Capitolo 10

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"due minuti" gridò un'assistente passando velocemente sul set

Era il terzo giorno per me agli Studios, e ormai mi stavo abituando ad avere i registi e gli assistenti intorno. Il primo giorno ero davvero nervosa, ma adesso stavo acquisendo molta calma concentrandomi soltanto sul personaggio da interpretare, e ogni giorno, ero sicura, sarebbe stato migliore del precedente.

"hey Ellie, buona fortuna per oggi" disse Derek avvicinandosi mentre stavo ripassando le battute.

"grazie, te lo direi anche io, ma non credo tu ne abbia bisogno" risposi congratulandomi per il suo talento

"non essere sciocca, sei brava.. lo dicono tutti" sorrise

"credo vogliano solo essere gentili, hai visto che razza di figura l'altro giorno?" poggiai il copione sul tavolo più vicino

"sinceramente l'ho trovato divertente" rise "ma non mi sembra tu sia stata così terribile come credi.. mi sei piaciuta, lo giuro" disse

"ti ringrazio, forse ho solo bisogno di abituarmi a.. tutto questo" gesticolai indicando le macchine da presa e gli scrittori.

"è solo questione di tempo.. vedrai" disse e io sorrisi debolmente "magari..se ti va, potremmo vederci e ripetere le battute insieme, visto che quasi tutte le mie scene coincidono con le tue.. forse ti sentiresti più a tuo agio" fece spallucce

"certo, perché no?" risposi

"bene.. magari sta sera dopo le scene finali.." propose

"sta sera non posso.. ho promesso al mio ragazzo di stare con lui" dissi

"lo prendo come un forse allora" sorrise e mi fece l'occhiolino.

Corrugai la fronte.. tipico di Derek Samuels, non prestava troppa attenzione alle risposte degli altri. Si, era un bravo attore, ma se non fosse stato per il suo aspetto, alquanto piacevole, lo ammetto, dubito sarebbe entrato nel mondo del cinema; e anche se alle volte era odioso, facevo del mio meglio per cercare di mantenere stabili i rapporti.. dopotutto ci saremmo visti ogni giorno nei successivi mesi.

"forza ragazzi.. sul set" tornò l'assistente trascinandoci alle nostre postazioni

"motore.." gridò il regista "azione"

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"ci vediamo domani Ellie" disse una comparsa con la quale avevo legato poche ore prima

"ciao Jess, a domani" risposi guardandola andare via.

Ero fuori dalla palazzina degli Studios, aspettando che arrivasse Ciara, aveva lei le chiavi della macchina, ma dove diavolo era finita?

"heilà" mi voltai e vidi Derek a bordo della sua auto, mentre stava abbassando il finestrino per parlarmi "come mai tutta sola qui fuori?" domandò

"sto aspettando Ciara"

"credevo ti vedessi con il tuo ragazzo" commentò Derek.

"infatti, ma Ciara ha le chiavi della macch.."

"vuoi un passaggio?" mi interruppe

"ma tu ascolti mai quando qualcuno ti parla?" corrugai la fronte.. solo tre giorni insieme e già lo stavo odiando.

"di rado.. allora? È' un si?" domandò forse anche troppo sicuro di se

"è un no, spiacente" finsi

"oh, andiamo.. stai congelando, è evidente" rispose

Proprio in quel momento Ciara mi affiancò "vogliamo andare?" domandò tranquilla
Feci un sorriso di vittoria a Derek e ci dirigemmo verso l'auto.

"perché ci hai messo tanto?" le domandai allacciando la cintura

"stavo ascoltando un po' di pettegolezzi" si giustificò "ho sentito che Derek è un vero idiota con le ragazze"

"non mi dire" risposi sarcasticamente alzando gli occhi al cielo

"già, ha avuto una relazione con ogni ragazza che ha recitato con lui" disse "grazie al cielo tu hai Kendall"

"beh, anche se non avessi Kendall non farebbe alcuna differenza.. Derek è soltanto un montato idiota" sbuffai

"non mi dire che ci ha già provato con te?!" spalancò gli occhi guardandomi e la risposta fu ovvia "ti conosce da tre giorni! Oh andiamo, ma che razza di deficiente" imprecò e io risi, non era facile farla arrabbiare, ma quando succedeva, era davvero esilarante "se la prossima volta si azzarda solo a guardarti giuro che gli stacco le palle e le metto sott'olio"

"ci conto" risposi

Durante tutto il viaggio di ritorno verso casa alzammo il volume della musica e ci mettemmo a cantare come se fossimo in un video musicale, e a giudicare dagli sguardi perplessi delle persone che ci guardarono durante la sosta al semaforo, risultammo davvero ridicole.
Le nostre risate furono distolte dall'illuminarsi dello schermo del mio telefono. Corrugai la fronte, non avevo proprio idea di chi potesse avermi scritto a quell'ora.

"stavo pensando che mi piacerebbe molto portare la ragazza che mi ha salvato la vita a fare un giro per la città -James" lessi, ed un piccolo sorriso apparve sul mio volto

"perché non glielo chiedi allora?" risposi velocemente rispondendo al suo messaggio

"a chi scrivi?" domandò subito Ciara notando il mio improvviso silenzio.

"James" risposi continuando a digitare

"oh.." sorrise "ho notato che avete un bel rapporto"

"si.. è simpatico" risposi

"vogliamo fare domani per le dieci? -James"

"andata" risposi, poi bloccai il telefono e lo misi in tasca

Arrivammo finalmente a destinazione, quella sera sarei stata da Kendall. Ciara accostò vicino il vialetto di casa sua e strizzò l'occhio senza proferire parola, dopodiché spinse sull'acceleratore lasciandomi in piedi a guardarla andar via.
Mi voltai e respirai profondamente, era la seconda volta che mi trovavo davanti casa sua, ma quella fatidica mattina non mi ero soffermata a notare i dettagli.

Remember Me || Kendall Schmidt vs James MaslowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora