hi Ariel | bonus chapter

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"Ora del decesso: undici e cinquantacinque." Ed eccolo lì, sdraiato su quel letto d'ospedale a novantatré anni suonati. Era così pallido e i suoi occhi blu si erano chiusi, per sempre.

"Credi che si ricorderà di me?" Quello in cui ormai vivevano era un posto davvero strano. Era tutto luminoso ma vuoto. Non era esattamente il tipo di Paradiso che immaginava Ariel, affatto, come poteva il Paradiso essere così triste?
Era come un posto in cui erano bloccati, fermati dal tempo, un luogo pieno di anime sperdute.

"Ariel, sta' tranquilla. Aveva una tua foto nascosta nel comodino. Pensava io non la notassi ma feci finta di non notarla. Sapevo cosa tu sei stata per lui, cosa che io probabilmente non sono mai stata." Tyra era seduta accanto ad Ariel aspettando l'arrivo di suo marito.

"Ma tu sei stata sua moglie per oltre cinquant'anni, ama molto più te." La rassicurò Ariel, ancora giovane e bella.
"Tu non sai quello che so io." Ribatté Tyra. Lei invece era morta in vecchiaia e si vedeva benissimo sul suo volto pieno di rughe. Nonostante ciò, Ariel era quasi gelosa delle rughe di Tyra, perché significava che lei aveva avuto una vita e l'aveva vissuta mentre il volto di Ariel faceva capire tutt'altro.

Un rumore acuto fece sobbalzare le due donne che si alzarono in piedi, una affianco all'altra.

"Credi sia lui?" Chiese Ariel, mentre le tremavano le gambe. Erano ancora normali esseri umani, alcuni più giovani ed alcuni più anziani. Erano soltanto bloccati in un posto decisamente insolito.

Tyra annuì, stringendo la mano dalla pelle morbida di Ariel.

"I'm just a new boy,
Stranger in this town." Urlò Ariel, intonando le parole di Young Lust. Sperava tanto che lui se la ricordasse.

"Where are all good times?
Who's gonna show this stranger around?" Ricevette Ariel come risposta il continuo della strofa che aveva intonato precedentemente.

Tyra guardava il tutto perplessa. Non sapeva di Young Lust.

"Luke!" Urlò Ariel, con le lacrime agli occhi.
"Sono io, Ariel, la tua vicina di casa!" Improvvisamente comparve una figura davanti a loro.

Era un anziano alto con evidenti segni di vecchiaia sul viso e sul corpo.
Ariel pianse commossa e corse verso l'uomo, abbracciandolo.

"Come hai fatto a riconoscermi?" Chiese Luke, stringendo Ariel.
"Riconoscerei i tuoi occhi ovunque." Ariel pianse sulla spalla di Luke.

"Ciao, Luke." Disse Tyra, stufa di essere ignorata. Non aveva mai sopportato che Luke amasse più la sua ragazza morta che lei che era stata sua moglie per anni, che gli aveva dato tre figli, che gli aveva dato la felicità.

"Tyra, sei sempre così bella." Luke si avvicinò alla donna, baciandola sulle labbra.
"Mai come Ariel, lei è così giovane e bella." Sorrise beffarda lei, guardando Ariel che era in piedi un po' più distante.

"Perché dici ciò?
Sai quanti anni sono passati dalla sua morte?
Settantacinque anni! Settantacinque anni che non la vedo e tu sei capace di esserne gelosa?" Ariel alla parola 'settantacinque' si sentì male. Erano passati così tanti anni dal 2015?

Tyra sbuffò, annoiata. Ariel non conosceva questo suo lato, era sempre stata gentile e cordiale, sempre molto disponibile ed affettuosa. Proprio non capiva perché si comportasse così. Era lei sua moglie, Ariel non poteva proprio competere con lei e lo sapeva benissimo.

"Luke, c'è una cosa che devo farti vedere." Disse Ariel, cercando di attenuare la tensione che si era creata.
Luke si avvicinò a lei.
"Ti fanno mangiare troppo in questo posto?" Chiese lui.
"Cosa?" Lui indicò la pancia della ragazza e lei la fissò.
"Speravo non la notassi. Arriviamo qui come moriamo e..." Luke la interruppe.
"Non sopporterò il pensiero per l'eternità." Sospirò lui.
"Neanche io... Però devo mostrarti una cosa bella. Puoi venire con me?" Chiese Ariel. Luke annuì ed insieme s'incamminarono.

"Ariel, io ti ho amata, sul serio." Disse lui.
"Anche io Luke." Rispose lei, sorridente.
"Ma Tyra è mia moglie e l'ho amata per anni. Capisci?
Non so come le cose funzionino qui, ma io devo stare con lei perché è lei la donna che ho promesso di amare ed onorare." Ariel rise.
"Luke, ma io lo so!
Io non potrò mai essere ciò che lei è stata per te, lo so benissimo. Mi farà solo male vederti qui e vedere me con be'... Con la pancia." Disse lei.
"Farà male anche a me ma..." Qualcuno li interruppe.

"Luke?" Si girarono entrambi.
"Sì, sono io. Ciao Nathan." Il ragazzo sorrise ed abbracciò l'amico.
"Sei invecchiato, eh amico?" Rise il ragazzo, ancora incredulo.
"Proprio così. Ho novantatré anni." Sorrise Luke.
"Come passa il tempo...
Ho visto che hai incontrato Ariel. Non trovi sia bellissima?" Nathan la guardò e lei arrossì.
"Lo è sempre stata." Sorrise tristemente l'anziano.
"E Calum? Come sta lui?" Chiese il ragazzo.
"Tralasciando la terapia intensiva?
Oh, sta benone!" Rise Luke anche se c'era poco da ridere.

Ci fu un momento di silenzio da parte di entrambi.
Era così strano rivedersi e non sapere che dire. Ormai erano persone completamente diverse.

"Dovresti tornare da Tyra." Lo sollecitò Ariel. Lui annuì e lentamente tornò indietro.

"Che ti ha fatto?" Chiese Nathan, vedendo Ariel con un'espressione triste.
"Niente, ha solo detto la verità. Fa solo male averlo qui e vederlo così cambiato."
"Tu volevi vederlo sposato e felice." Ribatté Nathan.
"Ed è ciò che ho sempre voluto solo che fa male perché lui non mi ama più ed è triste sapere che io non faccio più parte della sua vita. Ma soprattutto è difficile sapere che lui ha avuto novantatré anni da vivere ed io soltanto diciotto, che ho nel grembo un figlio mai nato e che sono rimasta sempre uguale. Non so se riuscirò a sopportare tutto questo." Si sedette per terra. Le parole che aveva pronunciato erano come una lama in una ferita aperta.

"Pensi che per me sia facile?
Almeno tu hai amato e sei stata amata, io no. Ho vissuto due anni in meno e tu in quei due anni sei stata felice. Pensi sia stato facile per me sentirti parlare di Luke quando io ti amavo?
Quindi ti prego, smettila di stare così perché non sopporterei vederti piangere. Lo prometti?" Lui si sedette accanto a lei per poi abbracciarla.

"Sì, te lo prometto."

Era un posto strano quello, nessuno sapeva se qualcosa sarebbe variato, se si sarebbero ritrovati in un posto ancora più strano o se sarebbero rimasti lì, però una cosa Ariel la sapeva: aveva dei bei ricordi e non importava di come le cose si fossero evolute, nel suo cuore Luke sarebbe stato sempre lo stesso.

Okaay, ho scritto questo bonus chapter perché in molti me l'avevano chiesto ed anche per ringraziarsi delle 200mila visualizzazioni e dei 2mila commenti, non potete immaginare quanto io ne sia felice.
Credo che però questo sia l'ultimo bonus perché sennò non terminerà mai la storia hahah
E niente, grazie mille di tutto.

Dear Neighbour - lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora