Capitolo 14

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POV.KATIA

Corsi in bagno e vidi Harry a terra con le mani sul volto e Liam accanto a lui che cercava di fermargli il sangue che gli usciva dal naso. I miei occhi vagarono per tutto il bagno finché non vidi Giulia in un angolo vicino allo specchio che litigava con un ragazzo alto e moro, dal riflesso allo specchio mi sembrava Richard. Mi sa che lui ha dato un pugno ad Harry. Continuarono a litigare finché lui non sbatte la mano sul lavello e se ne andò. La raggiunsi e  notai che lo specchio accanto a lei era rotto e che stava piangendo. Strano Giulia non ha la lacrima facile.

K:Giu tutto bene?

G:Sisi, Harry come stai? *disse con un filo di voce*

H:Bene Tu?

G:Bene.

POV.GIULIA

Appena paghiamo il conto ci dirigiamo verso casa. Appena Katia apre la porta Harry si siede sul divano e Liam gli va a prendere del ghiaccio da mettere sul naso e Katia corre sopra a procurarsi gli antidolorifici. Io mi dirigo in cucina. Non so perché avevo ancora il pugno sinistro serrato. Lo apro e noto di avete tante schegge di vetro nel palmo che oramai è coperto si sangue. Non credevo di aver rotto io il vetro. Pensavo fosse stato Richard che dopo avermi scaraventato contro il vetro si era gettato su Harry. Avevo sentito un dolore allucinante alle mano ma il mio cervello è andato in panico quando ho visto Harry a terra, quindi tecnicamente ho messo da parte il dolore perché ero preoccupata per quel povero ragazzo a terra? Oh aspetta mi sono fatta male ma non mi importa perché volevo che quella situazione cessasse perché avevo paura per Harry? Ma che mi sta succedendo?! Di solito penso a me stessa e mi basta. Da quando in qua mi preoccupo delle persone? O per lo più da quando in qua mi interessa di Harry?. La mia scia di pensieri fu interrotta da qualcuno che mi abbracciò da dietro.

G:Che c'è?

H:Perchè sei qui tutta sola?

G:NOn mi va di parlare. Come va il naso?

H:Non fa più male! Ma aspetta cos'hai alla mano?

Cercò di afferrarla ma io come un idiota la ritrassi e la chiusi di nuovo. Dio come cazzo faceva male. Si mise difronte a me e delicatamente mi fece aprire la mano. Feci una smorfia per il dolore.

H:Sh,lo so che fa male.

Prese una fascia, delle pinzette e il disinfettante dal kit del pronto soccorso che c'era sul tavolo.

G:No,Harry farà male...ti prego..

H:Sh, metti la mano sul mio fianco. Ogni volta che ti faccio male stringi. Fidati di me!

G:Va bene!

Mi tolse la schegge una a una e il dolore diventava sempre più acuto. Continuavo a stringere la sua maglietta in una stretta che si faceva sempre più stretta. Quando la mano fu totalmente senza schegge mi passo il disinfettante. Poi mi fasciò la mano.

G:Grazie...e..Harry mi dispiace per il naso.

H:Hey non è colpa tua. Quello è solo un idiota che non sa accettare un "NO" come risposta!

G:Se la metti così neanche tu sai accettare i "NO" come risposta!

H:Qui ti sbagli amore mio! Io non accetto i "NO" da te!

Mi attirò a se e ci guardammo per qualche istante. Poi le nostre labbra si sfiorarono e i nostri respiri si unirono. Le sue labbra combaciarono con le mie e un brivido mi invase per tutto il corpo. Poi le nostre lingue iniziarono  a giocare. Non può essere. La mano non mi fa più male. Dio credo che Harry sia una "aspirina" naturale. bahhh no! Sono io che mi sono rincoglionita totalmente!

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