Frammenti di me

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Una bimba,con boccoli biondi e due grandi occhioni azzurri che si guardavano in giro,imparavano a capire questo grande mondo che la circondava. Eccomi. Ero felice,avevo tutto ciò di cui avevo bisogno,una famiglia che mi amava,e non mi ha mai fatto mancare niente,tanti amici con cui condividere la mia infanzia e la mia crescita,tanti giochi con cui divertirmi e passare il tempo.
Sono sempre stata instintiva,solare,sorridente,molto curiosa. Mi piaceva sperimentare cose nuove,mi ha sempre attirato ciò che non conoscevo,forse da qua viene la passione che ho nel viaggiare.
Amavo viaggiare,amo viaggiare.
Il mio primo aereo l'ho preso all'etá di quattro anni,destinazione Parigi,il primo dei tanti viaggi che ho fatto fino ad ora.
Amavo i libri,le fiabe,le avventure tutto ciò che potesse staccarmi dal mondo.
Non mi mancava davvero niente,se non il tempo.
Praticavo ginnastica artistica a livello agonistico,sei volte a settimana per tre ore e mezza ogni giorno.Ero divorata dalla passione,dall'amore per qusto sport.
Ricordo gli ultimi due anni dell'asilo e quelli delle elementari,come anni pieni di impegni,di responsabilitá,competizione,di fatica,di urla,punizioni,in palestra.Cose che una bambina di quell'età non dovrebbe neanche conoscere.
Intanto gli anni passavano,io crescevo,insieme a me cresceva la determinazione ma anche la fatica,i sacrifici si facevano sentire e più volte ho pensato di lasciare tutto. Ma non sapevo abbandonare.
L'anno della prima media fu terribile.
In estate ero stata convocata per un collegiale nazionale a civitàvecchia,ero tornata distrutta,per la prima volta avevo capito cosa voleva dire essere una ginnasta.
Ovviamente da quando sono entrata in agonismo il mio peso era controllato,dovevo mantenere un fisico idoneo all'attività che facevo,e ogni settimana le allenatrici ci pesavano. A quel collegiale ci avevano fatto soffire la fame. Ma per davvero.
Alla fine dei 10 giorni prima di tornare a casa mi è stato proposto di andare ad allenarmi, a partire da Settembre,una volta a settimana a Milano,in un centro di alta specializzazione.
Accettai.
Resistetti un anno,era massacrante.
Ma resistetti,finchè i miei genitori un giorno mi dissero
"Goditi l'allenamento di domani perchè è l'ultimo"

Trappola MortaleWhere stories live. Discover now