Capitolo 39- TU COSA CI FAI QUI?! (+ piccolo PS)

1.7K 165 51
                                    

[nOn cREdO cHE QueLlA tIPa SIa sTatA cOSì sCemA dA rIMaNerE fERmA aL mUrO mENtrE NoN c'ErAVamO...]

Cosa, chetati. Le impronte le lascia anche lei.

[E sE nOn aVeSsE CaLPeStaTo iL saNgUe?]

Impossibile. Avrebbe dovuto volare per evitare quella specie di Lago di Garda.

[rESta CoMUnQuE lA pOSsiBIlItà cHe PoSsa eSsEre sCaPpaTa.]

Ma capisci l'italiano? CHETATI! Nessuno ha chiesto un tuo commento.

[BadAtE CoMe dEve eSSeRe tRaTtaTo UN dEMonE dEL miO rAnGo...]

Uff, odio ammetterlo, ma stavolta la Cosa potrebbe anche avere ragione: de certo quella tipa non sarà rimasta ferma dopo aver assistito ad un omicidio. Ma sai che me ne frega? Dovessi anche cercare tutta la notte, non lascerò scappare un testimone oculare!  Sto attualmente tornando al punto dove i tizi avevano attornato la ragazza. Non manca molto. Vado a passo spedito senza fermarmi, fino a che , incredula, rallento il passo: davanti a me c'è il corpo del galletto, e accanto la parete dove era la tipa. Cosa c'è di strano? Bhe, quella è ancora lì...

[...oK, E' cOsì sCemA.]

Puoi dirlo forte, Cosa.

Di nuovo uno strano senso di dejavu: la ragazza tiene la testa bassa e i capelli le coprono il volto, eppure mi pare di averla già vista... Esito un attimo e la osservo: è bassina, snella, con i capelli lunghi castano scuro e leggermente più chiari in fondo (com'è che si dice? Shatush? Vabbè, roba del genere, io non me ne intendo) e se, posso dirlo, con un balcone invidiabile (almeno, io che sono piatta come una tavola da stiro la invidio!). Trema e resta appiccicata al muro senza dire una parola. Mi chiedo se si sia accorta della mia presenza...

-No, sul serio sei rimasta lì?- dico io avvicinandomi e piazzandomi davanti a lei- Non hai nemmeno provato a, che so, scappare? Saltare la pozza bagnandoti di sangue per poi correre urlando in strada?- lei non dice niente.- Ohhh?- comincio ad agitare la mano davanti al suo viso- Ci sei o sei già morta?- Ma lei non risponde. Io faccio spallucce e impugno l'ascia con entrambe le mani, alzandola.

Ancora un'altro senso di dejavu? Che cazz...? Non riesco più a andare avanti; mi sento bloccata dentro, non riesco a attaccare questa ragazza. Esito per qualche attimo con l'ascia alzata, poi, con un grande respiro, la abbasso. Che cos'ha questa ragazza che mi blocca? Scosto i suoi capelli dal viso e la prendo da sotto al mento, costringendola ad alzare la testAAAAAAH!! CHE..?! COME, COME E' POSSIBILE QUESTO?! La lascio andare e, esitando, faccio qualche passo all'indietro...inciampando nel corpo e cadendo di culo nel lago di sangue.

-Shit... Che cappero ci fai TU qui?!

Nessuna risposta. Io mi rialzo, col culo bagnato di sangue, e la prendo per la maglia.

-Vorresti cortesemente ripsondere, JESSY?!

Si. Jessica, la mia migliore amica, colei che ritengo una sorella per me, colei che due anni fa ho abbandonato insieme a tanta altra gente e che nonostante ciò ha cercato di aiutarmi, ora è qui, davanti a me, terrorizzata per quello che è appena successo, per quello che ho appena fatto. Shhhhit!

-Li...li hai..u...uccisi?!

-Ehm....bhe, almeno ti ho difeso, no?

-Eri... cosa....?- Ah, bene, mi ha riconosciuta anche se indosso la maschera. Bhe, ora so che se la ricorda ancora.

-Posso spiegare! Credo...-dico io, togliendomi la maschera- Ehm...PIUTTOSTO, tu che ci fai qui?

-Sono in gita con la classe.

-NUUUUnonononono, non va bene qui! Questa è una delle città sotto attacco dei Creepypasta! Sei stata fortunata che oggi toccava a me venire qui, ma se non te ne vai subito, domani potresti essere tra le vittime degli altri!

Come i Creepypasta mi hanno salvato la giornata... e la vita.Where stories live. Discover now