21. "Photoshoot."

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Harry's pov.
Oggi sarà una giornata lunga.
Iniziando da stamattina, appena vedrò i miei in cucina, per finire con il servizio fotografico che non ho per niente voglia di fare.
Scendo giù in cucina, è noto mia madre di spalle che parla con mio padre.
"Buongiorno." Io sedendomi, pronto per addentare il mio cornetto.
"Dove sei stato ieri sera?" Mio padre squadrandomi.
"Sono stato ad una festa, per farmi nuovi amici.." Mezza verità, va bene dai.
"E perché non ce lo hai detto?" Mia madre.
"L'ho deciso all'ultimo momento, non volevo svegliarvi." Arruffianati Harry, fallo.
"C'era Violet?"mio padre.
"Ma è una puntata di Quarto Grado? Anche se ci fosse stata? Qual'è il problema?"io.
Ok, arrufianarmi non mi riesce.
"Che la devi evitare." Mi dice mio padre.
Alzo gli occhi al cielo, che stronzo.
"Harry, non voglio discuterne."lui aggiustandosi gli occhiali.
"E invece mettiti l'anima in pace, perché io con lei ci parlo! Che tu lo voglia o meno. Quindi per cominciare inizia a mettermi gli orari di prima!"ordinandoglielo, per poi alzarmi per andare in salotto a mettermi le scarpe.
"Assolutamente no!"mio padre sbattendo la mano sul tavolo.
"Papà, mi sto incazzando.."lo avverto.
"Non mi interessa Harry. Hai dei problemi, sei malato, quella ragazza non deve parlarti."lui.
"Senti tu; ma che cazzo di padre sei? Che genitori siete? Invece di essere dalla mia parte e sostenermi, non fate altro che buttare merda addosso a me!
Siete così fissati dal fare i gradi genitori, che neanche vi siete resi conto che io sto migliorando, che sto sempre più attento al mio temperamento.. E se ora io vi sto urlando in faccia, non è perché sono bipolare, ma perché mi fate incazzare! Anche una persona "normale" si incazzerebbe nel sentire queste cose." Io prendendo fiato dopo il mio discorso.
L'unica reazione che si degnano di avere è quella di rimanere a bocca aperta e sbattere le palpebre, come se avessero sognato tutto.
"Complimenti." Io alzando le sopracciglia." Vedo che siete d'accordo con me.. Quindi ci vediamo dopo scuola." Apro la porta e poi mi fermo.
"Papà, ricordati di passare a scuola oggi, ok?"dissi infine.
Lui continua a guardarmi senza dire nulla.
"Lo prendo come un sì." E chiudo la porta alle mie spalle.
Durante il tragitto verso la scuola non faccio altro che ripetermi nella mente cosa sia successo ieri notte.. È anche meglio del mio sogno, decisamente!
Per quanto io ne sia felice, so che questa cosa non è giusta. Deve decidersi.
Facendo così sta solo tradendo Liam, e per quanto sia stronzo e per quanto mi stia sulle palle, se facessero a me la stessa cosa non mi piacerebbe affatto.
Parcheggio la macchina, e appena scendo, cammino verso la mia classe, sperando che mio padre mi faccia veramente il favore di rimettermi nella classe precedente.
"Harry!" Jade sta venendo verso di me.
"Ehi." Io sorridendole.
"Come va?" Le chiedo.
"Uhm, veramente oggi non avevo proprio voglia di venire.." Lei.
"Come mai?"le chiedo, veramente interessato.
"Ieri sera ho avuto un piccolo litigio, e oggi sono un po' giù di morale.."lei, accennando un sorriso.
"Vuoi parlarne?"la guardo.
"Forse in un altro momento, ora purtroppo devo andare subito a lezione, forse mi interrogano ed è meglio che io ripassi.
"Mh, va bene allora." Le sorrido ancora.
"Ciao Harry." Mi dice toccandomi il braccio.

Violet's pov.

Jade mi sta andando sulle palle.. Troppo.
Prima Harry era un ottimo argomento da affrontare quando si trattava di prendere in giro qualcuno, ora invece sta facendo la gatta morta perché non ha niente di meglio da fare.. e questa cosa mi da fastidio.
Credo di dover fare quattro chiacchiere con Harry questo pomeriggio.
Non posso, ho il servizio fotografico, e me ne sono dimenticata.
Entro in classe e non voglio fare assolutamente niente.
...

Grazie al cielo questa giornata è volata, però non ho visto Harry neanche un po'.
Pranzo in fretta, ignorando gli inutili consigli e rimproveri di George.
Sta sempre a criticare quello che faccio o chi sono..Comunque non ci faccio niente con il suo pensiero.
Salgo in camera mia, dove trovo Austin steso sul mio letto, guardando la mia Tv.
"Hai per caso perso la memoria e non ti ricordi che hai una stanza?"dico.
"Mamma mia che acidume.. il tuo letto è semplicemente più comodo del mio.."Austin facendo spallucce.
"Okay, tanto devo andare via tra poco."aprendo l'armadio per prendere nuovi vestiti.
"Dove vai che io non so?"interessandosi al discorso a tal punto da spegnere la Tv.
"A fare un servizio fotografico."Alzando gli occhi al cielo, non ne ho proprio  voglia.
"Vuoi che venga con te?"si offre.
"Mi faresti un favore, sempre meglio di mamma o George."rispondo.
Si alza dal letto, mentre dice:" Sono pronto."sorridendomi.
"Beh, io no, cinque minuti e andiamo."io uscendo dalla stanza per andare in bagno.
...
Quando arriviamo al posto in cui avremmo dovuto fare il servizio, strano ma vero, vedo Harry.
Sta posando, ed è così bello..
Non faccio altro che pensare a ieri, ai baci che ci siamo dati, ma anche al litigio con Jade.

"Non puoi fare la doppiogiochista in questo modo! O la fai finita con Liam, oppure lasci in pace Harry."mi disse Jade.

Questa frase mi ronza nella mente tutto il tempo.
Harry sta appoggiato ad un tavolo, mani dietro la schiena, sguardo assente, concentrata sulla fotocamera.
"Oh Violet, vieni, devi essere truccata." Mi dice una ragazza, penso la make-up artist.
Vestita e truccata, mio fratello si siede su una sedia, vicino al set, mentre io mi avvicino ad Harry, ed è lì che si accorge della mia presenza..
"Che ci f..-" viene interrotto.
"Ok, ora che siete entrambi qui, voglio alchimia.."dice il fotografo con molta enfasi.
Siamo entrambi inesperti, perciò non sappiamo cosa fare.
"Uno di fronte all'altro, guardatevi negli occhi." Dice un altro collaboratore.
Facciamo quello che ci è stato detto.
"Più vicini!"
Ci avvicinammo, la distanza tra i nostri naso era più o meno di dieci centimetri.
"Più vicini!"
Harry alza gli occhi al cielo.
Cosa starà pensando? Non vorrà più avere a che fare con me?
Beh, non deve alzare gli occhi al cielo. Non c'è niente di male in quello che stiamo facendo, in altre circostanze lo sarebbe, ma qui siamo pagati per farlo.
Giro la testa per vedere Austin attento su di noi, con un ghigno sul viso.
Avrà da ridire sicuro.
Subito dopo che Harry ha alzato gli occhi al cielo, gli metto un braccio dietro il collo, una sul petto e lo attiro vicinissimo a me, troppo forse, dato che le nostre bocche sono talmente vicine dal quasi toccarsi.
"Non puoi." Sussurra Harry affinché lo sentissi solo io.
"Se parli troppo rischi che ci tocchiamo." Io alzando un sopracciglio.
"Bravi! Ottima scelta Violet! Così ti voglio!!"dice il fotografo, si chiama Max, così ce scritto sulla targhetta della sua camicia.
"Harry!Collabora!.."il respiro di Harry sta diventando regolare, ho paura che possa avere una crisi da un momento all'altro e non posso permetterlo. Potrebbe perdere un'occasione..
Sta diventando rosso, mi sta guardando negli occhi.
"Ti prego.."lo supplico, cercando di cacciare via questa parte di lui.
Continua a respirare ancora più velocemente, devo impedirlo.
"Ti chiedo scusa" e poso le labbra sulle sue.
"Bellissimo questo!"Max super contento.
Il bacio è solo a stampo, non potevo andare oltre, ma sembra che Harry si sia calmato un po'.
Nel esatto momento in cui le nostre labbra si sono toccate, lui mi ha avvolto le sue braccia dietro la schiena e mi ha attirato a lui con tutta la forza possibile.
"Va bene!" E mi stacco, sospirando.
"Ma perché non ce lo avete detto subito che state insieme?" Ci chiede l'altro collaboratore.
"Veramente non..-"
"Bene, continuano allora.." Ci incita Max.
..
"Un attimo di pausa!" Max.
Il tutto si conclude con un applauso.
Voglio assolutamente parlare con Harry, ma ci trascinano via, per rifarci il make-up e cambiarci il vestito.
Passano venti minuti.
"Dieci minuti ed iniziamo con gli scatti finali."il collaboratore.
"Oh andiamo James, non essere così palloso!" Max lo prende in giro.
Questo mi fa sorridere, anzi, ridere.
Vedo Harry e la mia espressione, come la sua, cambia.
Voglio andare da lui e parlargli, ma Austin mi blocca il braccio.
"Che c'è?"io alzando gli occhi al cielo.
"Sorellina?"lui con un ghigno.
"Cosa?"io acida.
"Ti sei messa in un bel pasticcio." Con voce cantilenante.
"Non posso risponderti."e rido.
Mi viene subito in mente l'immagine dell'angioletto e del diavoletto sulle mie spalle, solo che al momento c'è solo l'angelo.
"E perché? Ti sta iniziando a piacere eh?"lui dandomi delle gomitate.
"A casa ne parliamo." Dopo di che me ne vado.
Voglio parlarne con qualcuno di esterno, qualcuno che non sappia quello che è successo, Austin è mio fratello, e so che lui non sa niente di niente, ma so anche che saprà darmi i giusti consigli, anche se fare il coglione al momento gli riesce meglio.
"Devo parlarti." Dico ad Harry.
"Cosa vorresti dirmi?" Lui spostando lo sguardo dal mio.
"Scusa per prima..solo che ho sentito uno strano presentimento.
So quanto ti possa dare fastidio una persona che ti incita a fare una cosa che non vuoi fare, oppure farla meglio di quanto tu non lo stia già facendo, come in questo caso.. Ho sentito il dovere di aiutarti in qualche modo.
Se tu avessi avuto uno scatto verso di lui avresti perso tutto."io poggiandogli una mano sulla spalla destra, dove il suo sguardo è ora rivolto.
Prendo coraggio e gli sposto il viso, obbligandolo quasi a guardarmi negli occhi.
"Grazie." Sorridendomi appena.
Mi basta quello.
Non so cosa mi sta succedendo.
Austin mi passa accanto quando Harry se n'è andato.
"Liam." Sempre cantilenando.
"Sei inquietante!" Gli urlo e lui ridacchia.
...
"Abbiamo finito, ottimo lavoro!"Max dice.
Sono le cinque e mezza, ma la giornata deve ancora cominciare.

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