Capitolo sette

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Lou aprì lentamente gli occhi e guardandosi in torno non riconobbe il posto in cui si trovava.
Ancora un po' assonnato si alzò in piedi e allora ricordò tutto,si era addormentato nel suo posto segreto con Harry.
Eccolo lì,infatti.
Haz stava dormendo beato per terra,probabilmente aveva la schiena spezzata,proprio come Louis.
Il più piccolo si avvicinò al suo amico e lo scosse piano.
Harry si svegliò di colpo e per un attimo a Lou sembrò che i suoi meravigliosi occhi verdi fossero rossi.
Quando il riccio richiuse e aprì velocemente questi ultimi però tornò tutto come prima,probabilmente era una delle sue solite visioni.

"Har,non volevo spaventarti. Scusa."
Sussurrò Louis.

"Lo so,non c'è problema."
La voce di Harry era roca e aveva un volume basso per via del sonno che ancora sentiva

"Sai che ora è Haz?"

"Mh,le dieci."
Rispose guardando l'orologio sul suo polso.

"Mio padre mi avrà dato per disperso. Dovrei chiamarlo,e anche tu dovresti chiamare il tuo."

"Nah,la mia famiglia sa che sono capace di badare a me stesso."

"Hai fratelli o sorelle?"
Domandò Louis.

"Una sorella,si chiama Gemma. Cazzo,ho la schiena tutta intorpidita."
Si lamentò Harry alzandosi da terra.

"Lo immaginavo. Perché non sei venuto a sdraiarti sul divano con me?"

"Non volevo disturbarti. Dormivi come un angelo."

"Allora fottiti e tieni il tuo mal di schiena."
Disse scherzando Lou,il quale poi si avvicinò alla porta provando ad aprirla.

Vedendolo in difficoltà Harry si avvicinò per aiutarlo,ma ogni tentativo fu inutile.
Sembrava che qualcosa da fuori tenesse bloccato l'ingresso.

"E ora come facciamo ad uscire di qui? Io non ho il cellulare e non voglio passare tutta la vita qui."
Si lamentò Louis.

"Tranquillo,ce l'ho io il telefono."

Il ricco tirò fuori dalla tasca il suo smartphone e trovò un messaggio da parte di suo padre
Da papà:
È il momento giusto per agire,ho bloccato la porta. Rendimi fiero di te xx.

L'espressione del ragazzo si incupì non appena lesse quelle poche righe e mentendo disse al suo amico
"Non c'è campo,mi dispiace."

"Almeno abbiamo i tuoi meravigliosi panini. Possiamo sopravvivere per un po',sperando che qualcuno ci trovi."
Disse Louis ridacchiando.

"Già."
Rispose freddo Harry per poi sedersi sul divano.

"Cos'hai Haz?"

"Non ho niente."

"Forse ho capito,stai così perché ti fa male la schiena?"
Chiese il liscio con fare premuroso.

"Ti ho detto che non ho niente."
Rispose Harry sbuffando.

Sembrava ansioso,cosa gli stava succedendo? Era forse stato turbato da quel messaggio?

"Ma dai,posso aiutarti. Sono molto bravo a fare i massaggi."

Lou si sedette dietro di Harry e gli poggiò le mani sulle spalle,ma appena lo sfiorò il ragazzo con gli occhi verdi si alzò di scatto urlando
"Non toccarmi!"

Louis,spaventato,si coprì il viso con la sua giacca che era poggiata accanto a lui.
Non si spaventava facilmente, ma il tono della voce di Harry era stato così forte da fargli perdere un battito per la paura.

"Non volevo urlare, scusa."
Disse Harry,stavolta con tono calmo,avvicinandosi al ragazzo sul divano.

Lou cercò di evitare il suo sguardo e stette in silenzio.

"Ti prego, perdonami. È che sapere di essere in trappola mi fa diventare matto. Soffro di claustrofobia.
Forse uno dei tuoi massaggi potrebbe aiutarmi."
Detto questo Haz si sedette di nuovo dove si trovava prima.

Louis,sempre in silenzio,avvicinò lentamente le mani alla schiena del più grande,e una volta tranquillizzatosi cominciò a massaggiargli le spalle.

"Funziona, mi sto rilassando."
Sussurrò Harry.

"Shh."

Louis scese un po' con le mani e raggiunse il punto più teso, lo capiva perché i nervi in quel punto erano duri.
Appena cominciò a massaggiare in quel posto un gemito sfuggì dalle rosse labbra di Harry,che gettò la testa indietro poggiandola sulla spalla del più piccolo.
Louis sentiva una voglia incontrollabile di baciare il suo amico,che mentre si godeva il massaggio era più bello del solito.
Senza riuscire a controllarsi avvicinò la sua bocca sottile al collo di Harry e,dopo aver respirato il suo profumo,baciò un lembo di pelle del candido collo del riccio.
Harry chiuse gli occhi e cominciò ad accarezzare i capelli di Lou,mente quest'ultimo era intento a fargli un succhiotto poco più sotto della mascella.

Haz sentì dei passi provenire da fuori la grotta e si allontanò di mala voglia dal più piccolo.
Subito dopo la porta si spalancò. Era Des,il padre di Harry.
Appena Des vide Louis sul divano guardò davvero male suo figlio,il quale con la mano sinistra cercava di coprire il succhiotto sul collo in modo impacciato.
Lou invece se ne stava seduto con le gambe incrociate e le guance più rosse del fuoco, mentre le sue iridi color ghiaccio guardavano le scarpe di Des come se fossero la cosa più interessante al mondo.

"Harry,ho ricevuto il tuo messaggio e sono venuto a liberarvi."
Disse con tono duro il padre del riccio.

"Ma non avevi detto che non c'era campo?"
Chiese Louis ancora imbarazzato.

Harry ignorò le parole di entrambi e corse via sotto lo sguardo confuso degli altri due.
Senza perdere tempo Des cominciò a corrergli dietro e poco dopo padre e figlio sparirono fra la nebbia del bosco.

Louis risistemò alla meglio quel posto e tornò a passo spedito a casa sua.

Appena Mark lo vide cominciò a fargli mille domande su dove avesse passato la notte,ma Lou le evitò tutte accuratamente e quando finalmente fu solo nella sua stanza la sua mente cominciò a vagare.
Indovinate quale fu il primo pensieto del diciottenne?
Il profumo di Harry.

Come gli era saltato in mente di baciare il collo del suo unico amico?
Semplice,non era stata la sua mente a spingerlo a fare ciò, semplicemente il suo copro aveva reagito da solo,spinto da un istinto più forte.










































Mh,certo che Harry e suo padre si comportano in modo strano.
Cosa staranno tramando?
A presto♡

As handsome as the nightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora