I. Capitolo

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"Le 08:00 cazzo..farò tardi a scuola!!" Dissi alzandomi di colpo dopo aver visto l'orologio, mi vestii velocemente e volai fuori dalla porta. Non presi neanche il solito cornetto al bar, arrivai a scuola con il fiatone per il forte correre. Quella mattina era già iniziata male e in più la sera precedente non avevo studiato per la verifica di Spagnolo, mi sarei dovuto arrangiare ricordando le spiegazioni precedenti, e la mia memoria era abbastanza scarsa.
Per fortuna a salvarmi dalla verifica fu una ragazza nuova che veniva dalla California, Benedict. La prof ce la presentò e poi fece parlare lei:
Ragazza: "Mi chiamo Benedict Patton, vengo dalla California, precisamente da Fresno. Ci siamo trasferiti a San Francisco da poco perché mio padre ha cominciato a lavorare qui."
Prof.: "Grazie Benedict, guarda li c'è un posto, puoi sederti accanto a Johnson per oggi" disse indicando il posto accanto a me. Benedict si sedette e mi tese la mano per salutarmi
Benedict: "Ciao piacere, tu come ti chiami?" Io balbettai un po e dissi: "I-io sono Steve, piacere di conoscerti B-Benedict". Mi sorrise e poi si giró per ascoltare la prof.
Prof: "Allora visto che abbiamo una compagna nuova per oggi la verifica salta, ma mi aspetto che la settimana prossima siate tutti preparati al meglio,non voglio sentire <<Prof. io non sono preparato oggi>> perché metto 2, sia chiaro. Ora io esco per un paio di minuti, cercate di non fare troppo chiasso, fate vedere a Benedict che sapete controllarvi." E detto questo sorrise a Benedict e uscì dalla classe. Come pensavo tutti i miei compagni si girarono subito verso Benedict chiedendo informazioni di tutti i tipi, mentre io me ne stavo in disparte ad osservare i suoi movimenti, il suo modo di parlare e come si atteggiava con gli altri. Sembrava davvero molto simpatica e non c'era dubbio che fosse anche molto bella, aveva uno splendido sorriso, vestiva con una camicetta bianca che arrivava fin sotto la vita e dei pantaloni celestini. Al collo aveva una collana con un ciondolo a forma di cuore con su scritto un nome, che non riuscivo a leggere, ma che potevo immaginare fosse del suo ragazzo, una ragazza così bella sarebbe strano che non ce l'abbia. Comunque sia per tutte le ore non faceva altro che parlare con gli altri ragazzi e ragazze e ogni tanto guardava la professoressa e si presentava così io non le prestai più molta attenzione, una ragazza come lei era sicuramente fuori dalla mia portata, ma poi verso la fine dell'ultima ora mi guardó e mi disse:
Benedict: "Senti, visto che sei il mio compagno di banco per il resto dell'anno ti andrebbe di aiutarmi con i compiti e gli argomenti?" Io che ovviamente non avevo seguito i suoi discorsi con gli altri mi ero sorpreso e quindi chiesi: "Eh?? Come??" E lei sorridendo disse
Benedict: "Non ascoltavi?? Ho detto ai tuoi compagni che siccome sei tu il mio compagno di banco oggi mi sembrava giusto rimanere con te fino alla fine dell'anno, a meno che non ti dia fastidio è ovvio"
Io mi svegliai un attimo e balbettai un po: "C-certo che no, assolutamente, beh puoi venire da me quando vuoi e se hai bisogno per i libri sono a disposizione." E lei sorridendo ancora di più disse: "Perfetto, allora ci vediamo da te oggi pomeriggio alle 4 in punto?" E io annuii, le scrissi il mio indirizzo e le diedi qualche indicazione, dopodiché suono la campanella e uscimmo tutti per andare finalmente a casa. Prima che se ne andasse le dissi: "A-allora ci vediamo oggi alle 4!" E lei sorrise ed annuí, dopodiché prese lo zaino e se ne andò, arrivai a casa che ero stanchissimo e davvero confuso, così mangiai e dopo mi addormentai di colpo.

La Ragazza Dagli Occhi BluWhere stories live. Discover now