caccia

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Vedo Lizzie e suo padre bloccati da due uomini con le mani dietro la schiena, i capelli neri di Lizzie sono sciolti e la sua camicia è leggermente sbottonata sul seno, mi guarda spaventata, corrugo la fronte.
"Vi chiedo mia signora di lasciarci andare, poiché il nostro viaggio è ancora lungo e a quanto pare...gli dei non sono dalla nostra parte, pultroppo i miei compagni di viaggio non sono di questo mondo, vi chiedo di lasciarli, non comprendono pienamente la nostra lingua e ritengo che sarebbero inutili anche in caso voi li vogliate usare per qualche scopo spiritico"
"Menti" dice uno degli uomini che era con noi.
"Il vostro giudizio signore non mi è di nessun effetti, non sanno niente del nostro mondo perciò è mia opinione che essi siano più inutili di un neonato" dico fredda, lui apre la bocca per rispondere ma la donna lo blocca.
"Signorina la prego di non pensare che le nostre intenzioni erano negative, vi abbiamo portato qui per volere degli dei e in nessun modo i miei uomini vi faranno del male, vi invitiamo a stare qui per un giorno solo in modo che i vostri cavalli possano riposare e voi con loro" dice lei educatamente.
Guardo Fabrizio che acconsente con lo sguardo "allora vi ringraziamo e accettiamo la vostra ospitalità" dico inchinandomi.
"Potrete riposare nella mia abitazione venite pure" dice la donna sorridendo, prendo il cucciolo e la seguiamo, ci oorta in un enorme casa diversa dalle altre, è molto simile alla mia tuttavia è fatta di legno, muschio e piante rampicanti la ricoprono rendendola meravigliosa, sorrido guardandola.
Ci fa entrare e un bambino, di più o meno tre anni, ci guarda stando nascosto dietro il muro, la dinna non lo guarda e io gli sorrido, mi guarda sorpreso e si nasconde.
Ci mostra due camere, una per Lizzie e suo padre e una per me.
"Spero vi troviate bene qui, potete rimanere finché volete, spero vogliate unirvi a me nel fare il bagno stasera" dice educatamente "in effetti credo sarà l'unica occasione che avremo di stare sole, so cosa si prova a stare sempre in mezzo alla gente e poi... tra sacerdotesse ci si deve aiutare no?" Dice sorridendo, la guardo sorpresa e poi sorrido.
"Sarà un piacere signorina" dico sorridendo.
"Chiamami solo Luna okay?" Dice prendendomi una mano tra le sue.
"Okay Luna, io sono Celeste" dico sorridendo, mi guarda felice e mi saluta andandosene, chiude la porta e io mi guardo attorno, sospiro Andrew è seduto accanto al letto e il cucciolo è tra le sue zampe anteriori, mi avvicino a loro e mi butto con la schiena sul letto, apro le braccia chiudendo gli occhi.
"siamo partiti da meno di un giorno e siamo già stati rapiti" dico stanca, metto un braccio sugli occhi.
I due lupi saltano sul letto, sorrido appena "Andrew tu stai bene?"
Solo qualche ammaccatura ma sto bene.
"Fammi vedere" tolgo il braccio e mi metto seduta.
Dovresti riposare non importa.
"Zitto e fammi vedere mio fedele servitore" dico divertita, alza gli occhi al cielo e mi mostra la zampa anteriore destra, c'è un taglio e glielo fascio sorridendo appena, ci metto sopra una mano e lo curo "nessuno deve sapere che riesco a parlare con voi animali okay?"
Si...
"E neanche che posso curare le ferite sarebbe una catastrofe"
annuisce guardandomi dolcemente. Esco dalla stanza dopo qualche minuto e dopo essermi aggiustata l'abito, mi sta tremendamente bene, è rosso fuoco come il mio elemento.
Esco e vedo l'uomo muto che mi teneva in braccio accanto alla porta di casa, mi avvicino "mi scusi ehm...potrei vedere il mio cavallo?"
annuisce e sorride, mi fa segno di seguirmo e mi porta in una grande vallata verde, è come un grosso buco in mezzo agli alberi che si estende per migliaia piedi, i cavalli corrono e brucano tranquilli.
Vedo Blue e gli altri due cavalli pascolare in disparte, fischio divertita e Blue alza la testa, si illumina guardandomi e corre da me trottandomi intorno.
"Ciao Blue" dico sorridendo, gli prendo il muso tra le mani e lo sfrega sul mio collo, sorrido divertita "ehi, sto bene, tu come ti senti?"
Nitrisce annuendo, sospiro e sorrido gentilmente "staremo qui fino a domani okay, poi riprenderemo il viaggio"
Guarda la sacca che ho appesa alla vita soffianco e avvicinandosi, alzo gli occhi al cielo divertita, tiro fuori una carota e lui la mangia soddisfatto, il cucciolo si affaccia abbaiando e lui nitrisce sorpreso, scoppio a ridere divertita.
Passo la mattinata con lui e a pranzo ci riuniamo tutti insieme a Luna.
Pranziamo e nel pomeriggio mi ritiro in camera mia, Lory e Andrew si addormentano uno accanto all'altro, prendo il diario di mio padre e apro la prima pagina, c'è una piccola dedica:
'Alla piccola Celeste, la mia stella in mezzo al cielo scuro'
Sorrido appena e giro pagina, la calligrafia è bella e ordinata, mai una sbavatura o una cancellatura, ci passo sopra un dito percorrendo le lettere e immaginandolo scrivere, la sua testa castana, china sul libro con in mano una piuma di pavone con davanti a se appoggiato sul tavolo dell'inchiostro nero con cui disegnare i tratti eleganti che ora riempiono le pagine.
'Il cielo è azzurro senza nuvole, ho visto una ragazza bellissima sulla spiaggia, aveva lunghi capelli biondi ma era troppo lontana per vederle gli occhi da cerbiatta, il corpo snello sembrava brillare alla luce del sole' un rumore mi fa alzare la testa di scatto, vedo il bambino che si nasconde dietro la sedia, lo guardo curiosa.
"Perché ti nascondi?" Dico gentilmente.
"T..t..t...tu p...p..puoi vedermi?" balbetta imbarazzato.
"Perché non dovrei?" Dico confusa.
"I...i...io sono un fantasma" dice guardandomi.
"Un fantasma?" Dico sorpresa "questo significa che..."
lo guardo dolcemente e gli allungo una mano "vieni qui"
Si avvicina esitante e mette una mano nella mia, si illumina riuscendo a toccarmi e si avvicina salendo sul letto.
Andrew apre gli occhi lentamente e lo guarda "chi è il bambino?"
"Un fantasma" dico sorridendo appena, spalanca gli occhi e lo annusa mentre il bambino lo sguarda ridacchiando per il solletico "ehi! Non è una rosa da annusare!" Lo tiro a me facendolo sadere sulle mie gambe "dimmi piccolo come ti chiami?"
"José" dice dolcemente.
"Bene José io sono Celeste, lui è Andrew e il dormiglione li in basso è Lory" dico indicando prima uno e poi l'altro.
"È tuo figlio?" Dice confuso.
"No, una lupa me lo ha affidato prima di partire" ridacchio divertita e lui arrossisce.
Qualcuno bussa alla porta, il bambino si agita nascondendosi alle mie spalle "avanti"
"Signorina Celeste, vorrei invitar-" Luna si blocca guardando il bambino ma si riprende ignorandolo "mi dispiace se ho interrotto qualcosa ma vorrei invitarla a venire a caccia con me e mio fratello" dice sorridendo appena, guardo per un attimo Lory.
"Andrew caccerai anche tu insieme a Lory" dico guardandolo, annuisce "vengo volentieri"
"Bene, sarà divertente" dice dolcemente, sento il bambino singhiozzare alle mie spalle, Luna chiude la porta.
"Ehi piccolo" dico dolcemente, si sposta davanti a me e lo abbraccio consolandolo, sorrido appena si addormenta dopo essersi sfogato.
Mi alzo e lo metto sotto le coperte, scelgo un oggetto a caso, lo animo "fai la guardia al bambino e quando si sveglia digli che tornerò presto e di aspettarmi qui okay?"
"Si signora" dice serio, prendo il mio arco e le mie frecce, usciamo e metto Lory che nella sacca mentre continua a dormire, sorrido dolcemente accarezzandogli la testa, vedo Fabrizio seduto davanti al grande fuoco, lo guarda assorto, mi abbasso accanto a lui aspettando Luna.
"Sai, il fuoco consuma l'anima di chi lo possiede" dico sorridendo appena, mi guarda sorpreso, allungo una mano e lui mi blocca il polso mentre lo sto per toccarlo, lo guardo sorridendo e intreccio le mie dita con le sue, allungo le nostre mani mettendole nel fuoco che non ci brucia, Fabrizio mi guarda sorpreso "spesso vediamo elementi come fuoco o oscurità in modo negativo tuttavia spesso sono proprio loro che ci salvano quando ne abbiamo bisogno"
Il fuoco si divide in tre piccoli fili che si intrecciano danzando tra di noi, con la coda dell'occhio vedo due donne avvicinarsi.
"Torna dentro svelto" dico al fuoco, obbedisce e ritiro le nostre mani staccandole "non dire a nessuno quello che hai visto"
Annuisce e lasciamo che le donne se ne vadano, ci guardano per un attimo e poi si allontanano.
"Fabrizio" una voce piccola e bassa chiama l'uomo al mio fianco, lui sembra spaventato "Fabrizio, Fabrizio"
Mi guardo attorno e nel bosco vedo i fuochi fatui.
"Non guardarli" dice lui agitato "non ce la faccio più è sempre così, mi chiamano sempre"
"Sono fuochi fatui" dico sorridendo appena, mi alzo sotto il suo sguardo stupito "vogliono condurti a qualcosa che cambierà il tuo destino"
"Signorina Celeste" la voce di Luna mi fa girare di scatto, il fuoco alle mie spalle mi chiama, sorride appena.
"Sono pronta" dico esitante "arrivo subito vi prego di precedermi"
Annuisce e si allontana affiancata da un ragazzo alto e tremendamente bello.
Si allontanano e appena scompaiono, guardo il fuoco con la coda dell'occhio, un drago esce e mi avvolge senza toccarmi, gli accarezzo la testa che abbassa a livello della mia.
"Quando parlo non chiamarmi okay?" Dico gentilmente.
"Non mi evochi mai" dice con voce possente.
"Quando lo faccio perdi il controllo no?" Dico divertita, sfrega il muso contro la mia guancia.
"I fuochi fatui sono agitati e insistenti, le fenici sono instabili" dice puntando lo sguardo sul fuoco.
"Lo so, siamo qui per questo, questa sera ti farò uscire ma per ora resta dentro non possiamo correre il rischio che ci scoprano" dico dolcemente, gli do un bacio sulla testa e lui torna dentro, guardo Fabrizio e sorrido "il fuoco brucia l'anima di chi lo possiede, eppure come si puo non amare una creatura tanto bella e maestosa"
Prendo il mio arco "dove vai?"
"A caccia, vuoi venire?" Dico guardandolo, annuisce e mi segue, salimo a cavallo e prendo un ramo secco, lo faccio fluttuare "arcus legiadra" mormoro passando una mano a qualche centimetro di distanza, il ramo si modella e prendo uno dei miei capelli, ci soffio sopra e diventa un filo robusto, glielo passo e creo delle freccie dandogliele, creo anche una faretra con delle foglie che grazie a un incantesimo di modellano.
"Ecco a voi signore le vostre prime armi di questo pazzo mondo" dico divertita, le guarda sorpreso, mette le frecce nella faretra e se la mette in spalla, saliamo a cavallo sotto lo sguardo stupito di Luna, il ragazzo al suo fianco e di tre uomini dietro di loro.
"Sorprendente signorina Celeste" dice uno degli uomini.
"Vi ringrazio, sono cose semplici niente di così eclatante come può sembrare" dico sorridendo gentilmente.
"La vostra modestia vi rende affascinante signorina" dice il ragazzo accanto a Luna, ha i capelli rossi come lei ma gli occhi sono marrobe chiaro.
"Vi assicuro che non è quella degli elogi il mio fine, tuttavia vi ringrazio" dico sorridendo, Luna propone di partire e noi la seguiamo, Lory si sveglia e Andrew gli insegna a diventare umano, lo tengo sul mio cavallo, ha preso la forma di un bambino di quattro o cinque anni e visto che non ha vestiti gli metto un mantello sull spalle, sorride e se lo stringe.
"Celeste non abbiamo ancora avuto l'onore di vedervi tirare, la prossima preda sarà tutta vostra" dice Luna sorridendo.
"Non credo sarà un problema" dico annuendo, vedo un cervo a distanza di più di trenta piedi, spero che loro non l'abbiano visto.
"Quel cervo sarà perfetto quindi"
"Volete davvero Luna che io uccida un cervo?" Dico guardandolo.
"In natura signorina Celeste anche un cervo può essere un nemico" dice seria.
"Mi trovo costretta a ricordarle Luna che noi non siamo animali che lottano sovrastandosi gli uni gli altri" dico spostando lo sguardo su di lei, ci guardiamo in cagnesco e lei mi punta con una freccia.
"Lo uccida o sarò io a uccidere lei" dice beffarda.
"Sapevo che sarebbe andata a finire in questo modo, forse dovrei ascoltare di più il maestro" dico sospirando "e va bene lo uccideró"
"Vedo che avete capito" dice Luna divertita.
"Si si siete forse troppo insistente non credete? Non si addice a una donna del vostro lignaggio tale difetto" prendo la mira mettendomi dritta e tendo bene l'arco, scocco la freccia beccando il cervo poco distante dal cuore senza ucciderlo, Lory sussulta appena l'animale cade a terra, Andrew mi guarda serio mentre tutti mi osservano sorpresi, metto giù l'arco e unisco le mani in prighiera "che l'anima di quel povero cervo possa riposare tra le fiamme del destino, amen" dico scocciata, guardo Luna freddamente "credo che ora abbiate una cena più che sufficiente"
Scoppia a ridere "non ceneremo certo con un cervo esso andrà in pasto ai lupi" dice divertita.
"Che barbaria" dico corrugando la fronte "non avete il minimo rispetto per la vita altrui e questo di certo non vi porta onore"
Basta Celeste, non intrometterti, stasera ce ne andremo, non mi fido di loro. Dice Andrew serio, giro il cavallo.
"Tornerò al villaggio ora e questa sera spero possiate perdonarci ma partiremo, il nostro viaggio è ancora lungo e per domani il re ci aspetta alla capitale" dico seria, Luna annuisce e noi torniamo al villaggio "Andrew, porta quel cervo poco distante da qui, non farti vedere e non recargli danno perfavore, Fabrizio, prepara la roba insieme a Lizzie quaste persone non sono affidabili"
Annuiscono e ognuno obbedisce, vado in camera con Lory "Cel? Perché l'hai ucciso?" Dice lui dolcemente, mi abbasso davanti a lui e prendo un pantalone, lo aiuto a metterlo e controllo la misura giusta.
"Altrimenti quella donna avrebbe ucciso noi, ti dirò un segreto adesso, noi possiamo ridargli la vita se vogliamo" dico sistemandogli la camicia, gli tolgo i vestiti e li taglio e li cucio rendendoli perfetti per lui, si guarda e sorride facendo un giro su se stesso.
"Grazie Sel!" dice sorridendo allegramente, mi abbraccia e io ricambio.
"È un piacere, ora vieni dobbiamo andare" dico dandogli un bacio sulla fronte.
Mi alzo e vedo il fantasma che mi guarda con le lacrime agli occhi, sorrido appena e mi abbasso, corre da me e mi abbraccia.
"Non voglio che te ne vai" dice tristemente.
"Non posso rimanere qui piccolo, devo partire" dico dolcemente
"No!" Dice piangendo.
"Ascoltami okay? Ti prometto una cosa faremo una promessa ora, io ti prometto che tra due lune piene tornerò qui e verrò qui e verrò a trovarti ma tu devi promettermi che ti comporterai bene e che non farai guai d'accordo?" Dico gentilmenre tenendo una mano sulla sua testa, gli asciugo le lacrime e lui annuisce debolmente, Lory lo guarda timido.
"Promesso?" Dice il bambino tirando su col naso e alzando un mignolo, sorrido intrecciandolo col mio.
"Promesso"
Mi abbraccia di nuovo e io lo stringo forte "devo andare ora, fai il bravo okay?"
Mi alzo e prendo la roba, guardo Lory e andiamo ai cavalli, carico la roba su Blue e gli accarezzo il muso.
"Ti sei riposato?" Dico gentilmente, annuisce soffiando e mi spinge appena con dolcezza.
"Celeste noi siamo pronti" mi giro e vedo Fabrizio e Lizzie.
"Bene, dobbiamo aspettare che Luna torni per porle i nostri ringraziamenti" dico sospirando.
"Sono qui signorina Celeste" la sua voce mi fa sussultare, mi giro e sforzo un sorriso.
"Noi siamo prossimi alla partenza signorina Luna, vi ringraziamo per l'ospitalità e l'accoglienza, colgo l'occasione per scusarmi delle mie parole di prima d'altronde io non sono nessuno per giudicare e non vi conosco abbastanza per potermi permettere di farlo, in ogni caso vi ringraziamo con tutto il cuore" dico educatamente, mi guarda e scende da cavallo, si avvicina e mi abbraccia di slancio, rimango immobile sorpresa.
"Mi dispiace di averti minacciata ero...un po gelosa" dice sottovoce, sorrido appena "se hai bisogno di qualunque cosa chiamami gli alberi mi porteranno il tuo messaggio"
"Okay e tu parla di notte ti sentirò" dico sorridendo.
Si stacca e mi guarda sorpresa, sorride divertita.
"Sarà un piacere rivederti Celeste"
"Anche per me Luna"
Salgo a cavallo, dietro Lory e ci guardiamo sfidandoci con lo sguardo "che la luna vi guidi Celeste" dice in tono tagliente
"Che il sole vi accompagni Luna" dico fredda, Fabrizio e Lizzie salgono a cavallo sorpresi.
Vedo Andrew e lo seguo, ci porta dal cervo, scendo da cavallo velocemente e mi abbasso al suo fianco, respira a fatica ma è morente.
"Ora ti curo ma devi tranquillizzarti" dico dolcemente, mi guarda spaventato e gli accarezzo il collo, metto una mano sulla freccia "la tiro fuori okay? Tranquillo, so che farà male"
Tolgo la freccia velocemente e il cervo si agita dolorante "shhh shh va tutto bene, ora passa" metto una mano a qualche centimetro dalla sua ferita e la curo, si calma e io sorrido appena "ecco... bravo ora prova ad alzarti"
Lo aiuto e trotta per un attimo, mi guarda e si inchina, rispondo allo stesso modo e sorrido, mi lecca una guancia e trotta via, mi pulisco e risalgoa cavallo.
"L'hai curato" dice il bambino sorridendo.
"Te l'avevo detto no?" Dico divertita, guardo gli altri due "pronti a ripartire?"
Annuiscono e riprendiamo il viaggio "Celeste posso fartibuna domanda?" Dice Lizzie affiancandomi.
"Certo" dico guardandola.
Il bambino si affloscia in avanti e mi accorgo che si è addormentato, lo sistemo con le gambe di lato e lo appoggio a me.
"Perché ti sei scusata? È successo qualcosa?" Dice confusa.
"Oh quello perché...non bisogna mai mettersi contro i popoli della foresta, questo mondo è diviso in gruppi: umani, la maggior parte della popolazione; elfi, un po meno ma comunque numerosi; fate, non sono molte ma ci sono; le sirene, che stanno in mare e sono molte e infine i popoli della foresta, sono sostanzialmente due gruppi, uno è chiamato White e l'altro Black, quello in cui siamo stati era il Black, nonostante venerino la natura uccidono chiunque animale o uomo indistintamente, probabilmente questa notte uno di noi sarebbe morto se fossimo rimasti li, mentre i White invece...bhe loro sono fantastici, vivono rispettando la natura e ciò che li circonda, per loro l'uccisione di un singolo animale è come un oltraggio alla loro divinità, infatti non mangiano carne a meno che non ci sia il sacrificio annuale"
"Sacrificio annuale?" Dice Fabrizzio confuso, annuisco.
"Una volta all'anno vengono uccisi, un cinghiale, un cervo e un lupo" guardo Andrew divertita e lui mi guarda male "vengono bruciati alla divinità dallo sciamano dopodiché, tutti sono abbligati a mangiare la carne dell'offerta la ritengono pura da ogni peccato e credono che una volta mangiata la divinità li benedica fino all'anno successivo"
"Come si chiama la loro divinità?" Dice Fabrizio curioso, lo guardo e vedo che prende appunti, sorrido.
"Kaal, K A A L" dico sorridendo, lo scrive.
"Questo però non risponde alla domanda di prima, per cosa ti sei scusata?" Dice Lizzie divertita.
"Prima Luna mi ha chiesto di andare con lei e suo fratello a caccia, allora ci siamo andati ed è venuto anche Fabrizio, odio uccidere gli animali almeno che non tentano di uccidere me però Luna ha insistito che uccidessi il cervo di prima, le ho detto che era insistente e che era un difetto per una ragazza rispettabile come lei, ma diciamo che....non è stata molto contenta e mi ha minacciata di morte così ho scoccato la freccia senza uccidere il cervo, diciamo che abiamo discusso un po...in qualunque caso, non ha accettato le mie scuse e tantomeno io mi aspettavo che lo facesse, perciò terra e fuoco non andranno d'accordo per un po" dico divertita.
"Terra e fuoco?"
"Luna era la sacerdotessa della terra mentre Celeste è quella del fuoco" dice Fabrizio sorridendo, alzo lo camicia sul fianco e le mostro il tatuaggio che distingue le sacerdotesse.
"Lo volevi vedere giusto?" Dico divertita "le fenici sono sei e per questo anche le sacerdotesse, sono loro che scelgono il proprio compagno ma quando lo scelgono non possono più separarsene, alcune sacerdotesse perdono la testa per il troppo potere o altre, come Luna, diventano egocentriche e convinte che ogni cosa ruoti attorno alla loro persona, in questo modo le fenici si spengono, non muoiono certo ma perdono il contato e impazziscono"
"È vero che rinascono dalle proprie ceneri?" Dice Lizzie entusiasta.
"Si è vero, una volta all'anno, sai, quando incontriamo la nostra fenice essa viene racchiusa in un uovo, siamo noi sacerdotesse a crescerla anche se in realtà la fenice cresce con noi" dico sorridendo.
"Tu sapevi di essere una sacerdotessa" dice Fabrizio sorpreso.
"Ovvio, la mia fenice è venuta da me quando avevo dieci anni, il maestro era partito per l'ennesima volta, era autunno e stavo bruciando le foglie cadute davanti a casa dopo averle raccolte tutte, improvvisamente si alzò il vento e vennero sparpagliate ovunque, mi stavo per mettere a piangere ci avevo messo tutta la mattina! Poi il fuoco prese forma e un'enorme fenice apparve davanti a me fatta di fuoco, mi spiegò tutto e io-"
"Lei rifiutò" la voce della fenice mi fa alzare gli occhi al cielo.
"Hai rifiutato?" Dice Lizzie scioccata.
"Fenix sta buona" dico corrugando la fronte "non è carino origliare le conversazioni altrui"
Si appoggia sulla mia spalla e mi copre la testa con un'ala.
"Seli non mi chiami mai! Voglio bruciare!" Dice come una bambina.
"Si si" dico sospirando.
"Dico sul serio Seli, bruciamo quel villaggio, la fenice della terra non è contenta della sacerdotessa e non voglio che impazzisca" dice tristemente.
"Non possiamo ora Fenix, ti prometto che ti faccio bruciare qualcosa ma non ora" dico gentilmente.
"Seli" dice sottovoce abbassandosi vicino al mio viso "perché quei due mi guardano così? Fanno paura"
Guardo Fabrizio e Lizzie che sembrano scioccati.
"Perché tu sei una fenice e sei comparsa qui dal nulla come se niente fosse" dico sospirando.
"Ti fidi di loro?" Dice con voce normale.
"No"
"E allora perché ci viaggi insieme?" Dice sorpresa, gli altri due mi guardano confusi e sorpresi.
"Perché le vie della sapienza sono infinite" dico imitando il maestro.
"Non hai saputo dure di no vero?" Dice ridendo.
"Già..." sorrido tristemente "è vecchio eppure si ostina a mettere in pericolo la sua vita continuamente, se avessi rifiutato l'avrebbe fatto lui e si sarebbe messo in pericolo di nuovo, per quanto sia stupido, egoista e pervertito è pur sempre il mio maestro, la persona che mi ha cresciuta e a cui tengo di più al mondo, se morisse per il mio egoismo non saprei perdonarmelo" dico a sguardo basso.
"Sei troppo buona Seli" dice sospirando.
"Se lo fossi ora non sarei qui" dico spostando una ciocca di capelli dal viso di Lory.
Tutti mi guardano in silenzio e il bambino apre gli occhi lentamente, mi morde un dito e io chiudo un occhio divertita.
"Mi fai male Lory" dico divertita.
"Buongiorno" dice stanco.
"Buongiorno, dormi tantissimo lo sai?"
"Sei calda è bello stare qui" di accoccola di nuovo sbadigliando.
"Torna lupo forza" si ritrasforma in lupo e scodinzola entrando nel borsello, Fenix si agita avvicinando il muso a Lory che le tocca il becco con la zampa scodinzolando.
"Ma che carino! Posso mangiarlo?" Dice allegra.
"No non puoi" dico guardandola male.
"Che cattiva" dice gonfiando le guande.
"Si si" dico divertita, faccio andare il cavllo a zig zag teatralmente "hai ragione sono cattivissima, sono senza cuore un mostro"
Fenix sorride divertita "ti adoro lo sai?" Dice con affetto.
"Lo so" dico fiera "ho fame"
"Fame?" Dice sorpresa.
"Si non mangio da stamattina" dico sospirando.
"Mi sembrava che il pranzo fosse più che abbondante" dice Fabrizio confuso.
"Mai essere troppo prudenti" dico guardando nella borsa che porto a tracolla, prendo una pagnotta di pane e la spezzo a metà, una parte la rimetto dentro e l'altra la spezzo cominciando a mangiarla.
Fenix lo guarda attentamente passando lo sguardo da me al pane e io sorrido, ne stacco un pezzo e lei lo mangia.
"È buonissimo!" Dice agitandosi.
"Calmati Fenix manderai a fuoco qualcosa altrimenti" dico divertita, prendo l'altra mezza pagnotta e la divido dandone un pezzo a Fabrizio e uno a Lizzie "assaggiate"
Mi guardano e poi mangiano "è buonissimo!" Dice Lizzie sorridendo.
"È vero" conferma Fabrizio.
"Lo ha fatto Seli lo sapete? È bravissima, l'ho scelta anche per questo" dice Fenix fiera, ne do un pezzo a Andrew e uno a Lory, Blue nitrisce e avvicina il muso glielo faccio finire "ehi ehi così lei non mangia!"
Prendo un'altra pagnotta e la spezzo "Fenix tranquilla non è finito" dico sorridendo.
Lo mangio con soddisfazione "stai meglio ora?"
"Si, ma...ho un brutta sensazione"
Fenix si guarda attorno seria "ora vai, ti richiamo io stasera"
Annuisce e vola via scomparendo nella luce del tramonto.
"Siamo nella foresta delle fate" dice Andrew serio, annuisco.
"Lory non uscire finché non te lo dico io okay?" Annuisce e rientra con la testa, tocco l'arco che ho in spalla e la faretra con le frecce.
"Cosa potranno mai fare due fatine?" Dice Lizzie divertita.
"Cosa sapete voi delle fate?" Dico alzando un sopracciglio.
"Stai parlando con una persona che ama le fate" dice Fabrizio divertito, Andrew ride divertito e io cerco di trattenere una risata.
"Sono creature magiche estremamente potenti, il loro aspetto è meraviglioso e il loro cuore è puro come l'acqua" dice Lizzie solennemente "ho sempre desiderato incontrarne una"
Scoppio a ridere divertita e Blue mi guarda confuso "scusa, mi dispiace non dovrei ridere ma...creature dal cuore puro è..." dico continuando a ridere, la guardo cercando di riprendere fiato "in bellezza nessuno può superare le fate ma in quanto al cuore ahhh quello è tutt'altro che puro"
Andrew si trasforma in umano "è vero, sono le creature più spregevoli dopo i Black" mi faccio avanti sul cavallo e lui salta dietro di me, mi mette le mani sulla vita "per quanto riguarda il carattere...non lasciatevi ammaliare dalla gentilezza, alla prima cercheranno di sacrificarvi agli dei"
"Sacrifici umani?" Dice Fabrizio sorpreso, annuisco.
"Noi ora stiamo camminando sul confine, a destra il territorio delle fate e a sinistra compresa queste strada gli umani" dico sorridendo "tuttavia state attenti, se sentite dei canti o anche un semplice voce familiare, sono le fate, non seguitele neanche se questa voce vi chiede aiuto"
"Perché sei salito a cavallo?" Dice Lizzie a Andrew.
"In questo modo proteggo Celeste e me stesso" dice lui sorridendo.
"Quando si è da soli a piedi, a volte il nostro corpo si muove da solo sotto incantesimo, se si è su un cavallo invece si ha solo il 15% di possibilità di finire in trappola, se lui viene incantato essendo sul mio cavallo posso fermarlo e risvegliarlo, allo stesso modo farà lui con me" dico guardando avanti.
Lizzie è alla mia destra e Fabrizio alla mia sinistra, rallento passando dietro "comunque è più sicuro per voi che stiate dalla parte umana" Lizzie si sposta più vicino a suo padre mentre io mi metto al suo posto.
"Stanno arrivando" dice Andrew al mio orecchio, annuisco.
"nel cielo c'era un drago rosso fuoco,
Volava nel vento bianco,
La luna che splendeva,
al canto di quel lupo,
Una rosa profumava,
Una principessa la annusava,
il principe sorrideva,
guardandola danzar" cantai divertita, Lizzie mi guardò confusa.
"Celeste, Celeste vieni qui" disse una fata sorridendo.
"una ninfa che danzava sull'acqua cristallina,
Una piccola sirena che saltava su e giù,
Prese una conchiglia dove il mare si sentiva,
Il cuore di fanciulla puro era già"
"Celeste! Aiutami Celeste! Ti prego" la fata si era trasformata in una bambina, chiusi gli occhi.
"La fenice volteggiava,
dalle mille piume blu,
Il fuoco divampava,
bruciando tutto intorno a se"
Andrew appoggiò le labbra sul mio collo "non ascoltarle, concentrati sulla mia voce"
"Sei un assassina Celeste" disse acida.
"Celeste concentrati sulla mia voce" disse Andrew dolcemente "va tutto bene"
"Si..." dissi in un sussurro "parlami"
"Una legenda narra di una bellissima donna che si innamorò di una creatura magica, era un elfo, la donna era dolce e gentile" raccontò dolcemente.
"Celeste morirai in questo viaggio" disse la fata minacciosa, fermai Blue e guardai la fata con odio.
"Non darle ascolto Celeste" disse Andrew stringendomi le mani sulle braccia.
Guardai la fata dritto negli occhi "non giocare col fuoco fata" dissi seria, prese fuoco e urlò di dolore, Blue indietreggiò spaventato mentre io guardavo il fuoco divampare.
"Basta così" disse Andrew dolcemente, sussultai spalancando gli occhi, feci sparire il fuoco, gli occhi mi si riempirono di lacrime e comunciai a tremare.
"Mi dispiace....io non...mi sono lasciata trasportare e....non volevo...io...." dissi tremando spaventata.
"Va tutto bene Celeste calmati, va tutto bene" disse Andrew dolcemente.
"No! Ho ucciso una persona io..." dissi guardandomi ancora le mani, le chiusi in pugno, altre fate si stavano avvicinando velocemente, le guardai spaventata "dobbiamo correre"
Sprono il cavallo che comincia a correre velocissimo seguito dagli altri due, Andrew prende le redini mentre io continuo a guardare in basso, mi chiudo nel silenzio più completo.

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