Blu

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"HARRYYYYYY," Louis urla mentre entra nella stanza, tenendo miracolosamente un iPod, delle casse e un mazzo di rose fra le mani. Harry si gira dalla sua sedia e sorride ampiamente.

"Lous Will! Sei qui!"

"Certo e ti ho comprato dei regali!!!" Louis esulta, poggiando il suo iPod e le casse e avvicinandosi ad Harry. "Odora queste," incita, portando il mucchio di rose blu davanti al viso di Harry. Questo storce il naso e annusa ma dopo il suo sorriso diventa ancora più ampio. (Il quale a quanto pare è possibile.)

"Louis! Hai preso queste per me?" Harry boccheggia, cercando con attenzione le rose e sfiorando con le dita i delicati petali. "Rose? Non mi sei mai sembrato il tipo romantico, Lou Will."

"Sì, beh, mi hai reso così, Riccio," Louis brontola mentre collega la presa delle casse alla corrente. "Ma non è tutto. Qui c'è una canzone. Voglio che tu l'ascolti."

Harry alza un sopracciglio, sporgendosi con attenzione e poggiando le rose sul pavimento. "Oh? Dovrei preoccuparmi?"

"Ascolta, Riccio," Louis ride e clicca 'play' sulla canzone.

I lenti e allettanti pianoforti di Jon Shmidt iniziano a riempire la stanza, rilassando il cuore di Louis e mandandogli dei brividi lungo la sua spina dorsale.

Louis si ritrova ad andare a tempo con essi e a guardare Harry attentamente mentre si fa più avanti, la sua testa leggermente piegata, ascoltando con attenzione la canzone.

E dannazione. Il viso di Harry è assolutamente lumisono e Louis ha bisogno di inviare a Jon Shmidt un lettera di ringraziamento.

Una volta che la canzone finisce e i brividi di Louis sono scomparsi, il ragazzo dagli occhi azzurri mette in pausa e si siede sulla sedia difronte ad Harry.

"Ti è piaciuta la canzone?" Louis chiede timidamente. Harry annuisce con entusiasmo.

"Oh, Louis. Era perfetta, i pianoforti e tutto. Ho una richiesta di un colore, ora. Puoi parlare del blu?"

Louis sorride, strisciando le sue dita sulla gamba di Harry e afferrando la sua mano. "Ovvio."

Louis prende un respiro profondo ed inizia. "Il blu è.. bellssimo. E' il colore dell'oceano, del cielo. E' anche il colore dei miei occhi. Il blu rappresenta tutto ciò che è bello. La tinta blu e gli uccelli blu. Il blu è delicato, gentile e mai rumoroso. Il blu è sempre silenzioso, rilassato e freddo. Blu sono le onde che si schiantano contro gli scogli, il pigro maglio del cielo. Il blu è magnifico, stupendo, perfetto, senza tempo. E' il suono che i pianoforti e i violini emettono. Il blu è.. libero."

Harry neanche applaude questa volta; è solo affascinato dalle parole di Louis. "Il blu potrebbe essere il mio colore preferito," sussurra. Louis ride.

"Aspetta, Riccio," Louis dice piano, portando le dita ai polsi di Harry. "Ti porterò al mare un giorno e potremo nuotare, fare surf e abbronzarci. E dopo quando si farà sera, potremo guardare le stesse e ascoltare il rumore delle onde e addormentarci prorpio lì, finchè il cielo non diventa blu. E tu potrai scattare delle foto."

Harry sorride, afferrando i polsi di Louis e portandolo più vicino finchè Louis non è praticamente sul suo grembo. "Non vedo l'ora, Lou Will."

Trascorrono il resto del tempo a parlare, scambiandosi poesie sentimentali, frasi e dolci baci mentre si tengono per mano tutto il tempo. Ad un certo punto, Louis si alza anche dall'orribile sedia e circonda il bacino di Harry con le braccia, abbracciandolo forte e sussurrando delle promesse nell'orecchio di Harry.

Più o meno alle sette meno un quarto, Louis aspetta che Maisie faccia il suo ingresso nella stanza e silenziosamente chieda a Louis di andarsene. Ma. Ora sono le sette. E lei non è ancora arrivata.

"Dov'è Maisie?" Louis chiede piano mentre traccia la parola "adorabile" sulla pelle di Harry (in Braille e ok, Louis può o non può aver studiato Braille un paio di giorni fa.) (Okay. Sì lo ha fatto. Ma solo per convenienza.) con le punte delle dita. Harry smette di giocare con i capelli di Louis.

"Oggi è il suo giorno libero. Ho già fatto le mie medicazioni oggi. Perchè, ti manca?" dice in modo sfrontato, lasciando dei baci bagnati sul collo di Louis.

"Con tutto il dovuto rispeto, no, Dio no," Louis trema e Harry ride.

Rimangono così per un po', silenziosamente aggrappati l'uno al corpo dell'altro e lasciando dei baci l'uno fra i capelli dell'altro. Dopo, alle nove, l'orologio di Louis (che tipo odia veramente ora. Perchè una cosa come il tempo esiste?) inizia a suonare lui si lamenta.

"E' meglio se vado." mormora, allonando il suo corpo sudato da quello di Harry. "Devo dare da mangiare a Beau e tutto."

Il sorriso contento di Harry diventa un acciglio, le sue mani cercano e affondano nel tessuto della maglietta di Louis. "Sei sicuro?"

"Sono sicuro. Beau mi mangerà la testa se vado da lei."

Harry ride e lascia le mani di Louis. "Va bene, allora. Domani è il nostro appuntamento, Lou Will. Non te ne dimenticherai, vero?"

Louis smette di sistemare le sue cose e si volta verso Harry, ridendo in modo derisorio. "Dimenticare? Non me lo perderei per nulla al mondo."

**

Beau inizia a miagolare non appena metto piede in casa.

"Va bene, va bene stupido gatto. Ecco, mangia del tonno." mormora, cercando del tonno e aprendolo. Lo posiziona sul pavimento e guarda (senza nemmeno un accenno di cattiveria, nono) come Beau la divora affamata.

Ma ovviamente, non può essere arrabbiato con Beau per sempre, soprattutto quando, dopo che lei finisce, si avvicina a Louis e gli fa le fusa.

Sono circa le dieci e mezza (Louis è nel bel mezzo di un episodio particolarmente noioso di Breaking Bad) quando Louis decide di inviare ad Harry un dei suoi messaggi.

"Nei giorni in cui non posso vedere i tuoi occhi, non voglio nemmeno aprire i miei."


Color || Italian TranslationOnde histórias criam vida. Descubra agora