Parte senza titolo 2

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- Boh?Mah? Eh Nik?- borbottò Ale.

Toccavaa me, come capo del gruppo, decidere tra gli sguardi fissi. -Proseguiamo - dissi tanto convinto da convincere anche me. In autoera calato il silenzio, anche la radio era muta, non si riusciva aprendere un canale. Un cartello indicava che la strada per ... eraquella. Il viaggio proseguiva e dalla luce del sole passammo aquella, nuvolosa, del tardo pomeriggio. Il caldo persisteva. L'afaera altissima. Ale tirò fuori un'altra cartina stradale, da chissàdove, e mi indicava la strada. Il posto era vicino, non ci eravamopersi. Prima del paese, che non vedemmo, dovevamo prendere a destra eandare verso la collina. Il posto era un grande caseggiato squadratoa doppio piano con un entrata con colonne. Pensavo di recarmi in unaspecie di teatro o stadio. Un posto con spazio per gli spettatori eper i musicisti, cioè noi. Invece, anche se il cortile era ampio nonsembrava proprio il posto adatto per esibirsi. Nessuno ci venneincontro, tranne una strana foschia. Max era andato alla porta ebussò. Niente. David si mise a chiamare forte, ma nessuno rispose.Io e Ale stavamo già scaricando, lentamente senza capire seproseguire o ricaricare il tutto, quando notammo un palco, posto pocodistante e dietro rispetto a noi.

-Prima non c'era - dissi.

-Adesso c'è - intervenne Max che ci aveva raggiunto.

- Isoldi li abbiamo ricevuti in anticipo, perciò prepariamoci- dissiportando la chitarra sul palco. Che era già predisposto delleattrezzature occorrenti e il tutto già collegato alla perfezione.Mancavano solo i musicisti, noi, e gli strumenti personali, portati,e il pubblico. La foschia arrivò fino a sotto il palco per poiindietreggiare lentamente. Lasciando scoperti file e file di sedie esu di esse ben accomodati tanta gente. Più di quelle a cui eravamoabituati. Dei fari furono accesi a illuminarci e ben prestoincominciammo il concerto. Qualche battuta iniziale di David, poi iprimi pezzi e in mezzo qualche tentativo di far ridere di Max. Un mioassolo di chitarra giusto a metà e poi altri pezzi e un assolo dibatteria di Max. Ale negli assoli si riposava la voce, ultimamenteaveva avuti dei problemi. Due bis senza che nessuno lo richiedesse elo spettacolo finì, più lungo del solito. Era notte fonda. Mentresmontavamo notammo che la foschia si stava di nuovo avvicinando finsotto il palco. Da cui poi scemò lasciando libero il cortile. Tuttii posti a sedere erano scomparsi, come del resto il pubblico e unavolta portati giù i nostri strumenti anche il palco.

-Fanno in fretta a fare le pulizie da queste parti - disse David. - Ma hanno applaudito qualche volta?- chiese Max scettico.

- Nonhanno neanche fischiato... - lo rassicurai.



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⏰ Last updated: Jan 09, 2016 ⏰

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