Capitolo 21:

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La scuola mi porta via davvero tanto tempo, mi scuso enormemente per il ritardo. Proverò dal prossimo a gestire la cosa in maniera diversa.
VI PREGO DI LASCIARMI I SOLITI VOTI E COMMENTI PER CAPIRE SE LA STORIA VI STA PIACENDO! Scusatemi eventuali errori, correggerò al più presto. Buona lettura, passate da "polaroid's memories"

Abby's Pov:

I primi giorni non fu poi così difficile rivestire il ruolo di "fidanzata di Harry"; continuavo ad essere me stessa ed avere le solite abitudini, a parte per il fatto che ogni tanto mi arrivavano parecchie notifiche dai socials, che ignoravo completamente, dal momento che con lui, era tutta una messa in scena.
Diventò un po' più difficile invece quando con il passare dei giorni e settimane, i managers o chiunque si occupava di questo genere di cose, ci chiese di fare cose assurde; a volte dovevamo fingere di litigare, cosa che si concludeva in una risata, oppure appena uscivamo da qualche posto, dovevo tenere la sua mano.
Iniziai quindi a conoscere sempre più la vita di una pop star, ed al contrario di quello che si poteva pensare, non era affatto un prototipo di serenità. Era un continuo recitare, un doversi mostrare sorridenti quando invece si era arrabbiati, o aggiustarsi ogni due secondi per il timore di risultare disordinati agli occhi dei paparazzi. Probabilmente al posto di uno di loro, sarei morta dopo una settimana.
Nonostante tutto, persisteva la parte positiva di vivere in un certo tipo d'ambiente: vestiti gratis, hotel di lusso e vacanze in capo al mondo.
...

Aprii gli occhi a fatica, sentendo la mia testa pulsare fortemente. Le immagini non erano ben delineate, sapevo solo di essere distesa sopra un lenzuolo bianco come latte. Provai ad alzarmi in piedi ma la testa continuava a girare e girare come una trottola. Ristabilii il contatto visivo e provai ad uscire dalla stanza, non sapendo davvero dove andare, finchè non mi scontrai contro il torace di Harry.
"Buongiorno eh, attenta a dove vai" passò una mano fra i miei capelli per poi allontanarsi.
"Hey no, aspetta. Dove sono? Non mi reggo in piedi" ammisi, vedendolo tornare verso di me.
"Non ti ricordi proprio nulla eh?" Sorrise in tono scherzoso.
"Significa che non reggi bene l'alcool, tutto qui. Benvenuta nella mia umile dimora, principessa" scherzò, ma in quel momento in mal di testa mi impedì anche di ridere.
"Ecco, tutto spiegato. Scusami per qualsiasi cosa sia successa ieri"
"Non è successo nulla di strano tranquilla. Ti sei solo sentita poco bene ed ho deciso di farti riprendere un po' qui" mi porse la mano e la presi subito, cercando di porre fine a quello stato di dormiveglia insopportabile.
"Grazie. Ti dispiacerebbe accompagnarmi a casa di Meredith dopo? Ho tutto da lei ed avrei bisogno di una doccia" sorrisi questa volta io, scendendo poi le scale prima di lui.
"Nessun problema"
Lo aiutai così a preparare la colazione, che fu più semplice di quanto si poteva immaginare: pane tostato con marmellata ed una tazza di tè.
"Ci vuoi il latte?" Domandò versandone un po' nella sua tazza.
"No grazie, va bene così"
La cosa strana di quella mattinata fu il silenzio tombale che accompagnò le nostre azioni, anche se non ci fu un motivo specifico per cui andò così.

Usciti dal portone, il freddo vento non tardò a raggiungere i nostri corpi, facendomi rabbrividire all'istante. Stranamente non trovammo fotografi o fans, forse era dovuto al fatto che era mattina presto ed inoltre fuori si congelava senza motivo.
"Hai qualche programma per oggi?" Chiesi salendo in auto, che partì in pochi secondi.
"Non sempre tutto è programmato, stellina" sorrise, usando un nomignolo in modo scherzoso e non poi così affettivo.
"Sei insopportabile" gli diedi un leggero pugno sul braccio, che non fece altro che farlo ridere.
"Ti piace il cinese?" Cambiò velocemente argomento, diventando più serio.
"Sì assolutamente. Non mi chiedere di fingere di uscire con te perchè non lo faccio" lo avvertii subito, non volendo davvero immischiarmi in situazioni imbarazzanti.
"Infatti non devi fingere, ma non puoi assolutamente rifiutare. Ci vieni a cena con me stasera?" Si girò verso di me mostrandomi il suo bellissimo volto, perchè a parte tutto, era davvero un bel ragazzo.
"Quindi non posso dir di no?" Proposi ridacchiando, solo per voler smorzare quella monentanea tensione.
Scosse la testa e riportò lo sguardo sulla strada, facendomi riflettere. Mi stava indirettamente chiedendo di uscire con lui.
"E se ti dicessi comunque di no?" Domandai trattendo un sorriso, che invece spuntò sulle sue labbra.
"Ti trascinerei di peso. A te la scelta"
Solo in quel momento notai quanto fossero belle le fossette che si venivano a formare ad ogni suo minimo accenno di sorriso; era dolcissimo.
"E che cinese sia" quasi non mi accorsi di quello che dissi, perchè venni subito ipnotizzata dai suoi occhi verdi. Avevo davvero accettato di uscire con lui?
"Giusto per chiarire, intendo una normalissima cena, non la prendere troppo letterale"
Pensava davvero avessi frainteso il messaggio?

The stranger↠HSWhere stories live. Discover now