ho nella giaccia a mia madre e sperare per il meglio.
Mi prendo niente di meno che due schiaffi fortissimi e colmi di rabbia.
"Ma brava, complimenti...ti credi grande e furba perchè fumi queste schifezze? Pensi che camminare con una sigaretta in bocca ti renda più attraente agli occhi dei ragazzi? Eh? Anche LUI fuma vero? Sì lo so...ti ha detto LUI di cominciare, eh?"
"Ma cosa spari ma'! Fumo da quando ho 15 anni e non ho iniziato per rendermi figa e non continuo perché spero che mi renda più attraente! Ho fatto la mia scelta..." dico cercando di sovrastarla per farle credere che non ho paura di lei.
"Bella scelta del cazzo complimenti!"
Mi blocco.
In 17 anni non avevo mai, e dico mai, sentito dire a mia mamma una parolaccia che andasse oltre al 'porca miseria'
Persino papà, che aveva origliato la  sgridata fino a questo punto, è sbalordito.
"Mamma, io..."
"Zitta! Non uscirai da questa casa, se non per andare a scuola, per 1 mese! E se ti becco ancora con quelle robe, giuro che ti mando in collegio! Lo giuro su zia Elvira, cazzo!"
"Luli, dai basta. Eleonora ha capito, giusto?" mio papà cerca di calmarla con abbraccio e nel mentre mi fa segno con gli occhi di salire in camera mia.
Senza fare troppe domande salgo e mi butto sul letto, affondando la faccia nel cuscino ed urlando, un po' per la rabbia contro mia madre ed un po' per quella che provo per me stessa, per averla delusa in questo modo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 10, 2015 ⏰

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