CAPITOLO 9

108 20 12
                                    

Avevo appena ucciso il Proditor, quando un rumore assordante mi costrinse ad aprire gli occhi.
Guardai la sveglia... erano appena le 10!

"Ma che cavolo è questo rumore?!"- urlai ancora assonnata, scendendo dal letto.

Mi avviai nella solita stanza e trovai Aiden, Will e Lily che suonavano delle trombette.

"Auguri!"- urlarono in coro e mi stritolarono in un abbraccio.

"Papà, stai bene?!"- gli chiesi, abbracciandolo più a lungo degli altri.

"Mai stato meglio!"- disse lui, sorridente. -"Avevo solo bisogno di una dormita. Ma non chiedermi di teletrasportarmi per almeno un mese!"- disse, sorridente.

"Sapevo che ce l'avresti fatta!"- esclamai a mia volta.

"Già! Fortunatamente era un luogo poco prima del limbo e siamo riusciti ad uscire... Hei, non pensiamoci ora. È il tuo compleanno!"- urlò, super felice.

Mi guardai attorno, piuttosto stupita da ciò che erano riusciti ad organizzare.
Sul tavolo c'erano moltissimi dolci invitanti e al centro spiccava una torta con il numero diciotto al di sopra.
Sulla parete era appeso uno striscione con scritto "AUGURI ALICE!" con i brillantini.. ecco spiegato perché ieri papà era pieno di brillantini sul viso.
Nonostante non volessi una festa, non riuscivo a trattenere un sorriso.
Era bello festeggiare dopo tutti quegli attacchi, dopotutto.
Poi vidi qualcosa che di scatto mi tolse il sorriso dalla faccia.
Charlie era seduto da solo in un angolo, e non sembrava affatto felice.
Mi avvicinai a Lily, stranita.

"Che cos'ha tuo fratello?"- le chiesi.

"Oh, beh... in questi giorni è sempre di cattivo umore... non so il perché, e quando gli abbiamo detto che era il tuo compleanno, lui ha risposto che non era dell'umore giusto per festeggiare."- mi spiegò la bambina, bisbigliando.

Era proprio una bella festa. I dolci erano deliziosi e facemmo molti giochi, come spararci getti d'acqua addosso con i ristrutturatori.
Lily se la cavava davvero bene. Dopo il quarto tentativo, riuscì a sparare un getto d'acqua talmente forte che buttò Aiden per terra.
Quando fummo abbastanza zuppi e stanchi, decidemmo di riposarci un po'.
Mi andai a cambiare e, quando tornai, non riuscii a resistere.

Mi avvicinai a Charlie, stufata: "Perché cavolo stai tutto solo in un angolino a non fare niente?!"- chiesi, forse in modo troppo prepotente.

Charlie mi fulminò con gli occhi, poi ribatté: "Non sono affari tuoi."- e andò in camera sua.

Sospirai cercando di calmarmi. Okay... magari ero stata un po' prepotente, ma NESSUNO mi rispondeva in quel modo.
Contai fino a dieci, aspettando che mi calmassi: non volevo rovinarmi la giornata.
Tornai con gli altri e ascoltammo Aiden che raccontava delle barzellette.

La mattina passò velocemente e arrivò l'ora di pranzo.
Sfortunatamente, Will chiese proprio a me di andare a chiamare Charlie per fargli mangiare qualcosa.
Con riluttanza, mi avviai verso la sua camera ed aprii la porta senza bussare.

"C'è il pranzo."- gli dissi.

Lui era steso nel suo letto a fissare con sguardo spento il soffitto; non sapevo nemmeno se mi avesse sentito.
Poi dopo un po' mi rispose. -"Non ho fame."- mormorò.

"Fa' come vuoi."- tagliai corto e sbattei la porta.

Quanto era odioso quel ragazzo! Ma che problema aveva?! Possibile che lui e Lily fossero fratelli? Erano così diversi!
Tornai al tavolo e mangiai con gli altri in silenzio. Non avevo voglia di parlare.
Fantastico! Ero riuscita a rovinare anche questa giornata! Forse questa era la mia seconda abilità...
In compenso, la torta era deliziosa.

"Ehi, cosa c'è che non va?"- mi chiese Aiden, notando il mio umore.

"Niente..."- mormorai. -"Charlie è odioso, sai?"- dissi poi, senza riuscire a trattenermi.

Lui sorrise, soddisfatto per avermi fatto parlare. -"Non è male. È solo che è di cattivo umore."- lo difese. -"Però, è davvero strano... Ieri gli ho chiesto come faceva a sapere dei Proditor, e lui ha detto che lo sapeva e basta..."- continuò.

"Sa qualcosa che non vuole dirci... te lo dico io."- dissi, convinta.

Aiden sorrise. -"Prima o poi, tutto viene a galla. Se ci nasconde qualcosa, lo sapremo."- disse, facendomi l'occhiolino.

"Ehi, Alice!"- Lily stava sventolando la mano verso di noi.

Mi alzai e andai verso di lei. "Ehi!"- dissi, inginocchiandomi accanto a lei.

Lei sorrise, poi disse -"Buon compleanno."- e mi diede un foglio che aveva in tasca.
Era un disegno di due ragazze, una era più bassa e bionda; mentre l'altra più alta e bruna; sopra c'era scritto "Buon compleanno Alice!"

"È un disegno bellissimo!"- le dissi, abbracciandola. -"Grazie."- mormorai.

"Ti piace davvero? Charlie ha sempre detto che sono un asso a disegnare."- disse, sorridendo.
Charlie.. allora non era sempre così odioso?

"Alice!"- toccò a mio padre chiamarmi.

Corsi da lui, impaziente. -"Sono proprio curiosa di vedere il tuo regalo."- sorrisi.

"Beh, eccolo."- disse euforico, e mi diede un pezzo di carta.

Lo presi in mano e notai che era una lettera.

"Girala."- mi suggerì Will.

La girai e rimasi a bocca aperta.
Sul retro della lettera c'era scritto: "Per il diciottesimo compleanno di Alice... Da mamma."

Ps. BUON ANNO A TUTTI!!! ❤️

SingularTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang