1- non ti dimenticherò mai

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Anne sale le scale per avvisare il figlio Harry,nove anni e mezzo, dell'arrivo del suo babysitter.

Uno nuovo. Un ragazzo del quartiere.

Mentre scende le scale H sente Anne fare le ultime raccomandazioni al ragazzo.

- questo è il mio numero nel caso ti servisse qualcosa. Sarò di ritorno verso le dieci e trenta. Puoi prendere ciò che vuoi dal frigorifero e dalla dispensa e ti ho lasciato dei soldi nel caso decidiate di prendere le pizze. Harry va a letto verso le nove e trenta. Mi raccomando i denti e il filo interdentale. Parlo troppo lo so. Sono sicura tu sappia esattamente come fare. mi hanno parlato tutti bene di te.

Harry è arrivato allo stipite della porta e vi si appoggia scrutando l'interno della stanza. È curioso di vedere il nuovo babysitter e spera non sia un ragazzo antipatico di quelli sempre attaccati al telefonino. Come la sua prima babysitter che sembrava sempre annoiata e non faceva che sbuffare. Tranne quando paralava con Anne. Allora rideva e faceva quella interessata.

Harry vede il ragazzo solo di spalle.

- le mie referenze sono le mie sorelle e un paio di ragazzini del quartiere. Ma le garantisco che ci so fare coi bambini e che io ed il piccolo Harry andremo perfettamente d'accordo.

Allora entrambi sembrano avvertire la presenza di qualcuno alle loro spalle e si voltano.

- comunque ho dieci anni. Non sono poi così piccolo.

- quasi dieci e sì! Lo sei quando si tratta di restare a casa da solo. Ma sono convinta che Louis saprà gestirti.

I due si guardano e Louis sorride e si avvicina ad Harry. Invece che fare una di quelle cose lezione tipo sfiorargli le guance o prenderlo a pizzicotti gli mostra il palmo e Harry batte il cinque e sorride mostrando le fossette.

Sì. Gli piace. Anne li guarda e si rilassa. Andrà tutto bene.

Effettivamente Harry non poteva sparare in nulla di meglio. Hanno chiacchierato e Louis sembrava davvero interessato ad ogni cosa che Harry gli riferiva. Poi hanno fatto due tiri nel giardino sul retro ed Harry ha scoperto che Louis è un grande giocatore di calcio. Un difensore. Numero 17. gli piace come numero. Louis gli ha anche detto di andarlo a vedere giocare qualche volta.

Louis ha diciassette anni. E sembra qualcosa di simile a un Dio. Pensa Harry. E ha gli occhi più blu che lui abbia mai visto.

Hanno mangiato la pizza ridendo e facendosi facce buffe e inventando nuovi saluti e poi hanno guardato un po' di televisione e Louis sembrava davvero non annoiarsi accanto ad Harry sul divano. E poi è stato carino quando gli ha sfiorato i riccioli e lo ha fatto alzare conducendolo in bagno. Dentifricio e spazzolino e poi filo interdentale, poi un sorriso. Solo per Louis. Solo per me. Ha detto. E lui ha sorriso pensando davvero che quello fosse solo per lui.

-siamo stati bene vero Haz?

-sono stato benissimo. Sei il miglior babysitter del pianeta.

-Awww piccolo. Sono stato tanto bene con te che non mi sembra giusto prendere dei soldi.

Poi un'altra passata tra i riccioli ribelli.

-adesso dormi. E mi raccomando fammi una buona pubblicità con tua madre, così ci rivedremo ancora.

Ed Harry pensa. Anche se non sa cosa voglia dire. Pensa che Louis sia la cosa più meravigliosa del mondo. Che sia l'essere umano più meraviglioso del pianeta e che vorrebbe poter stare sempre con lui. insieme. A sentire il suo profumo e a guardare quegli occhi così blu,  così intensi.

-notte H

-Notte Lou.

Dopo circa una settimana Harry dalla cameretta in cima alle scale sente Anne al telefono con qualcuno.

someone like you'll always be my babyWhere stories live. Discover now