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Ero nella mia camera da un pò ,avevo fatto I compiti che mi avevano dato e ascoltato un pò di musica.

Niente traccia di Daniel per adesso quindi iniziai a calmarmi .

Mi ero tolta la felpa ed ero rimasta con la maglietta a maniche corte bianca ,ero sdraiata a pancia in sú e con le braccia incrociate sotto la testa sul mio nuovo letto che già adoravo, praticamente me ne ero innamorata d'altronde come della mia nuova camera ,era stupenda.

Era così bello poter ascoltare della musica , era così rilassante .

Nella casa dei soli ci vietavano anche di ascoltare la musica di qualsiasi tipo e mi ero sempre sentita in una prigione anche dove dormivo invece ora mi sentivo una regina con tutto questo lusso che quasi faceva male agli occhi.

Non volevo piu pensare a quel postaccio, continuai ad ascoltare altre canzoni una più bella dell'altra non pensando più a niente.

Dopo alcuni minuti sentii la porta aprirsi con un colpo secco facendomi sobbalzare dal letto ma non feci in tempo a capire che stesse succedendo che mi ritrovai davanti il viso Daniel.

Era sopra di me a cavalcioni bloccandomi le braccia con le sue mani.
Mi guardava con un ghigno malvagio stampato in faccia che non prometteva niente di buono.
Mi vennero' i brividi per tutta la schiena.

Avevo paura!

"Pensavi che mi ero dimenticato di te?".
Mi chiese ghignando.

Deglutii.

"N-nooo".
Dissi balbettando.
Brava Katy!!disicuro balbettando sembri non avere paura! Riprenditi cavoli!!è quello che lui vuole!
Mi dissi mentalmente.

"Pronta per la tua punizione? ".
Mi chiese con uno sguardo inceneritore.

"Ma che.. .".
Non riuscì a finire di parlare che Daniel tolse le sue mani dalle mie braccia e affero con entrambe la mia maglietta strappandomela a metà.
Nella stanza si sentì lo strappo del tessuto .

Spallancai gli occhi.

Non ci potevo credere ma che stava facendo? Ma come si permetteva.

Stavo morendo di paura.
Cercai di coprimi il petto con le mie mani, anche se avevo il reggiseno mi vergognavo da morire,mai nessuno del sesso opposto mi aveva vista né in intimo né tanto meno nuda.
Sentii le mie guacie prendere fuoco.

Daniel mi blocco le braccia sopra la mia testa e si abbassò sul mio petto e subito dopo un male attrice sopra il seno destro ,appena sopra il reggiseno.
Era il morso più doloroso che avessi mai provato in confronto ai due che mi aveva fatto stamattina.
Beveva il mio sangue  senza fermarsi, mi bruciava da morire.
Cercai di liberarmi le mani ma senza successo, non c'è la facevo più.

"Mi f-fai m-mal-e".
Dissi.

Ritrasse i suoi canini dalla mia carne e lecco i due fori facendoli chiudere.
Mi guardò con un sorriso soddisfatto sulle labbra sporche del mio sangue che se le ripuli con la lingua.
Si rialzo da sopra di me mettendosi di fianco al letto.
Rimasi immobile con lo sguardo fisso al soffitto, ero pietrificata da quello che era appena successo.
Non ci potevo credere la sua cattiveria era oltre ogni limite.

 KATY LA MALEDIZIONE DELLA ROSA NERA(in Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora