Una nuova vita

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Inizialmente non capii,ero convinta che stessero scherzando. Ma quando realizzai che non era solo un brutto incubo ma la realtà,caddi in uno stato di insensibilità,di apatia.
I miei mi impedivano di tornare in palestra,mi impedivano di seguire il mio sogno,una cosa che non sono mai riuscita a perdonargli.
Non mi sentivo a casa,perchè la mia casa era tra gli attrezzi,le mie compagne erano lontane,e io le invidiavo,fino a convincermi di odiarle. Passavo le giornate sotto il piumone,a guardare le vecchie foto,i video e dicevo "li si che ero felice".
Non mangiavo niente,non meritavo quel cibo. Non meritavo niente. Lo usavo come ricatto con i miei "se non mi lasciate andare in palestra,io non mangio" ma loro erano ferrei.
Dopo due giorni e mezzo di digiuno,cedetti. Allora non era per dimagrire,volevo semplicemente sparire.
In quei mesi conobbi una ragazza,Anna.
Aveva un anno in più di me,era solare,simpatica e sempre sorridente.
Ma dietro quel sorriso si nascondevano una valanga di insicurezze,lei non lo dava a vedere ma era parecchio fragile. Iniziammo ad uscire,mi presentò i suoi amici e formammo un gruppo. Mi lasciavo alle spalle sempre di più quello che era il mondo della ginnastica,e tornavo ad essere una ragazza normale.
Diventammo molto amiche,dopo un anno che ci conoscevamo eravamo inseparabili,non riuscivamo a stare una senza l'altra.
Erano i primi giorni di giugno,la scuola stava per finire e stavamo progettando una vacanza insieme per agosto,eravamo elettrizzate per questo!
Finchè un sabato sera il mio telefono squillò
Era lei
Risposi subito pensando che mi volesse raccontare del ragazzo con cui era uscita quel giorno,e invece sento dei singhiozzi.
Non capivo,non riusciva a parlare,mi pistrificai all'istante

Trappola MortaleTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang