#PrayForParis

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SPAZIO AUTRICE
Bonjour tout le monde, persone che non mi hanno ancora abbandonato dopo la mia lungaaa assenza.
Ho sospeso i "Gioia Games" per scrivere appunto un capitolo su quanto è successo in questi giorni nella splendida Parigi.
Non scriverò il solito capitolo, farò a modo mio, perché ormai tutto quello che bisognava dire lo hanno già detto persone più brave di me.
Sappiate solo che sono costernata da quanto è successo e l'unica cosa che ho da dirvi è di pregare non solo per i morti, ma anche per i familiari delle vittime.
So che è un argomento delicato, ma voglio provare qualcosa di alternativo.
La mia idea non è quella di scherzare su un argomento tanto delicato, ma di fare vedere che anche una bimbaminkia come Gioia ha dei sentimenti.
Spero mi venga bene, e,
Pace e amore e tutto il resto (ma stavolta sul serio).

Caro diario,
Oggi ho sentito di quanto è successo nel capoluogo di provincia del Portogallo, Parigi.
La città del pane sotto l'ascella e delle lumache che si mangiano.
E anche la città dell'odio.
Ah, no, quella era la mia città... ci vogliono tutti così bene!!
*ne sono certa.*
Enivuei, mi sono svegliata alle 5.68 del pomeriggio perché il giorno prima il sole non era sorto perché era a un appuntamento galante con la costellazione dell'orsa uguale.
Ho fatto pranzo *no, secondo me sei fatta e basta* con un bastone per i selfi che era un po' insipido, anche se c'era troppo sale.
*okaaaaaaaaaaay*
Dopodiché ha fatto irruzione in bagno (Sì, stavo mangiando in bagno, problemi?) mia sorella *oh, meno male che è tornata!!! Ora io non servo più, vado a farmi un sonnellino*, la quale mi ha urlato qualcosa che non ho capito perché stava parlando italiano, la mia lingua madre.
Visto che, testuali parole, "non capisco l'italiano" *amo troppo tua sorella*, mi ha spiegato in russo e io ho capito buona parte delle parole.
Ecco quello che ha detto: "Vieni immediatamente a vedere quello che è successo a Parigi!"
Così mi sono alzata, ho buttato gli avanzi del bastone per i selfi nel gabinetto e ho tirato l'acqua.
Mia sorella mi ha trascinato nella sua stanza, dove, sul megaschermo da infiniti indici, trasmettevano il telegiornale.
Ho ascoltato parlando in silenzio e alla fine ho guardato mia sorella.
"Che ne dici se rinunciamo alla nostra paghetta di trentordici mila dollari italiani per donarla alla Francia?"
Lei mi ha guardata in modo strano, come se non credesse che io fossi così tirchia, ma poi ha annuito scutendo la testa.
In seguito siamo arrivate a Parigi col nostro get privato e abbiamo parlato con i familiari delle vittime.
Mia sorella ha fatto un bellissimo discorso commovente che riporto qui:
"Cari parigini,
Sono veramente desolata per quanto è successo, ma vorrei complimentarmi per la vostra straordinaria ripresa.
Tutto il mondo è con voi, non siete soli.
Le vittime di oggi saranno sempre nei nostri cuori e non verranno dimenticate.
Ricordatevi di non avere paura, perché è questo che vogliono i terroristi, il loro scopo è, appunto, terrorizzare; ma noi non avremo paura, perché riusciremo a sconfiggerli.
Grazie per il vostro coraggio e ricordate che siamo a vostra completa disposizione per qualsiasi cosa"
Hanno tutti applaudito e Olanda (mia sorella dice che si chiama Oland, ma vabby) ci ha regalato la torre aifel, ma non ci stava sul nostro get, perciò l'abbiamo lasciata lì.
Ora vado, caro diario, devo assolutamente andare a picchiare con una spazzola blu i terroristi,
Tchao (i francesi scrivono così ciao, sul serio),
Gioia Adorata Inattesa Ricconi.

Diario di una bimbominkia hihihi icsdi icsdiWhere stories live. Discover now