Perché dovevi essere tu?

Capitolo 14 - Non ti lascio andare

Ren era a casa, steso sul suo letto. Stranamente, sentiva la mancanza di Akira. Decise di alzarsi e andarlo a trovare, anche se era Natale. Dopotutto, erano ancora le dieci di mattina e lui era solo a casa, dato che i suoi genitori erano andati a trovare sua nonna. Non era voluto uscire dalla sua camera dal giorno prima, quando Yuna lo aveva lasciato per telefono. Il moro si alzò dal letto e si vestì, prendendo poi dalla scrivania un pacchetto e infilandoselo nella tasca destra della giacca che mise prima di uscire. Si avviò piano lungo le strade fino al palazzo dove abitava Akira. Una volta giunto davanti alla porta, esitò un attimo prima di bussare. Gli aprì la madre di Akira che, vedendolo, gli chiese cordialmente cosa volesse.

<<Ero venuto a trovare Akira, spero di non disturbare.>>

<<Oh, no, figurati. Il problema è che Akira è uscito poco fa da casa per partire.>> rispose la donna.

<<Partire?!>> chiese incredulo Ren, mentre il suo cuore perdeva un battito.

<<Si, forse però fai ancora in tempo se corri. Il treno parte alle dieci e mezza e sono le dieci e venti.>>

<<Grazie.>> concluse il moro, fiondandosi di corsa giù per le scale. Aveva una paura immensa. Una paura inspiegabile che non sapeva definire e che lo attanagliava allo stomaco, facendogli sentire il cuore in gola. Giunse al piano terra in un tempo da record, rischiando anche di cadere per le scale, e uscì in strada. Corse a perdifiato lungo la strada, diretto verso la stazione. Ad ogni svolta gli tornava alla mente un ricordo legato ad Akira: i loro battibecchi, le sue parole molto spesso dure, la sua risata, i suoi occhi verdi e, infine, il bacio. Quel bacio che aveva fatto vergognare Ren e che in quel momento gli stava facendo salire le lacrime agli occhi.

Entrò nella stazione alle dieci e ventotto, e corse verso la banchina, mentre nella sua mente risuonava sempre più forte il nome di Akira, che copriva ogni altro pensiero. Alla fine, vide un ragazzo di spalle con capelli bianchi e vestito con scarpe in pelle dal tacco basso, un paio di jeans, una camicia e un cardigan grigi. Istintivamente, vedendo il treno che si fermava, urlò:

<<Akira!>>

Il ragazzo di spalle si girò, mostrando gli occhi verde smeraldo, e Ren si fermò a pochi passi da lui.

<<Ren? Cosa ci fai qui?>> chiese Akira, con espressione interrogativa.

<<Io... volevo darti questo.>> mentì il moro, arrossendo un poco e dando all'altro il pacchetto che aveva in tasca. Akira lo aprì e sorrise vedendo ciò che era al suo interno: un ciondolo con una piuma. Se lo mise al collo, poi guardò Ren e gli disse:

<<Non sei venuto solo per questo, vero? Non saresti mai venuto fino a qui solo per darmi un regalo, non è da te...>>

Ren si morse il labbro e abbassò lo sguardo, poi sussurrò qualche parola che Akira non comprese.

<<Cosa?>> chiese allora il ragazzo dai capelli bianchi.

<<Io... sono innamorato di te.>> ripeté Ren, arrossendo violentemente e girando la testa di lato, coprendosi il volto con le mani, mentre il treno partiva. Il moro non si aspettò quello che accadde dopo. Akira gli prese le mani e le spostò, per poi sussurrargli all'orecchio:

<<Sono contento, perché anche io provo la stessa cosa per te.>>

Ren allora alzò la testa e guardò Akira con stupore, per poi abbracciarlo e lasciarsi andare a un pianto liberatorio sul petto dell'altro. Quando si fu calmato, dopo un bel po' di tempo, si asciugo le lacrime e Akira gli disse falsamente arrabbiato:

<<Mi hai fatto perdere il treno, quindi ora non posso andare al pranzo con i miei amici. Per questa cosa come la mettiamo?>>

<<La mettiamo che non vai a quel pranzo. Non ti lascio andare.>> rispose Ren con il sorriso di un bambino a cui è riuscito un dispetto, prima che entrambi scoppiassero a ridere.

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EEEED ECCO LO SPECIALE DI NATALEEE.
Ma quanto sono dolci Akira e Ren? ❤o❤
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e nulla, vi auguro di nuovo buon natale dato che devo dileguarmi nuovamente. Ciauuu.